I nonni sono inesperti sulle cure moderne per i nipoti

Il numero di nonni che si occupa a tempo pieno dei propri nipoti continua a crescere, ma un nuovo studio presentato alla conferenza nazionale dell’American Academy of Pediatrics a New Orleans ha dimostrato che molti nonni ignorano le moderne strategie per prendersi cura di un bambino.
Metodi attuali e più appropriati rispetto a quelli adottati in passato in merito a questioni come la posizione più sicura per dormire o per viaggiare nel seggiolino delle automobili.
La ricerca è stata promossa dall’American Community Survey.

Secondo lo studio la percentuale di nonni che si occupa dei nipoti è salita in dieci anni del 20%. Ciò rende essenziale che i “nonni-sitter” siano informati e al passo con i tempi in merito a cure e accudimenti efficaci.
I partecipanti ai test hanno risposto a diverse domande che hanno valutato il livello di consapevolezza e di capacità di intervenire prontamente in situazioni rischiose per i piccoli. Un esempio? Alla domanda “qual è la migliore posizione per far dormire un bebè?” Il 33% ha risposto “sulla pancia”, il 23% “su un fianco” e il 43, 8% “sulla schiena”, l’unica posizione raccomandata dai pediatri contro la sindrome della morte infantile improvvisa.

Lo so, questo è un argomento spinoso.

Da un lato i nonni sono una ricca risorsa, anzi, direi anche inestimabile. L’affetto e l’amore che hanno verso i loro nipotini non ha eguali. Non ci sono tate o babysitter o nidi in grado di competere.

Dall’altro però, mentre le tate e le babysitter si possono “educare” (nel senso che si può dire loro come devono prendersi cura dei bambini, cosa devono fare, come e quando) e le educatrici del nido sono già espertissime e preparatissime, i nonni spesso e volentieri fanno a modo loro. Ed è difficile fargli cambiare idea su come gestire i bambini.

Mia madre, ad esempio, mi risponde: “Sei cresciuta male tu? Ti è mai accaduto qualcosa? E allora stai tranquilla che non succederà nulla neppure a loro. Se mi lasci i bambini, per favore, non mi chiamare ogni cinque minuti. Se ho bisogno ti chiamo io!”

Finora sono state rare le occasioni in cui ho potuto lasciare i miei figli con i nonni. Tutti e 4 i nonni vivono a mille chilometri di distanza.

E per una mamma, penso soprattutto alle neomamme , quelle che seguono pedissequamente i consigli dei pediatri,  accettare “intromissioni” nella gestione della propria creatura è difficile. Soprattutto se questi “consigli” sono esattamente opposti a quelli fatti dal proprio medico di fiducia.

Ricordo che quando Marco era piccolissimo, a uno-due mesi, mia madre mi disse: “Ai miei tempi i dottori ci facevano strizzare i capezzoli dei maschietti fino a che non usciva un siero”.
Le risposi inorridita: “Hai detto bene, ai tuoi tempi. Ora queste pratiche indecenti non si fanno più e per favore non toccare i capezzoli del bambino. Chiamai immediatamente la pediatra”.

Mamma capì e non lo fece. Per fortuna.

Ma ho visto e sentito visto casi di litigate clamorose, soprattutto  tra nuora e suocera, per questi motivi.

Secondo me questo studio non ha tutti i torti. I tempi cambiano,  i consigli dei pediatri cambiano, ma i nonni no. Loro hanno le loro esperienze che sono e rimangono datate.
Ciononostante, però, non credo che al mondo ci siano persone migliori a cui affidare i propri figli.

Io ho ricordi meravigliosi del tempo trascorso con i miei nonni.

E mi dispiace per i miei figli, mi dispiace per quei mille chilometri di distanza che li tengono lontani dai loro nonni!

29 risposte a “I nonni sono inesperti sulle cure moderne per i nipoti

  1. Penso che non si possa generalizzare: se i nonni sono persone ragionevoli ed interessate a seguire i dettami dei genitori, allora tutto va bene. Se i nonni fanno nascostamente il contrario di quello che la mamma vorrebbe, beh allora la situazione si complica perchè essendo “gratuiti” chi se la sente di riprenderli senza sentirsi in colpa? E loro, in questo senso di colpa, ci sguazzano!!! In questo caso, meglio una baby sitter (se ce la si può permettere, ovviamente) che possiamo criticare ed eventualmente cambiare, nel caso in cui non siamo soddisfatte.

