I libri perfetti per San Valentino, tante coccole a volontà per tutta la famiglia

Continuiamo con il filone “Leggere per crescere”. Di cosa ci parlerà questa volta labiondaprof?
Di sentimenti, di coccole, di affetto e di libri in cui tutto ruota intorno all’amore, quello con la A maiuscola. Ma niente passione 😉
No. Perché il San Valentino che ci propone Elisabetta Belotti si festeggia in famiglia.
Ecco cosa ci propone di leggere:

“La festa di San Valentino? Commerciale, d’accordo, ma perché non prendere l’occasione e leggere, o rileggere, e soprattutto regalare libri che parlano di sentimenti?

Un libro per tutta la famiglia:

Il libro blu delle coccole.

Tante fotografie di animali: alcune buffe, altre divertenti, alcune spiazzanti ed altre tenerissime come questa

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Mamma a nove anni!

Non è la mamma più giovane della storia, ma Dafne è comunque una delle mamme-bambina più piccole.
E’ rimasta incinta a 8 anni e ha partorito una bimba di ben 2,7 kg a nove anni da poco compiuti.
Il papà? Un ragazzino di 17 anni ora ricercato dalla polizia e potrebbe essere accusato di abusi sessuali nei confronti della piccola, nonostante quest’ultima abbia ripetuto più volte che era il fidanzato.
Il tutto, come riporta la notizia del Tgcom, è successo in Messico nello Stato di Jalisco.
Le due bimbe, madre e figlia, stanno bene.

Sempre in Messico, a Puebla, poco più di un anno fa (precisamente a novembre del 2011) un’altra bambina di 10 anni diede alla luce, prematuramente, un bimbo di un chilo e mezzo circa.

E l’anno prima, un’altra bambina di 11 anni partorì il figlio del suo patrigno, 10 anni più grande di lei.

Ma come mai tutti questi casi in Messico? Coincidenza? Continua a leggere

In Australia a scuola è vietato soffiare sulla candelina

Sì, stiamo rasentando la follia. In Australia è stato vietato ai bambini di spegnere le candeline a scuola.
Il motivo? Evitare il passaggio di germi e lo scatenarsi di infezioni.
Devo essere sincera e ammettere i miei limiti: non ci sono arrivata subito. Mi sono chiesta: “Che c’entra la candelina con i germi?”
Non è stato immediato per me capire il nesso. Invece pare che proprio soffiando sulla candelina il bambino dissemini i suoi microbi sull’intera torta che poi viene mangiata dagli altri bambini.

Se proprio vorranno spegnere la candelina i piccoli australiani dovranno portarsi una tortina monodose e soffiare solo su quella! Continua a leggere

Carnevale, perché per un bambino è importante mascherarsi?

Il Carnevale è ormai vicinissimo.
Probabilmente tutto è già pronto o quasi pronto: coriandoli, stelle filanti, maschere e vestitini. Ma perché il Carnevale è importante per i bambini? E’ giusto assecondare i loro desideri?
E se i più piccoli hanno paura come dobbiamo comportarci?

L’ho chiesto alla dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica.
Ecco che cosa ci consiglia: Continua a leggere

Dopo la separazione un figlio su tre diventa “orfano involontario”

Oggi affrontiamo un tema tanto difficile quanto doloroso: la separazione. Ne abbiamo già parlato tante e tante volte, ma è appena giunta questa notizia, frutto di uno studio importante: in Italia un minore su tre, dopo la separazione dei genitori, diventa “orfano involontario”, cioè perde i contatti con uno dei genitori, quasi sempre il padre. Da questa deprivazione discende una serie di problemi di natura psicologica per il bambino, che invece si eviterebbero con una reale condivisione dell’obbligo di cura tra mamma e papà. Continua a leggere

L’accappatoio baby è più bello se fatto in casa!

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La settimana scorsa vi avevo proposto il beauty fai-da-te realizzato dalla mia amica Maria Altomare sul suo blog, “diario di una sartoria.
Cominciare con un beauty, però, ad alcune è sembrato un po’ complicato.
Così ho chiesto a Maria di realizzare qualcosa di più semplice, anche per i non addetti ai lavori, ai principianti che si vogliono cimentare con ago e filo.
E così, sempre in tema nascite, Maria ci propone l’accappatoio. Semplice, ma decisamente utile.

Pediatri: se si pagasse un ticket per ogni visita il sistema funzionerebbe meglio?

Settimana  scorsa la mia casa era ricca ricca. Con noi c’erano i miei suoceri.
Certo, non è stata una settimana grandiosa, visto che si è ammalato prima Marco e poi anche mia suocera.
Ma era bello tornare a casa, suonare il campanello e trovare qualcuno pronto ad aprire la porta!
Meno bello avere figlio e suocera febbricitante. Vebbè! Non si può avere tutto dalla vita 😉
Perché vi racconto questo? Perché dopo il terzo giorno di febbre mio suocero mi ha chiesto: ma perché la pediatra non è ancora venuta a casa a visitare il bambino?

Gli ho risposto: “Non l’ho neppure chiamata. E’ influenza, passerà da sola. E poi, in ogni caso, non è lei che viene, siamo noi a dover andare da lei”.

Lui incredulo: “Ma come? Se il bambino ha la febbre non può uscire!”.

E io: “I pediatri hanno circa mille pazienti a testa. In questo periodo un buon 50% dei bimbi ha l’influenza. Se i medici dovessero andare in giro per le varie case, non basterebbero 24 ore al giorno per visitare tutti i piccoli pazienti. Invece  fissando un appuntamento è più semplice… almeno per loro”. Continua a leggere

Carnevale sta arrivando! Siete pronti?

Da quando vivo alle porte di Milano, il carnevale mi manda in confusione.
Qui c’è il Carnevale Ambrosiano, che arriva il sabato successivo al mercoledì delle ceneri.
E così, quando ormai tutti gli altri hanno riposto le maschere nell’armadio, qui si comincia a festeggiare.
E’ strano, lo so, ma nonostante siano passati tanti anni, io ancora non riesco ad abituarmi!
C’è di buono, però, che volendo, anzi organizzandosi meglio, il carnevale lo si può festeggiare più volte.
Qualche anno fa, ad esempio, andammo ad Aosta da mio fratello a vedere la sfilata e poi il sabato successivo facemmo il bis a Milano! 😉

Detto questo: voi come vi state organizzando? Continua a leggere

Allarme Eurispes: sempre più bimbi sul web senza genitori

Nonostante l’utilizzo sempre più diffuso e la consapevolezza sui pericoli del web i bambini e ragazzi italiani non sono controllati dai genitori. Lo afferma il Rapporto Italia dell’Eurispes, secondo cui solo una netta minoranza conosce le password dei figli e controlla le loro attività sul Web. Vi ritrovate in questa analisi? Continua a leggere