Sabato scorso siamo stati a casa di un amichetto di Marco a prendere il the!
Una famiglia simpaticissima con la quale mi trovo molto molto bene.
Entrati in casa era difficile non notare una cosa che nella mia umile dimora manca ormai dalla notte dei tempi: l’ordine!
Uahoo! Che meraviglia! Non pensavo che in una casa con due bambini potesse regnare cotanto ordine!
Tutto aveva una collocazione. Tutto aveva un posto. Ma soprattutto non c’erano giochi sparsi in ogni angolo del pavimento.
Casa mia? Stendiamo un velo pietoso per favore.
Io che prima del fatidico “sì” ero la maniaca delle pulizie e dell’ordine. Io che passavo l’aspirapolvere in tutta casa quando vedevo anche un solo capello per terra. Io che ogni mese lucidavo le tapparelle, lavavo i muri e pulivo le piastrelle fino a farle brillare. Io che ogni settimana mi abbarbicavo sugli armadi per eliminare qualsivoglia traccia di polvere.
Io. Io e le mie manie.
Un passato glorioso. Un ricordo lontano.
Ora? Le cose sono cambiate, decisamente.
Con tre uomini in casa i compromessi salvano le coronarie e le corde vocali.
Ma sabato scorso, dopo una full immersion nell’ordine totale, quando siamo tornati a casa, aprendo la porta ho avuto quasi un mancamento.
Il pavimento? Un distesa di colori. Un tappeto di giocattoli e non solo.
Secondo mio marito è un’ottima strategia. Se per caso dovessero entrare dei ladri in casa, andrebbero via subito pensando: “Cavolo… da qui sono già passati i colleghi!!”
Ma la domenica mattina mi sono alzata dal letto con una mission: “Pulizie e ordine”
“Cari uomini, oggi si fa l’inventario dei giochi. Si buttano quelli rotti e pericolosi e si regalano quelli che ormai non utilizzate più”.
L’operazione è stata lunga e faticosa. Ma alla sera avevamo fatto una bella cernita.
Tutte le macchinine senza ruote, i trattori fermi, e gli aerei precipitati sono finiti nella raccolta plastica, i giochi per baby ai bimbi più piccoli e bisognosi.
Ora il cesto dove regnano i loro giocattoli si è decisamente ridimensionato. Anche se io lo trovo ugualmente “abbondante”.
Ma tremo all’idea che fra poco più di un mese arriverà il Natale…
Ce la farò a convincere nonni e parenti vari a non sommergere di regali i nipotini?
Ps. Domenica sera eravamo tutti abbastanza stanchi. Io sfatta ma soddisfatta. La mi casa finalmente era tornata agli antichi splendori.
E mentre ero intenta a contemplare il nostro lavoro mio marito mi ha detto: “La prossima volta che vogliamo prendere il the con gli amici… invitali a casa nostra! Così non corriamo altri rischi” 😉