  2. Io credo che i nonni diventino inadeguati quando i nostri figli sono quotidianamente da loro per troppe ore; i nonni, investiti da troppa responsabilità, si sostituiscono ai genitori, impostando l’educazione, facendo scelte ardite e più autonome, ma che paradossalmente diventano inefficaci, perché i nonni sono anziani e, banalmente si stancano troppo. I nonni devono fare i nonni e io ho litigato con i miei genitori perché non si sostituissero a noi. I nonni devono viziare i bambini (lo so che mia figlia mangia le caramelle/patatine ecc. e guarda la tv quando è con loro) e diversificare gli stimoli (i miei genitori la portano per ore in giro per tutti i parchetti cosa che io non ho proprio il tempo di fare).
    E’ su questa linea che io cerco di spingere i miei genitori a fare cose con mia figlia che io non farei mai, come ad esempio, esaltare il suo lato femminile, mettendole creme e mollettine, vestendo da bambola e pettinandola per ore… è più forte di me, non lo farei mai! E allora ben vengano i nonni…

  3. I miei genitori sono stati e sono tutt’ora un punto fermo e sicuro su cui contare.
    Non nego di essermi appoggiata sugli allori proprio perchè avevo loro, non mi hanno lasciato sola con i miei gemellini nemmeno un giorno da quando sono nati ( a differenza di qualcun’altro…. e mi riferisco a mio marito!) Se li portano anche al mare due mesi in estate….
    Sostanzialmente crescono molto alla buona… con frullati invece dei succhi, con le torte invece che le merendine e via dicendo…
    Prima di fare o dare qualsiasi cosa cmq mia mamma me lo chiede.. dal pediatra poi generalemente, ci vado con mia mamma, quindi è un dialogo aperto a 3, senza nessun problema.
    Con mia mamma ho un dialogo da sempre molto aperto quindi mi confrnto senza nessun problema.
    Ho poi la fortuna di avere la mia migliore amica insegnate (ha appena aperto un nido, prima lavorava con i bambini autistici) e se ho qlc dubbio chiedo anche a lei. Viene a trovarmi, “li controlla” (senza che io me ne renda conto :-/ …. e mi manda un sms dicemdomi “sei una stordita, hai 2 gemelli stupendi”. (Molto spesso mi faccio venire ansie e preoccupazioni perchè Samu dice o bene questo o quello mentre Edo ancora no e viceversa).
    I miei suoceri sono per loro volontà assenti : quando sono rimasta incinta mia suocera mi ha detto chiaramente che non me li avrebbe mai tenuti ( io sinceramente nemmeno mai glieli avrei dati)… mio marito mi ha detto che se l’aspettava una reazione del genere, perchè lui è cresciuto con la nonna….
    Indubbiamente i bimbi della loro età che vanno al nido sono un pò “più avanti e meglio addestrati” dei miei, ma penso che recupereranno sempre problemi quando a settembre dell’anno prox inizieranno la mscuola materna…
    Scusatemi…. sono stata un pò troppo prolissa

  4. argomento spinoso…i nonni sono preziosi, non solo in termini economici, perche’ ci fanno risparmiare in baby sitter, ma soprattutto perche’ sono davvero una risorsa.
    pero’ le cose devono essere in chiaro fin da subito…ci si parla cchiaro prima, per evitare problemi dopo. le regole ci sono, si sa che i nonni sgarreranno, ma occorre fare in modo che sgarrino il meno possibile.devo dire che mia mamma e’ abbastanza brava. mi capisce, c’e’ passata anche lei, cerca di essere anche una nonna che mette paletti, e mia figlia la adora.mio papa’ per fortuna ha il controllo di mia mamma, altrimenti sarebbe l’anarchia.
    su mia suocera, stendiamo un velo pietoso, non ha voglia di sentire bambini che frignano quindi ogni cosa e’ un si’, per fortuna la tiene poco e la riprendo spesso.
    non si sa eprche’ la mamma cerca di andare in contro alla figlia, la suocera pare invece faccia apposta a fare il contrario….mah, i misteri della vita…

  5. Anche luca ha abbastanza vicino tutti e 4 i nonni (ora i nonni paterni li vede tutti i giorni visto che vanno a prenderlo loro all’asilo, mentre i miei genitori un po’ meno visto che ci sono qualche km e lavorano), ma non permetterei mai di intromettersi tra noi e il pediatra…
    con la storia del pisellino, mio suocero continuava a dire che bisogna “tirarlo”, ma io e mio marito non abbiamo ascoltato, ora con la storia rubata a maria del mostro con un occhio solo è Luca stesso a pulirlo e “tirarlo”.
    quando soffriva di dermatite (ogni volta che usciva un dente si riempiva di dermatite), sempre i miei suoceri, continuavano a stressarmi, volendo che lo portassi a fare prove allergiche, ma io ne avevo parlato con la pediatra e con lei avevamo deciso di aspettare che uscissero tutti i denti (visto che si “sfogava” in prossimità dell’uscita di ogni dente) e cmq dopo i 3 anni… alla fine ho avuto ragione io visto che la dermatite da quando ha tutti i denti non si è più ripresentata…nemmeno mangiando il pomodoro (a casa lo evitavamo ma all’asilo non c’era verso di non darglielo, ne era goloso) che di solito lo irritava un po’…
    io ho sempre pensato che i nonni servono anche x i consigli (ogni tanto a mia mamma ne chiedo, più che altro legati magari a comportamenti da fargli evitare soprattutto a scuola, visto che lei insegna) ma che poi dobbiamo comportarci e fare le scelte usando la NOSTRA testa. meglio sbagliare perchè abbiamo deciso noi piuttosto che sbagliare usando la testa (e ascoltando) degli altri .
    scusate il papiro

  6. I miei figli sono cresciuti con i miei genitori sani e sereni. mia madre mi chiedeva su tutto, l’alimentazione, la pulizia, cosa fare come parlare lei aveva azzerato tutto e si era messa a disposizione per cercare di crescere i suoi nipotini nel migliore dei modi e devo dire che ha avuto successo, di contro mia suocera con i figli di mia cognata lei detta legge, a casa sua si fa come dice lei e sinceramente i miei nipoti sono maneschi, a volte anche un po’ maleducati e sono poco rispettosi del prossimo proprio come mia cognata.

