Mamma dopo l’autotrapianto ovarico

Diventare mamma, per alcune, è un desiderio talmente forte, talmente profondo che neppure la malattia riesce a fermarle.
In tante si sarebbero rassegnate nelle stesse condizioni. Lei no. Questa mamma, anche dopo una malattia grave come la beta talassemia non si è persa d’animo. Ha lottato. Ed ora stringe tra le sue braccia la sua creatura, una bellissima e sana bambina di 3670 grammi concepita con autotrapianto di tessuto ovarico.
E’ la prima donna in Italia, ed una delle prime al mondo, ad aver concepito e portato a termine la gravidanza grazie ad un autotrapianto del proprio tessuto ovarico, che era stato crioconservato prima dell’inizio della chemioterapia.

“E’ la mia vittoria più grande e più bella”, ha detto la neo-mamma Rosanna, di 29 anni.  “Dopo tutto quello che ho passato non ci speravo tanto, ma è andata bene. E’ sicuramente il giorno più bello della mia vita”.
Ed a chi le domanda qual è il suo consiglio per le donne che vivono la sua stessa esperienza, risponde:
“Alle altre consiglio di essere sempre positive e di guardare sempre avanti con tanta speranza”.

Che dire, lunga vita a questa nuova mamma e alla sua creatura! E spero che sia da esempio a tante altre donne che stanno vivendo la esperienza.

Il risultato è stato ottenuto dal lavoro dell’equipe universitaria che fa capo alla Clinica universitaria di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Sant’Anna, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto.

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