E se il bambino perde il suo “Puppy”?

I miei figli non hanno mai avuto una coperta di Lynus, un peluche, un orsacchiotto o qualsiasi altro oggetto che abbiano usato come oggetto transizionale, quindi l’altro giorno quando ho visto una mamma in preda alla disperazione perché non riusciva a trovare il “Puppy” del figlio, ho pensato: “Che esagerata!”. Sembrava quasi una questione di vita o di morte. Poi ho sentito il bambino, piangeva e urlava senza tregua e ho compreso.
Anch’io vado in tilt quando sento piangere i bambini. Ma quel bambino era veramente inconsolabile.
Così ho coinvolto tutti i presenti nella ricerca. Per tutti noi era diventata una questione di vita o di morte. Bisognava trovare Puppy ad ogni costo. Solo così il bambino si sarebbe calmato.
E così è stato.
Dal singhiozzo al sorriso in meno di un nano secondo. Appena l’ha visto i suoi occhi si sono illuminati.
Ma sapete cos’era Puppy? Un orsacchiotto di spugna vecchio, mangiucchiato, consumato e abbastanza distrutto!
Tutto quel pianto per un pupazzo di pezza liso!
Ma perché per il bambino era così importante? E se non l’avessimo più trovato, cosa avrebbero dovuto fare i genitori?

Ce lo spiega la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Un peluche, una copertina morbida, ma anche l’angolo di un lenzuolino… Presi a morsi, stretti al cuore e impregnati del profumo della mamma.  Sono tutti quegli oggetti che noi psicologi chiamiamo “oggetti transazionali”: fanno la loro prima comparsa nel primo anno di vita del bambino, per poi attraversare con lui quasi tutta l’infanzia.

Servono per rassicurarlo, tranquillizzarlo, coccolarlo e consolarlo soprattutto quando la mamma non c’è o al momento della nanna.

L’oggetto transazionale aiuta il bambino a elaborare i primi distacchi dalla figura materna o da tutte quelle situazioni che gli procurano disagio: in pratica, lo rassicurano perché sostituiscono la propria mamma.

Il fatto stesso che il bambino cerchi di compensare l’assenza della madre con un sostituto, ricreando la sensazione di sicurezza offerta dal legame con lei, è molto positivo ed è indicativo di un rapporto fecondo. Inoltre, è indizio di una certa autonomia e creatività: il bambino infatti, ha trovato da sé la soluzione al problema.

Per questo, se per qualche motivo si smarriscono, o si dimenticano, è un vero dramma per un bambino piccolo!

Ad esempio quando si viaggia o si dorme fuori casa e ci si dimentica di prendere “Puppy”, il primo consiglio è quello di mantenere noi stesse la calma e non andare in panico, altrimenti si trasmette l’idea al nostro cucciolo che lui, senza il suo pupazzetto, non può farcela.

Occorre, invece, cercare di addolcire questa dimenticanza con parole e abbracci del tipo: “Il tuo orsetto è rimasto a casa: ogni sera gli manderemo da qui un bacino, cosi lo sentiremo vicino a noi”.

A volte però la situazione non è rimediabile: Puppy si è perso e non si trova più!

In questi casi, è meglio spiegare con sincerità al bambino come stanno le cose, non illuderlo e raccontargli bugie. Piuttosto si può cercare insieme un oggetto sostitutivo, ma senza fretta, lasciandogli il tempo necessario per elaborare quanto è successo. Per noi può sembrare una cosa banale, ma per un piccolino, che cerca la rassicurazione in quello che lo circonda, non è cosi… Sono cose molto importanti e rassicuranti per  la costruzione della sua identità,  fiducia e sicurezza in se stesso.

Le separazioni, le perdite, fanno parte della vita e questa può essere una delle prime esperienze che il bambino si può trovare ad affrontare.

Ci vorrà quindi pazienza e dolcezza per coccolarlo soprattutto quando il suo orsacchiotto di solito era più necessario, la sera, prima di dormire ad esempio, sarà necessaria una dose doppia di coccole e rituali che lo aiutino a rassicuralo e tranquillizzarlo.

Anche in questo caso, come sempre, se siamo serene noi non potremmo che trasmettergli quello che proviamo e aiutarlo a vivere le situazioni in modo “fiducioso”.

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

27 risposte a “E se il bambino perde il suo “Puppy”?

