Tra moglie e marito non mettere… il bagnino

Sono qui, seduta alla scrivania del mio ufficio con due baldi giovani, due futuri (e spero famosi) giornalisti.
Stavo mostrando loro le meraviglie dei programmi che utilizziamo a lavoro, i segreti del mestiere, quando mi hanno svelato che nel loro passato (e forse anche nel loro presente… visto il bel colorito) c’è anche una florida carriera di bagnini. (Lo so, invidiatemi pure! :)).
Non potevo non indagare. Due ragazzi stile Baywatch chissà quante ne avranno viste. Uno in Versilia, l’altro sull’Adriatico. Ed effettivamente di aneddoti su mamme in vacanze, beh!, ne hanno un bel po’ da raccontare…

Ecco a voi qualche chicca:
“Al contrario di quanto pensano molte persone, quello del bagnino è un lavoro duro.
Il caldo, il mare da sorvegliare e i clienti maleducati.
Ma anche in questo lavoro i tempi cambiano… mentre i cliché restano (con i dovuti rincari :)).

In ogni spiaggia non mancano le mogli che passano la settimana ad abbronzarsi mentre i mariti, bloccati in città, si dividono tra lunghe riunioni e noiosi pranzi di lavoro.
Lui non vede l’ora che arrivi il venerdì sera per godersi il meritato relax.
Lei, al contrario, aspetta la domenica sera per salutare la sua dolce metà.

Per andare in vacanza, la moglie ha voluto al seguito anche la baby sitter. Una comodità. Pensa lui.
In realtà la tata ha ben altro compito: tenere i pargoli mentre lei se la spassa con il bagnino.
Sempre più audace, sempre più diretta: grandi sorrisi, ammiccamenti, battute a doppio senso.
Quella più sobria si presenta con i capelli sistemati, truccata, con il profumo e un pareo trasparente attorno la vita. Ti spiega: “I bambini sono con la tata e io sono a casa da sola. Che noia!”.
L’età non conta. Tu puoi stare tranquillamente alla tua postazione… tanto qualcuna arriverà.
In Veneto, mentre te ne stai seduto ad affittare pedalò, ti si può presentare un’avvenente signora di mezza età che, oltre ai 9 euro per il mezzo, ne spenderebbe volentieri altri 100 per la tua compagnia.
In Versilia, a Tonfano, le imprese di Mario il bagnino vengono ancora narrate alle nuove leve. Panariello si è addirittura ispirato a lui per creare un suo personaggio.
La pausa pranzo di Mario non era dedicata a mangiare. La passava nelle cabine, all’epoca fatte di legno, in compagnia delle mogli dei professionisti della Firenze bene. A quell’ora, tutti gli altri clienti sapevano che l’area spogliatoi era off limits. Le cabine tremavano: Mario, a modo suo, riposava… con le mamme.
Ci sono invece volute le telecamere di sicurezza per cogliere Vasco, celebre guardaspiaggia viareggino, con le mani nella marmellata. Il marito, insospettito dai giochi di sguardi tra il bagnino e la consorte, le aveva fatte piazzare nel suo appartamento estivo. Probabilmente il film più ripetitivo e drammatico della sua vita. L’anno successivo cambiarono stabilimento.
Per ovviare al problema, però, c’è chi ha pensato bene di affittare per tutta la stagione un appartamentino “ad hoc”. Sulla costa adriatica un gruppo di bagnini ha diviso gli sforzi economici per avere sempre a disposizione un trilocale sicuro, dove far passare qualche ora pepata alle clienti più esigenti.
Tutto questo, però, avviene durante la settimana; perché nel weekend il marito torna e lei diventa casta, castigatissima. Quasi non ti saluta, quasi non ti conosce. Lui no, lui fa il brillante. Ti saluta, ride e scherza, ti prende in giro.
E tu sorridi, perché sai che lunedì torna alle lunghe riunioni e ai noiosi pranzi di lavoro, mentre sua moglie si libera per altri cinque giorni.
Parola di bagnini” 😉

Che dire: mariti che avete le mogli in vacanza… tremate? 😉

Io sono cascata un po’ dal pero. La mia collega, prendendomi un po’ in giro, mi ha detto: “Ma in che era vivi? Quanti anni hai 40 o 400?”

Pare che questo trend sia ordinaria amministrazione da quelle parti. Mi parlavano anche di tradimenti online, di schiaffi volati dopo la letture di e.mail compromettenti, eccetera eccetera… Cose che non si possono raccontare pubblicamente, ma solo a quattrocchi 🙂

Forse le coppie moderne sono piuttosto “Aperte”?
Mio marito dice: “In fondo basta trovare un equilibrio, se assaggiando l’erba del vicino, sono entrambi più felici, che facciano pure. Se sono di comune accordo, perché no?”

Posso sembrare all’antica, ma io sono un filo più tradizionalista: “Coppia chiusa. Anzi serrata”.
E non me ne dispiaccio.

E poi se le mamme si divertono con i bagnini, siamo sicuri che i papà faticano da soli in ufficio?….