Confermata, dalla Cassazione, la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione nei confronti di una mamma che riempiva di cura e attenzioni il figlio ritardandone, così, la regolarità dello sviluppo.
Condannato anche il nonno del ragazzino.
Per la Suprema Corte ”l’iperprotezione e l’ipercura” costituiscono reato di maltrattamenti.
Il bambino di questa vicenda non aveva ancora compiuto i sei anni.
La notizia è sul Tgcom.
Ci stanno forse dicendo che troppo amore nuoce gravemente alla salute del proprio figlio?
Effettivamente trasferire sul bambino le proprie fobie, trasmettergli ansie e paure fino a ritardarne addirittura la crescita è grave, gravissimo.
Pare che a sei anni questo piccolo avesse ancora difficoltà a camminare!
In una campana di vetro troppo piccola e troppo stretta si fa fatica a crescere!
Ma siamo sicuri che la soluzione giusta sia il carcere?
Hanno pensato, per esempio, ad aiutare questa famiglia, mandando degli assistenti sociali a casa?
Voi che ne pensate?