  1. Maria, mi hai aperto un mondo che non conoscevo..Filippo non ne ha, nè ne ha mai avuti, ciuccio compreso (mai usato, gli faceva venire gli urti di vomito). Quindi? Non sta elaborando il distacco da me? Non si affeziona? che vuol dire insomma? Lui gioca con tutto, gli piacciono i dinosauri, ed è pazzo per i trenini, soprattutto della serie Thomas, che è il suo preferito con cui gioca ininterrottamente, ma…nè per dormire, nè per consolarsi o altro usa nulla, nè Thomas nè pupazzi ecc ecc. Di solito semplicemente chiede le coccole e mi infila la mano nella maglietta per sentire il contatto con la mia pelle… tutto qui. Boh…non so davvero cosa pensare, spero non sia nulla di che! o_O

    • @Ambra: ma di che ti preoccupi? Neppure Marco e Luca hanno preso il ciuccio, neppure loro hanno un oggetto transizionale.
      Marco, da due anni circa, si addormenta con Winnie The Pooh, ma se non c’è fa niente. Non è importante e non lo portiamo in vacanza… E’ solo di compagnia… quando c’è.
      Luca invece si addormenta con la mano nella mano e adora prendere il mio collo. Quando è stanco vuole le coccole e vuole accarezzarmi (o darmi i pizzicotti) sul collo. Quindi, dovrei preoccuparmi? Assolutamente no!
      Non tutti i bambini scelgono degli oggetti transizionali. I nostri… non lo hanno fatto. Preferiscono andare direttamente alla fonte, ossia dalla mamma 🙂
      In fondo i peluche si possono dimenticare in vacanza… la mamma no 🙂
      Ovviamente scherzo, ma volevo dirti: non ti fare problemi dove non ce ne sono 🙂 🙂 😉

  2. Ciao, una semplice domanda…. ma se un bimbo di 12 anni ha ancora il suo peluche con cui dorme e lo cerca ogni sera? Una volta non lo trovato (glielo aveva nascosto la sorella piccola) e dorme ugualmente ma comunque la sera nel suo letto ci deve essere… E’ una cosa tanto grave a 12 anni?

  3. Maria Asia ha il suo “Lumier” da quando aveva pochi mesi, lo portava sempre con se anche al nido, infatti una volta diciamo che lo ha “perso” e ho chiesto ad una mia amica che avevo lo stesso pupazzetto (regalato da noi tempo prima) se voleva regalarlo ad Asia e cosi è stato…
    l’idea del proprio puppy mi è sempre piaciuta, forse perchè da bambina non sono riuscita ad averlo infatti anche manuel ne ha uno e si chiama chicco!! 🙂
    @Maria ricordi ne avevo parlato nel mio blog proprio dell’amico della nanna
    http://mammelavoratrici.blogspot.com/2011/05/amico-della-nanna.html

  4. noi ancora peggio! è innamorato delle iene fin da quandoa veva 1 anno, non vi dico come ma sono riuscita a farle arrivare dall’america di peluche originali, da allora si vive solo e sempre solo con Shanti ( che in realtà si chiama shenzi ma a lui non piace) ovunque!!
    dimenticarla??????????????????????????!!!!!!!!!!!!!!non diciamolo neppure x scherzo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. Noi abbiamo “Cencetto” per la grande di 6 anni e mezzo (un quadratino di stoffa lenci, con una faccina di ape al centro, della chicco) e “Dudù” per il piccolo di 3 anni e mezzo (quadratino di stoffa lenci, con una testa da orsetto e quattro nodi agli angoli). Per tutti e due è andata allo stesso modo: hanno iniziato a tenerlo in mano intorno ai 3 mesi, subito dopo aver inziato a ciucciare il dito. Perchè, ovviamente, quando appare la copertina in automatico il pollice entra in bocca!!! Da allora per tutti e due, se non c’è il relativo oggetto, è crisi vera!! Per fortuna che in qualche modo abbiamo un paio di copie identiche, da utilizzare quando gli originali sono al lavaggio!!! Lo cercano soprattutto per dormire. Il piccolo anche quando ha un momento di sofferenza (è stato strillato o si è fatto male), mentre la grande questa fase l’ha superata lo scorso anno, ora se lo prende solo per la nanna. Quando aveva compiuto sei anni, è venuta da me dicendomi che avrebbe provato ad addormentarsi senza. E’ rimasta per tre quarti d’ora con l’occhio sbarrato e, dopo un pò, stremata, mi ha chiesto se poteva riprenderselo: è crollata nel giro di un minuto!!! Se non fosse che per entrambi questi oggetti sono legati al ciucciare il dito… Io paziento, prima o poi riusciranno a tenerlo solo come un buon compagno!!!

