Abbiamo ingranato la marcia giusta: l’Italia è sempre più feconda. Dopo il picco minimo del 1995 (con 1,2 figli per donna), ora siamo arrivati a 1,4. Certo, siamo sempre sotto il cosiddetto ‘livello di sostituzione’ (ossia quello, circa 2,1 figli per donna, che garantirebbe il ricambio generazionale), ma un passetto dopo l’altro, magari fra qualche anno lo acciufferemo!
Tutto merito delle donne in bianco, rosso e verde? No, anche delle straniere che da questo punto di vista danno al nostro Paese un grosso contributo.
A rivelarlo sono i dati del Rapporto Osservasalute 2010.
La cosa che mi ha sorpresa di più è che a fare più figli non sono le donne del Sud, ma quelle dell’estremo Nord, dei paesi più freddi. Le Province autonome del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta hanno, infatti, il primato di fecondità. Qui l’indicatore raggiunge il valore di circa 1,6 figli per donna.
Le Regioni dove si registra invece un tasso particolarmente basso (ossia inferiore a 1,2 figli per donna in età feconda) sono Sardegna e Molise.
Qualche altra chicca sulle varie Regioni?
La Sardegna è quella dove si registrano meno aborti volontari. La Sicilia è quella con le mamme più giovani: in media hanno “solo” 30,3 anni (la media nazionale è di 31,1 anni). La Puglia è la Regione dove si consumano più farmaci. Qui i bambini sono i più protetti dall’influenza, il tasso di copertura vaccinale è il più alto (18,1% contro la media nazionale del 5,1%).
Il Lazio, invece, si pone al di sopra della media nazionale per aborti e parti cesarei. Questi ultimi sono praticamente quasi uno su due. La Campania e la Basilicata detengono il triste primato dei bambini più obesi:
in Campania il 20,5% dei piccoli tra 8-9 anni è obeso (contro una media nazionale dell’11,1%), in Basilicata il 14%.
Le Marche sono perfettamente nella media: il tasso di fecondità totale è 1,41 figli per donna. L’età media al parto è pari a 31,2 anni.
L’Umbria ha uno strano primato: qui è alta la quota di nati da almeno un genitore straniero. Quelli nati con padre straniero sono il 18,4% a fronte di un valore medio italiano di 13,4%; quelli con madre straniera il 22,6% (oltre uno su cinque), a fronte di un valore medio italiano del 15,9%.
La Liguria è la Regione più vecchia e che cresce meno. La Lombardia quella in cui le donne straniere residenti fanno più figli.
Il Piemonte quella con il più alto tasso d’incidenza di morbillo sia nella classe 0-14 anni che nella classe 15-24 anni.