Con un bacio e un saluto il bambino non si sente tradito

Quante volte avete lasciato il vostro bimbo dai nonni, con la babysitter, al nido oppure alla scuola materna e per non sentirlo piangere siete andati via in un momento di sua distrazione, senza neppure salutarlo?
Io al nido ho visto questa scena tante volte. E ricordo che quando ero piccola anche i miei genitori facevano così. E non mi piaceva affatto.
Oggi dell‘importanza del saluto ci parla la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Un articolo che a me è piaciuto molto e che condivido al 100%.
Con un bacio, un saluto, un “a dopo” e una piccola spiegazione di quello che sta accadendo i bambini non si sentono “abbandonati” e “traditi”.
Magari frigneranno un po’, magari piangeranno un po’. Ma sapranno che mamma e papà ritorneranno a prenderli e che non sono scappati via.
Ecco cosa ci racconta la psicologa amica:

“Care mamme, durante il mio percorso di studi universitari, ho avuto la fortuna di fare per tanti anni, una bellissima esperienza di lavoro come educatrice di asilo nido.
Mi ricordo come fosse ieri il fermento che si avvertiva in questo periodo dell’anno con l’inizio degli inserimenti dei piccolini: mamme in ansia, bimbi con lacrimoni, attese e timori nei confronti di noi educatrici, padri più coraggiosi che facevano finta di “essere duri” e andar via subito….
Ora che sono mamma son passata anch’io dall’altra parte, ma il mio lavoro e le mie conoscenze mi fanno vedere ogni passaggio di quel periodo, sotto un’ottica differente e più consapevole, sia da parte del bambino che delle mamme ( e papà).
Una cosa che noi educatrici dicevamo sempre alle mamme prima di andar via, fin dai primi giorni, era:
“Saluti suo figlio prima di andar via, non faccia finta di niente in un momento di distrazione!”.
E, comprensibilmente, spesso le mamme rispondevano: “Ma ora è lì tranquillo che gioca, se gli dico che vado via inizia a piangere!”
GIUSTISSIMO! E certamente anche più complicato da fare visto le conseguenze!
Ma quello che oggi vorrei spiegarvi prendendo spunto da questi esempi è che, sia che lo lasciamo dai nonni, baby sitter o nido, il nostro bambino HA BISOGNO DEL NOSTRO SALUTO! È un piccolo e faticoso gesto che mina le basi della FIDUCIA, DELLA SICUREZZA E DELL’AUTOSTIMA.

Come vi sentireste voi se uscendo di casa con il vostro compagno per andare a casa di amici o ad una festa, ad un certo punto, distratte per andare a prendere da bere, vi accorgeste che lui è andato via di nascosto?

Molto probabilmente un po’ tradite, abbandonate, insicure, comincereste a pensare che non potete fidarvi di lui, e alla prossima occasione di uscita “insieme” , forse vi mettereste un po’ più “sull’attenti” con il timore che l’altro da un momento all’altro possa andar via.
Ecco, forse è cosi che si sente il vostro cucciolo se ogni volta che lo lasciate da qualche parte, ve ne andate di nascosto!
Essendo mamma, capisco bene che è molto più facile per noi evitarci quei lacrimoni e quel sentirsi chiamare “Mamma… (non andar via!”), e che spesso il vissuto materno è quella sensazione di abbandonarlo, di fargli del male, di ferirlo o traumatizzarlo. Ma credetemi, devo anch’io sforzarmi di mettere da parte queste normali emozioni materne e fare appello alle conoscenze tecniche e pedagogiche, nel pensare e nel dirvi che una sana relazione affettiva, si basa sull’alternanza della vicinanza e dell’allontanamento, nel pieno della fiducia che l’altro c’è anche se non è presente fisicamente, ma è nel mio cuore, nella mia testa e che non mi ha abbandonato, perche SO che tornerà,….sempre!
Andar via all’improvviso e di nascosto, non dà questa stessa sicurezza e fiducia. L’altro è andato via: dove? Perche? Tornerà?
Anche se non capiscono bene tutte le parole e non comprendono a fondo i discorsi che gli facciamo, i nostri piccoli impareranno da subito che quando la mamma li saluta, è vero, per un po’ non la vedrò, ma poi So che torna,….e questo è fondamentale. E poi ricordatevi che i bambini piccoli non hanno la percezione del tempo, quindi non capiscono se è passata un’ora, due o mezza giornata.
Spero di avervi tranquillizzato un po’ nel vivere questi delicati momenti o semplicemente, come sempre, di avervi dato un nuovo e interessante spunto di riflessione. ”

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

22 risposte a “Con un bacio e un saluto il bambino non si sente tradito

  1. Quando era piccolino lo salutavo, e piangeva, logicamente, ma poi le educatrici mi dicevano che gli passava dopo 5 minuti. Pero` restava arrabbiato con me, perche` quando andavo a riprenderlo non mi guardava neanche. Poi crescendo si e` tranquillizzato su tutti i fronti.

