Famiglia, la prima priorità del Governo? Gli asili nido, stanziati milioni di euro

“In un momento di crisi, in cui le famiglie italiane rischiano l’impoverimento e le risorse sono limitate, è necessario scegliere con estrema attenzione le priorità di intervento: quest’anno le risorse del Fondo nazionale della famiglia destinate alle Regioni dovranno essere impiegate per gli asili nido e per l’assistenza domiciliare degli anziani”. E’ quanto ha dichiarato il ministro perla Cooperazioneinternazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, che ha la delega per le politiche familiari, al termine della Conferenza unificata in cui è stata siglata un’intesa tra Governo e Regioni.

“Abbiamo voluto in questo modo evitare ­-ha spiegato Riccardi- la dispersione delle risorse attraverso logiche di interventi a pioggia, individuando invece due priorità vincolanti: gli asili nido e l’assistenza domiciliare. Bambini, anziani e disabili sono infatti le categorie più esposte agli effetti della crisi economica”.

La decisione, spiega una nota, riguarda tra l’altro la ripartizione del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2011, che destina 25 milioni statali, che si aggiungono alla spesa sociale regionale, a interventi di competenza regionale in favore della famiglia.

Il ministro ha proposto e così è stato deciso con le Regioni, i Comuni e le Province, che le risorse provenienti dal Fondo per le politiche della famiglia dovranno essere utilizzate per i servizi socio-educativi per la prima infanzia e per l’assistenza domiciliare, in coerenza con la strategia del governo Monti che punta a convogliare risorse su obiettivi precisi.

Cosa si può dire? Cosa si può aggiugere? Una sola frase: speriamo che si passi dalle parole… ai fatti!

26 risposte a “Famiglia, la prima priorità del Governo? Gli asili nido, stanziati milioni di euro

  1. @Simona: il part time sicuramente aiuterebbe, ma comunque nelle ore di lavoro il bambino deve stare con qualcuno, nonni o nido che sia. E comunque vista la bellissima esperienza del nido io ci rimanderei mio figlio anche se fossi a casa e anche con i nonni disponibili, non trovo positivo che il bambino cresca solo con la mamma ma anzi piu’ figure che lo amano e lo accudiscono e danno una mano alla mamma lo trovo la situazione ideale per tutti
    @Anna Kalle: hai proprio ragione e’ una guerra tra poveri e poco meno che poveri, purtroppo la gestione dei nostri politici ci ha portato a questo, pero’ non dobbiamo perdere la lucidita’ e additare i piu’ deboli come la causa di ogni male, ma anzi combattere nel nostro piccolo contro tutte le ingiustizie, io ad esempio diversamente da un po’ di tempo fa chiedo sempre sempre le ricevuta e scontrino a tutti , non servira’ a molto ma e’ la mia arma per combattere l’evasione

  2. Ma che bravi! continuiamo cosi! possibile che nessuno si renda conto che le famiglie vanno aiutate diversamente permettendo alle mamme di crescere i loro figli e non farli crescere ai nonni o agli asili nido!!!!!!!!!!!! bisogna rendere OBBLIGATORIa la concessione del part-time alle neomamme! lo stipendio che si prende in meno nonn viene speso in benzina e asili nido, quindi economicamente non cambia nulla, ma almeno il bimbo cresce con chi deve crescere nei primi anni di vita!!!!!!!!!!!!!! psosibile che a nessuno interessi?????????????

  3. Ciao
    Il mio cucciolo nascerà tra qualche settimana ma sto già pensando al nido.
    Probabilmente tornerò al lavoro a fine settembre ma comincio a capire che queste cose vanno fatte con molto anticipo.
    Non ho nonni a disposizione e anche se ci fossero manderei il cucciolo al nido, almeno per mezza giornata, credo sia importante che il bimbo impari a stare con gli altri sin da subito, credo sia un’esperienza fondamentale.
    Quello che vedo comunque non mi entusiasma affatto, la quota per tutto il giorno si aggira intorno ai 600 euro, la rata del mio mutuo è più bassa 🙁
    Vorrei già presentare la domanda per l’asilo comunale ma siamo in fase di trasferimento, la mia casa è piccola, ma ancora non sappiamo in che comune andremo a finire.
    Uffaaaaaaaa è davvero un casino.
    Bacioni

  4. @SilviaFede: è un discorso infinito… i contributi e le agevolazioni per i figli dovrebbero esserci per tutti escludendo forse solo chi ha un reddito familiare complessivo “da ricchi” (e con questo termine bisogna essere obiettivi, non è che chi lavora in due con uno stipendio non da fame totale sia ricco!).
    Finché la situazione è questa, ciò che di solito vediamo è che chi ha un reddito più decente di quello degli extracomunitari… che starebbe meglio lavorando onestamente, facendosi un m..o tanto per permettersi una casa o altri “lussi sfrenati”, alla fine non sta meglio perché non potendo usufruire di nessuna agevolazione ha tutti i costi che quelli non hanno (giustamente) da sobbarcarsi ed il fisco, oltretutto, non ti considera quasi nulla…
    E’costantemente una “lotta” tra poveri e poco meno che poveri.

  5. @Silviafede: hai ragione, ma purtroppo non ci sono controlli. dovrebbero non solo chiedere l’Isee, ma, una volta fatta una richiesta di contributi, far partire dei controlli (naturalmente fatti celermente, xchè se i contributi servono, servono magari subito) mirati a scoprire situazioni non dichiarate (e parlo di lavoro in nero, seconde case, ecc…)forse solo così non ci sarebbe più discriminazione negli aiuti (e, come si diceva in un altro post, per le iscrizioni ai nidi).

  6. @Cesco: scusa tanto ma i contributi vari vengono dati perche’ uno e’ extracomunitairo o perche’ ha un reddito basso? Io credo sia per la seconda ipotesi, allora che c’entra questa distinzione? Se poi l’extracomunitario li riceve perche’ non dichiara i suoi guadagni (lavoro nero, ecc) allora e’ un disonesto alla pari di tantissimi italiani, ne’ meglio ne’ peggio.
    Davvero mi stupisco di sentire discorsi del genere, non e’ che l’amarezza per uno stato che non ti aiuta, che ci sta tutta e in questo sono assolutamente d’accordo con te, puo’ farci scagliare indistintamente con chi sta peggio di noi, il fatto di essere italiani o meno e’ davvero un discorso vecchio ormai la societa’ e’ multirazziale, noi da poco il resto del mondo gia’ da tanto, lo stato dovrebbe garantire servizi per chiunque abita in un paese e paga le tasse, qualunque sia la sua provenienza

  7. Nella speranza…intanto i bimbi crescono…
    Non per discriminare…ma da Italiano non sono nè aiutato ne tutelato.
    Con grande felicità a Giugno scorso son diventato nuovamente Papà di 2 gemelli…..
    e avendo già una piccola di 2 anni e mezzo..le spese son salite…
    Fortunatamente ci si arrangia come si puo e si tira avanti…,
    ma aime sapere che cè chi viene aiutato e chi no….mi fà imbestialire….
    Non cè aiuto nè dallo stato, né tantomento dalle case produttrici di latte e pannolini……
    Non chiedo nulla, solo che mi infervora sapere che Io ……Non essendo extracomunitario e con un reddito inferiore a 5000€ “Non mi spetta alcun tipo di sussidio”…. mentre …..cè a chi viene concesso 1 anno di pannolini e latte gratuiti, piu i sussidi giornalieri per ogni componente familiare…
    Se questo si chiama contributo…..almeno che venga anche specificato…..not for italian…

  8. è una vergogna e uno schifo, noi non possiamo permetterci il lusso” di un secondo bambino il nido comunale è off limits e quello privato non ne parliamo…benedetti nonni !!!!!!!

  9. ILLUSIONI. Non ho speranza di poter inserire la piccola al nido comunale, lavoriamo entrambi, nel privato le cifre sono folli ……. Questi politici invece di riempirsi la bocca di belle parole e propositi, dovrebbero vivere una settimana con una famiglia normale ….. ormai siamo, penso, tutti sconsolati hai ragione poldo …

  10. AH AH AH AH AH!!!!!!!!!!!!!!!! Mi piacerebbe vedere innanzitutto quanti ne arrivano di sti soldi….
    Sconsolata, insoddisfatta e disincantata!!!!!!!!!!!!!!!!

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