Chi deve scegliere il nome del bambino? Solo la mamma


Sfogliando l’ultimo numero di Figli Felici mi sono imbattuta in questo articolo e sono stata subito catturata dal titolo: “Il nome del bambino lo sceglie la mamma”.
E ho pensato: “Cavolo, ho sbagliato pure la partenza!”.
Sì, perché il nome del mio primo bimbo, Marco, lo ha scelto mio marito, il nome del secondo, Luca, invece lo ha scelto Marco. A dirla tutta, quando ero incinta ero convinta di portare in grembo una femmina e sarebbe stata “Elena”. Invece sono stata tradita dal mio sesto senso di mamma e ho dato alla luce solo maschietti!

Vabbè, ma torniamo al nome.
Perché deve essere scelto solo e soltanto dalla mamma?

Il professore Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, profondo conoscitore dell’animo umano, sostiene che “solo la mamma deve trovare e riconoscere il nome in base al suono che sente arrivare dentro di sé, quel suono che prende forma ed emerge spontaneo dalla parte più profonda di sé. Non è proprio una scelta, ma è frutto di una relazione unica, speciale e intima che solo una mamma può stabilire con il proprio pargolo. E’ lei che lo chiamerà, per sempre“.

“Un nome imposto, non condiviso o addirittura rifiutato evocherà nella madre un’analoga sensazione e atteggiamento di rifiuto che il bimbo, inevitabilmente, percepirà a scapito della sicurezza in se stesso.

Udito e tatto sono sensi importantissimi. Nessuno sa toccare il neonato meglio della madre. E’ lei che lo tiene dentro di sé per nove mesi ed è lei che se ne prende cura e lo maneggia quando lo abbraccia, lo accarezza, lo pulisce, lo allatta. Per questo solo lei può attribuire il nome al figlio.

E’ un’operazione naturale: basta che la futura mamma si metta in ascolto di se stessa e… non sbaglierà!”

Il momento migliore in cui scegliere il nome?

Sempre secondo Figli Felici è dopo aver fatto l’amore.

Quello è il momento perfetto perché in quell’istante è possibile godere dell’energia del feto, energia intelligente, in contatto con l’energia vitale della mamma.

Ma ci sono anche dei limiti, dei no da rispettare sulla scelta.

E’ sbagliato scegliere il nome sull’onda emotiva del momento, oppure in base al significato, oppure in associazione con il cognome.
Il nome è il biglietto da visita che il bambino si porterà per tutta la vita. E’ di fondamentale importanza:
– NON dare nomi di attori, cantanti, sportivi, politici, etc.. (le mode passano in fretta…)

– NON dare i nomi di nonni, bisnonni o parenti defunti (anche se in alcune regioni d’Italia è tradizione)

– NON dare nomi di amici che evocano ricordi spiacevoli

– NON aspettare di vedere in volto il bimbo. Il suo nome deve essere scelto durante i nove mesi di gravidanza.

E a tal proposito chiudo il pezzo con una curiosità: nella tradizione della medicina ayurvedica la mamma, durante il parto , alle ultime spinte, è invitata a chiamare il proprio bambino per nome, come in una sorta di saluto e “chiamata” alla vita.

E’ solo in quel momento che il bimbo, sentendo il proprio nome pronunciato dalla sua mamma, verrà alla luce … senza sforzo.

(Sarà forse per questo che ho partorito con dolore e fatica? Non ha sentito il suo nome? ;))

61 risposte a “Chi deve scegliere il nome del bambino? Solo la mamma

  1. @mimi: quello ke hai scritto ironicamente….credo ke un po’ sia vero…..AHAHAHAH…. 😉 scherzo!

    noi abbiamo “sbagliato” a metà …. con riky avevo tanti nomi da femmina tra cui scegliere, e UN solo nome da maschio….RICCARDO …. nessun altro mi piaceva … e a mio marito piaceva. col secondo è stata più dura….visto ke non mi piacevano nomi da maschio…..i miei nn mi davano gran supporto…e così a fatica avevo scelto “matteo” …. poi un giorno riky mi ha guardato e mi ha detto “mio fratello si chiamerà FEDERICO” …. e così è stato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    se fosse stata femmina avrei voluto rebecca….ma non piaceva a nessuno….quindi non so 🙂

  2. Bah!

    “Il professore Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, profondo conoscitore dell’animo umano, sostiene che “solo la mamma deve trovare e riconoscere il nome in base al suono che sente arrivare dentro di sé””
    … e se fa un ruttino, o una puzzetta? come lo si chiama, Rokko?

    “Il momento migliore in cui scegliere il nome?
    Sempre secondo Figli Felici è dopo aver fatto l’amore.”
    Dovendo tener conto anche del suggerimento precedente, delle due l’una: se si tratta del momento del concepimento i suoni potrebbero essere forieri di nomi inverosimili, se invece si fa riferimento al fare all’amore durante la gestazione, allora può essere che dal pancione possano provenire suoni del tipo “SSShhhhh!!” oppure “Gné Gneé”.
    E allora? Come la mettiamo?