    Tutto questo per dire che in questo campo non si può o si deve generalizzare perchè le situazioni sono diverse.

  7. @Maria: hai ragione sono casi isolati per fortuna, perche’ i nonni sono una grande risorsa anche per la loro esperienza di genitori. Non vorrei aver passato un messaggio errato, dico solo che a volte in assoluta buona fede prendono delle cantonate, per cui sono contenta che in certi ambiti i miei genitori e suoceri facciano un passo indietro e si affidino a noi. Ad esempio loro sono molto piu’ per le medicine rispetto a noi e quando Fede e’ raffreddato o tossisce mi dicono cosa gli dobbiamo dare? Quando rispondo assolutamente niente non ha febbre, solo latte e miele o propoli, mi guardano poco convinti pero’ rispettano le nostre scelte, magari mi ripetono 100 volte che cosi’ puo’ venirgli una bronchite, ma io li lascio parlare…d’altra parte se Fede in 4 anni e mezzo non ha ancora preso un antibiotico vuol dire che i suoi raffreddamenti non sono mai degenerati…

  8. è vero, i nonni sono una presenza inestimabile
    la mia mamma è ripartita da 15gg e Luca non fa altro che cercarla e dire: la mia nonna però mi manca tanto!
    però, c’è sempre un però, il mio è forse un caso anomalo.
    ancora oggi mia mamma, se è con noi a casa e Luca si ammala, non posso lasciarla sola, si mette così tanta ansia che rischia di ammalarsi pure lei!
    Forse questo è un pò troppo! ma dei rimedi fai da tè non è così preparata, il peggio, sta nelle sue intromissioni sull’educazione di Luca(lo vizio troppo, lei dice), nella gestione familiare(dovresti far fare di più a lui), ecc…anche se in piccole dosi ma riesce ad innervosirmi come nessun altro essere al mondo!
    Pazienza, ma se potessi averla più vicina e più spesso non mi dispiaccerebbe magari riuscirebbe a comprendere meglio che tutto cambia, tutto si modifica!

  9. Fede ha 4 nonni che vede ogni giorno, che non si sognerebbero mai di andare dal pediatra al posto mio o di somministrare qualche vecchio rimedio senza prima dircelo. A me darebbe davvero fastidio, perche’ tante cose che si facevano una volta sono ormai superate, ad esempio aprire a forza il pisellino dei maschietti.
    In classe di Fede c’e’ un bimbo con un deficit fisico e mentale non grave per fortuna, quando aveva meno di un anno il pediatra (lo stesso di Fede) ha ricontrato dei parametri non normali ed ha consigliato la mamma di prtarlo da un neuropsichiatra. La nonna del bimbo e’ andata dal pediatra dicendo che lei aveva lavorato negli ospedali (era infermiera) che il nipote stava benissimo e non doveva fare terrorismo con la figlia. Morale della favola il bimbo ha continuato a presentare disagi e verso i 4 anni si sono finalmente decisi a prtarlo da uno specialista che ha diagnosticato quello che aveva detto il pediatra, specificando che se fosse stato curato prima avrebbe potuto recuperare l’handicap i 3 anni persi non lo permettevano piu’. Cosa bisognerebbe fare a questa nonna ed anche alla mamma che l’ha ascoltata cambiando pediatra?

    • @Silviafede: il bimbo di una mia vicina doveva portare un divaricatore per evitare di diventare zoppo da grande!
      La nonna non sopportava di sentire piangere la bambina per “quell’affare fastidioso”, come lo chiamava lei, e appena la mamma è andata via… glielo toglieva!
      Esito il bimbo non migliorava e i medici non riuscivano a capire il perché!
      I genitori hanno deciso di non portare più il figlio dai nonni. Lei che lavora in banca, è stata un anno a casa.
      Il bambino ora sta bene e lei è tornata al lavoro (ormai già da un po’… nel frattempo è nato anche il fratellino!!).
      Ma questi, per fortuna, sono casi isolati!!

  10. maria hai ragione, grazie al cielo ho i miei vicini per jacopo è una fonte inestimabile di amore, pazienza, saggezza ricordi etc
    NON LI CAMBIEREI X NESSUNA TATA /NIDO AL MONDO!!!
    ma quali cure non al passo con i tempi!!!
    non diciamo sciocchezze , se non era per mia mamma ancora adesso ero li a piangere perchè non sapevo come far pasare il singhiozzo!
    W I NONNI!!!!

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