La cannabis prima dei 15 anni rallenta lo sviluppo del cervello

Lo so che molti di voi sono alle prese solo con i bimbi piccoli, assorti in mille interrogativi e indaffarati tra pappe e pannolini, dentini e biberon, che non osano neppure pensare a quando questi piccoli cresceranno.
Ma io ogni tanto ci penso. E la cosa che mi spaventa di più è l’adolescenza.

Avere a che fare con ragazzini dai 10-12 anni in su, deve essere dura! Allo sforzo fisico si sostituisce quello mentale che forse, è ancora più logorante!
Poi quando mi imbatto in notizie come questa mi chiedo: come farò? Ci riuscirò a indirizzare le mie piccole pesti sulla retta via? O saranno anche loro prede facili di questa società con pochi principi e tanti vizi?

La notizia è questa: iniziare ad assumere cannabis prima dei 15 anni diminuisce le capacità del cervello.
(Cannabis a 15 anni e anche prima? Ma stiamo scherzando?)

Lo ha scoperto uno studio del British Journal of Psychiatry, secondo cui l’esposizione precoce porta a peggiori performance in una serie di test neuropsicologici.

I ricercatori dell’Università di San Paolo in Brasile hanno analizzato 100 consumatori abituali di cannabis da più di dieci anni, di cui 49 che avevano iniziato prima dei 15 anni, e 50 non consumatori, verificando le loro capacità cognitive. I consumatori precoci hanno mostrato una peggiore capacità di attenzione, un minore controllo degli impulsi e delle attività funzionali, come l’estrarre delle carte da un mazzo.

“L’effetto si vede solo in chi inizia in età adolescenziale – scrivono gli autori – durante questo periodo il cervello sembra particolarmente esposto ai danni delle neurotossine”.

Ahinoi, come è difficile il mestiere del genitore!