  3. anche noi abbiamo sbagliato tutto hanno i nomi dei nonni!!! mio suocero e mia nonna ma noi siamo felici così…. anche se devo dire il mio compagno credeva che il secondo fosse maschio pertanto non si è sentito molto coinvolto e delle volte gli sembra strano chimare nostra figlia francesca io invece adoro entrambi!!

  4. il mio compagno desiderava si chiamasse come il padre Domenico…in verità non ho esultato xche’ avrei voluto scegliere un nome “contemporaneo” e non “datato” ma alla fine da quando e’ nato mio figlio è Domi e basta e qst nomignolo mi piace tantissimo..solo quando mi arrabbio lo chiamo con il suo nome di battesimo…:)

  5. Buongiorno @Maria e a tutte/i ragazze e ragazzi 🙂
    Piacere di rileggervi dopo la pausa vacanze, io sono appena rientrata dalle ferie e riprendo il lavoro tra un paio di giorni.

    In merito all’articolo devo dire che sono una voce fuori dal coro perchè mi trovo concorde con il pensiero/studio del dott.Morelli, per tante ragioni che lui ha spiegato benissimo.
    Nel mio caso infatti sono stata io a scegliere il nome del nostro cucciolo credo dopo il terzo mese di gravidanza: una notte mentre mi accarezzavo il pancione l’ho sentito muoversi, leggero, dolce, e ho sentito una vocina che mi suggeriva il suo nome …Nicholas, è stato un attimo ma ho capito che era questo il nome che il mio bambino voleva avere.
    Il giorno dopo ne ho parlato con mio marito che ne è rimasto entustiata. Quando è nato ( ho fatto il cesareo) io lo chiamavo per nome durante l’operazione e mentre lo manipolavano e la mia ginecologa mi disse ad un certo punto che il piccolo si girava nella direzione della mia voce…un caso? Sono certa di no…

    E’ chiaro che il legame tra madre e figlio è sempre profondo a prescindere dalla scelta esclusiva del nome ,da non intendersi in senso dittatoriale da parte della donna, non dice questo il pensiero del dott. Morelli, ma è un di più, dettato dall’intimo sentire delle mamme.

  6. Maria non sono tanto d’accordo con quello che dice questo articolo di Figli Felici comunque se ti può consolare, durante i primi mesi della mia prima gravidanza pensavo di portare un grembo un bimbo (volevo tanto un maschietto) che continuavo a chiamare Leonida e poi, invece, è nata Elena…

    • @Maridome: auguri auguri auguri!! Oggi è il compleanno di Sara, un anno!! dalla zia Maria un mondo di baci, auguri e felicità!

  7. Non sono d’accordo con lo studio…nel mio caso il nome non l’ho scelto io e neanche il papà…perchè il mio bimbo l’ho adottato e aveva già un nome (Luca, che tra l’altro è uno dei miei prefiti…)…ma non immaginate neanche quanto lo sentiamo nostro!

  8. Stando allo studio allora noi abbiamo sbagliato tutto, perchè Filippo, al di là del fatto che come nome piaceva a entrambi, l’abbiamo scelto perchè significa “amante dei cavalli” e visto che i cavalli sono la mia grande passione l’abbiamo scelto. E poi ci abbiamo ragionato per vedere come suonava con il cognome, che non fosse storpiabile (qui in toscana tra C aspirata e altro..), insomma…varie valutazioni. Quindi errori su errori! Mah! Secondo me tutta questa importanza il nome non ce l’ha! insomma….all’inizio, durante la gravidanza, il nome sembra basilare, ma poi quando ce l’hai, quando cresce…è tuo figlio! Come si chiama si chiama!! Il suo faccino, i nomignoil…! Per me potrebbe chiamarsi anche Sgrabagnaus, non me ne fregherebbe niente, è il mio amore meraviglioso lo stesso!!!

  9. Giusto! Il papà deve solo… pagare :))))
    Sì, Mimi, scegliere insieme è passato di moda e gli psicologi non fanno che seguire le mode, così vendono libri e vengono invitati nei salotti buoni…

    Che marea di stupidaggini solo per ossequiare la corrente visione femminista o post-femminista della famiglia.
    Un tempo, quando eravamo all’estremo opposto, e a comandare su tutto erano i maschi, gli psicologi, “profondi conoscitori dell’animo umano” (ROTFL!) e sempre pronti a dare supporto alla visione del mondo di moda, avrebbero sfornato altrettante forbite argomentazioni per dimostrare… che a dare il nome al bimbo dev’essere il papà! :))))))
    La cosa piu comica è che c’è chi crede a queste fesserie…

  10. Ayurvedica??!! Mi sembra stupido, io ho avuto due figli dei quali in gravidanza non ho voluto sapere il sesso, per il primo ero fermamente convinta fosse un maschio, e così è stato, per cui avrei anche potuto chiamarlo al momento della nascita, del secondo ero fermamente convinta fosse femmina per cui se l’avessi chiamato con quel nome avrei “rischiato” di farlo diventare gay??!! (anche se per me non sarebbe stato un problema), condivido che il nome va scelto insieme e nel caso dell’esistenza già di un figlio deve assolutamente esserne coinvolto. Saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *