Una bambola senza capelli, ma ugualmente bella può aiutare i bambini in ospedale ad avere maggiore autostima e fiducia? Ad accettare psicologicamente con più facilità i cambiamenti del corpo dovuti alle terapie?
A quanto pare sì.
Così la casa produttrice Mattel, dopo una campagna virale lanciata su Facebook da due donne (Beautiful and Bald Barbie! Let’s see if we can get it made‘) che ha raccolto oltre 150mila adesioni, ha ceduto alle pressioni e ha deciso di produrre la bambola più famosa al mondo in versione calva.
Un nuovo giocattolo in commercio? No. O almeno, ancora no.
La Barbie calva sarà solo donata gratuitamente ai reparti di oncologia degli ospedali pediatrici e nelle strutture ospedaliere che ospitano bambini malati di cancro, che hanno perso i capelli a causa delle terapie.
I bambini si sentiranno meno “diversi” e i grandi saranno sensibilizzati su uno dei mali più devastanti che purtroppo colpisce anche tanti tanti piccoli.
Questa è la forza dei social network. La Mattel, infatti, inizialmente non aveva abbracciato questa campagna. Ha motivato il diniego spiegando che non accettava idee da fonti esterne all’azienda.
Ma un po’ per la forte pressione, un po’ perchè comunque si tratta di uno scopo nobile, la casa di giocattoli ha fatto una eccezione e ha dato l’ok alla produzione.
E così dall’idea di queste due donne lanciata sul social network più famoso al mondo è nata questa bambola.
Un giorno la vedremo anche tra gli scaffali nel negozi? Chissà!
Voi che ne pensate?