  2. @luna: consiglio ….mandala all’asilo!!!! A parte che sono dell’idea che i bimbi devono stare con i bimbi che tutto l’amore e l’affetto che possono dargli altre figure adulte, non le ripaga dell’esperienza di stare con i coetanei e di imparare a giocare e relazionarsi con loro “alla pari”. Ma poi diventano piu’ autonomi e meno viziati…io avevo la possibilita’ di lasciarlo coi nonni ma ho scelto di mandarlo al nido a 15 mesi e sono stata soddisfattissima di questa scelta, anceh i nonni col tempo si sono ricreduti…
    Per il fatto di vederla felice con la nonna, non vederla in ottica rivalita’ con la nonna, cerca solo di pensare che lei sta bene …lo so che e’ molto difficile ma vedrai che costruirete un bellissimo rapporto unico mamma-figlia anche se passa tanto tempo senza di te…tu sei la mamma anche se per ora fatica a dirlo…tranquilla!

  3. tasto dolente….pietro vuole il bacio e senza bacio non si va da nessuna parte e la piccola fra ha capito che me ne vado e si attacca al seggiolino della macchina ma tra un gioco e l’altro risuciamo a staccarla e a farla andare con la nonna….che strazio, anche io dico sempre la verità, unica pecca è con la piccola ho lo stesso problema di Salvatore, per il momento non trovo una soluzione, non riesco praticamente a muovermi e l’unico modo per fare anche due passi e andarmene zitta zitta, lo so che non si fa ma è sopravvivenza!!!

  4. grazie silviafede per avermi risposto…sono un pò demoralizzata..io la lascio dalla nonna alle 8.45, vado a pranzo la loro e riesco a stare lì alle 14.15 ma devo andare via già dopo 1/2ora…e poi vado a riprenderla o io o mio marito alle 18…
    è difficile per me, sarà gelosia…ma mi sento come se mia figlia mi “accantonasse”….poi sto fatto che non dice mamma….mi chiama per nome, ma mamma proprio no….sono triste. vorrei stare con lei ma come si fa ad arrivare a fine mese con un solo stipendio… vorrei mandarla all’asilo ma mio marito ogni tanto si convince ogni tanto no(forse perchè teme la reazione di sua madre) e io sto iniziando ad avere la gastrite….(preciso che mia mamma abita in un’altra città e ho parecchi”trascorsi infelici” con suoceri e cognata zitella che passano tutta la giornata con mia figlia…sono sicura che me la metteranno contro)
    uff se avessi saputo che sarei stata così male forse non mi sarei porprio sposata

  5. @luna: devi continuare a salutarla e a chiarigli quando andrai a riprenderla, anche se lei apparentemente non e’ interessata…questo serve a rassicurarla e questo e’ l’importante
    Se poi se ne va tranquilla con la nonna meglio, vuol dire che non vive il distacco come un disagio…perche’ ti preoccupi?

  6. io provo a salutarla ma lei (13 mesi e dice mamma solo quando siamo sole e frigna, davanti agli atri mai) si gira dall’altra parte e se ne va con la nonna che è tutta felice di togliermela e portarla con sè…
    che devo fare?

  7. La prima cosa che ci hanno spiegato durante l’inserimento al nido (Fede aveva 15 mesi) e’ di non sparire mai con i bambini cioe’ di non allontanarsi senza averli salutati e senza aver chiarito loro che torneremo a riprenderli. Questo perche’ nei bambini si genera un senso di insicurezza profondo e duro da superare dovuto alla paura di veder sparire una persona cara all’improvviso (come accade per l’asilo puo’ accadere sempre e in qualsiasi momento) senza capire bene se e quando ritornera’…
    Quindi quell’effetto che sembra positivo di lasciarlo senza traumi (che sono di solito piu’ dell’adulto che del bambino) non solo viene vanficato ma addirittura si crea un danno decisamente maggiore…
    Noi mai fatto ance se Fede era ed e’ distratto da qualcosa lo saluto e gli preciso quando andro’ a riprenderlo…da piccolo sarebbe bastato dirgli presto ma ho sempre preferito dire la verita’ tipo mamma viene alle 17 e non dare false speranze…

  8. ciao,

    sono papa’ di una splendida bimba di 16 mesi. lei e’ quasi possessiva nei miei confronti, tanto che quando sono a casa non posso nemmeno uscure da una stanza senza che lei si agita e piange.

    Per questo la mattina vado via di nascosto. so che il mio comportamento e’ sbagliato per questo volevo chiedere un consiglio su come agire.

    Grazie e cordiali saluti

  9. Quando ero piccola mi lasciavano con questi trabocchetti. Mi sono ripromessa di non farlo mai con i miei figli, invece ci sono cascata anch’io. Il piccolo dormiva e l’ho lasciato a mia cognata, quando sono tornata, mi hanno detto che da quando si era svegliato non aveva più smesso di piangere. Mi sono sentita malissimo, e come Ale anch’io ho pianto.

  10. Ciao, premesso che non ho fortunatamente mai avuto problemi con il distacco mattutino dai bambini … con Andrea, sia io che mio marito, abbiamo sempre avuto l’abitudine, una volta lasciatolo alla scuola materna, di andare a salutarlo dall’esterno della vetrata che da sul cortile. Lo scorso anno, una mattina, l’ho accompagnato, l’ho baciato e gli ho detto di aspettarmi alla vetrata perchè l’avrei salutato ma, nell’uscire, mi sono distratta e sono partita sparata verso la macchina senza nemmeno girarmi a guardarlo. Una volta arrivata in ufficio, ho realizzato quanto fosse successo e sono rimasta turbata tutto il giorno (ho anche pianto un pochino con la mia collega) immaginandomi il mio bambino che piangeva dietro al vetro … 🙁
    Beh, alla fine ho scoperto che c’ero rimasta più male io di lui perchè quasi non se ne era nemmeno accorto!

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