Scorrendo velocemente le infinite news delle agenzie di stampa, il mio occhio è stato rapito da questo titolo: “I bambini non circoncisi sono più a rischio infezioni urinarie”.
Avendo due maschietti, mi sono subito fermata a leggere anche il resto.
Possibile? Ma non era il contrario?
Ebbene, secondo un nuovo studio pubblicato su CMaj- Canadian Medical Association Journal, “i bambini non circoncisi sono a maggior rischio di infezioni del tratto urinario, indipendentemente dal fatto che l’uretra sia visibile o meno”.
“Le infezioni delle vie urinarie sono una delle più comuni infezioni batteriche gravi nei bambini e, se non trattate, possono causare un’infezione del sangue o ai reni.La nostra ricerca evidenzia che i bambini non circoncisi risultano maggiormente associabili a un aumentato rischio di infezione delle vie urinarie”, ha spiegato l’autrice Sasha Dubrovsky dell’Ospedale dei Bambini di Montreal del McGill University Health Centre.
“Dai nostri risultati -ha aggiunto- emerge che il rischio non aumenta in relazione al grado di visibilità dell’apertura uretrale ma che i ragazzi il con meato uretrale esposto sono più predisposti alle infezioni. Suggeriamo che i medici prendano in considerazione la circoncisione come parametro di rischio e non il grado di visibilità uretrale”.
Devo dire la verità? Non sono un medico, ma questa agenzia non mi ha minimamente convinta.
Ho chiamato una mia amica pediatra e mi ha confermato che le infezioni urinarie nei bimbi sono frequenti, ma spesso sono dovute ad una carenza di corretta igiene. Ed ha ha aggiunto: la circoncisione c’entra poco.
Insomma, la parola magica è igiene.
Dobbiamo essere noi genitori a pulire attentamente le parti intime dei piccoli. E non servono pratiche particolari. Basta dell’acqua e del detergente.
Sui metodi antichi di “forzare la natura” cercando di effettuare delle retrazioni prepuziali, si è detta assolutamente contraria. Spesso questi tentativi non solo possono causare dolori nei bimbi, ma anche danni, lacerando la pelle della cute e portando a delle cicatrizzazioni che possono diventare anche più forti di quelle preesistenti, naturali e fisiologiche.
Quindi che si fa?
Lei ci consiglia di non forzare la mano. Di pulire delicatamente “il pisellino” sollevando la pelle fin dove si può, fin dove arriva, senza insistere oltre. A fare il suo corso ci penserà la natura!
E la natura può anche impiegare del tempo prima di completare l’opera, anche 4 anni!
In fondo, ha concluso la mia amica, se l’organo maschile è stato fatto così un motivo ci sarà. E siccome funziona perfettamente, perché intervenire con il bisturi?
La stessa cosa, stesso concetto e stesse frasi mi furono dette anche dalla mia pediatra quando gli portai Marco per fargli controllare il suo “mostro come un occhio solo” (come lo chiama lui :)).
Mia madre mi allarmò con le sue storie dei tempi antichi. Noi facevamo questo, si prendeva così, si tirava colì, etc.
Per fortuna che non ho seguito i suoi preziosi consigli 😉
La pediatra mi disse che non c’era assolutamente bisogno. Che ogni bambino ha dei ritmi di crescita diversi in ogni cosa, anche nelle parti intime. E che la natura avrebbe fatto il suo corso.
Vi assicuro che l’ha fatto! Il ragazzino promette bene 🙂 🙂
Ha anche imparato a fare amicizia con “il mostro con un occhio solo” e ogni mattina, quando fa la doccia, lo saluta e gli cambia l’acqua 🙂
E con questo mi fermo… Meglio non spingersi oltre 😉
Ah!… Finora nessuna infezione urinaria. Incrociamo le dita per il futuro!