  6. Mia figlia Anna ha tre anni e mezzo ed è un anno che ha voluto il suo “dou-dou”: un pupazzetto con la testa di pecorella e due zampine. Non l’ha mai cercato o voluto fino a quando ha visto le sue amichette dell’asilo che lo portavano sempre con loro. Quindi il dou-dou è sempre stato indispensabile ma solo per addormentarsi. Infatti settimana scorsa siamo andati in vacanza e l’abbiamo portato con noi. Ma tragedia delle tragedie ce lo siamo dimenticati nell’agriturismo (era rimasto nel lettino sotto le lenzuola)!!!!!!!! Me ne sono accorta domenica sera, ma la bambina si era gia’ addormentata. Ma le ultime due sere sono state da panico: ha pianto per mezz’ora e si è addormentata dalla stanchezza! Ho cercato di spiegarle che era rimasto ancora in vacanza, che avevo chiamato la signora dell’agriturismo e le avevo detto di mandare a casa quel dou-dou monello (ovviamente me lo sono fatto spedire), ma la strada è lunga e il dou-dou ci mette tanto tempo per arrivare… spero che arrivi oggi….!!!

  7. Fede aveva ciuccio e federina come oggetti transazionali, non si addormentava senza, dovevo portarli anche quando andavamo fuori…poi da solo ha abbandonato il ciuccio da un giorno all’altro dicendo che ormai era grande e qualche mese dopo anche la federina, che tra l’altro era ormai lisa e bucata e avrebbe comunque resistito poco…da allora non ha piu’ nessun oggetto il letto e’ sgombro niente pupazzi o giochi, pero’ quando si alza sia la mattina che a volte nella notte per venire nel nostro letto si muove sempre con il suo cuscino, come se fosse un amico, lo abbraccia e scende dal letto
    Credo sia importante che questi oggetti vengano lasciati dal bambino al momento in cui e’ pronto senza forzature, certo se si perde occorre magari trovare un degno sostituto

  8. Luca ne ha due di pupazzi…coccolo (che chiama il suo piccolino e che ha da quando aveva 4 mesi) e pooh (Teletubbies rosso che una mia collega mia ha “passato” perché la figlia ormai è grande).
    loro due sono indispensabili x dormire, altrimenti son guai.
    ma dall’anno nuovo, lui è diventato grande e i pupazzi, se dorme dai nonni, non li porta più con sé. quando è da loro usa altri pupazzi che i nonni hanno là, ma sempre e rigorosamente DUE, uno a destra e l’altro a sinistra.
    se però quando è a casa gli cadono dal letto parte la litania “mamma dov’è coccolo/pooh… mamma mamma” e non si calma finchè non glielo trovo.
    ora stiamo lavorando per non portarli in campeggio… speriamo in bene, sarebbe la prima volta che si separa da loro e non trova altri peluche, ma avrà come compenso di stare in mezzo tra mamma e papà, speriamo in bene…

  9. MIO FIGLIO HA VARI OGGETTI CON I QUALI RILASSARSI…IL MASSIMO DEL RELAX E’ PER LUI IL CUSCINO ED IL CIUCCIO…..QUANDO VUOLE RELAX RECLAMA ENTRAMBI GLI OGGETTI E SI PIAZZA DAVANTIO ALLA TV RAVANANDOSI IL VISO CON LA FEDERA…CMQ PER ADDORMENTARSI E’ OBBLIGATORIO IL CIUCCIO E QUALCOSA DI STOFFA DA TOCCARE ….SENZA CIUCCIO NIENTE DA FARE..

  10. Eccomi qua…. per mia figlia è una bambolina con capelli assolutamente che lei deve avere per dormire, calmarsi o semplicemente quando è stanca. Lei ha sempre avuto il vizio di toccarmi i capelli per dormire o calmarsi e abbiamo trovato lei… che chiama l’altra mamma… che tesoro…
    L’abbiamo capito un po’ tardi, è un annetto scarso che ce l’abbiamo ma ora dorme ovunque in qualsiasi situazione con la sua altra mamma accanto.
    Diciamo che ci ha risolto molti problemi 🙂 Fortunatamente è grandina da perdere e ne abbiamo 2 uguali… una per casa e una quando siamo in auto o fuori così c’è sempre !!!!

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