La mia serata quasi free e quasi “Sex and the City”

Ieri sera un miracolo: alle nove e mezza dormivano tutti e due i nani! Nonostante fossi febbricitante e piuttosto malconcia non ho saputo resistere al richiamo della “serata libera” e così mi sono alzata dal letto e mi sono piazzata con il mio bellissimo e pesantissimo plaid sul divano. Telecomando in mano e via a strapazzarmi di tv.
Ero quasi inebriata. Quanto mi mancano le serate free! E non l’avrei mai detto, ma a volte mi mancano anche quelle noiosissime giornate trascorse a fare zapping da un canale all’altro! Continua a leggere



Le disavventure dei “bambini stregoni”

Ho visto questo video nella punta di Mattino Cinque sugli “enfants Sorcierse” e ne sono rimasta colpita. Come può una mamma pensare che il suo bambino sia uno “stregone”? Eppure in Congo questo è un fenomeno piuttosto diffuso. Una infanzia spazzata via non da guerre o carestie ma da una assurda quanto folle superstizione nata dalla povertà e dall’ignoranza. Questa è la triste sorte che spetta ai “bambini maledetti”, maltrattati, torturati e poi scacciati come reietti dai loro stessi genitori. E la cosa più assurda è che basta veramente poco per essere additati come “stregoni”. E’ sufficiente un pianto irrefrenabile, una… Continua a leggere


I pediatri? Una razza in via d’estinzione!

I pediatri di libera scelta? Una razza in via d’estinzione! Almeno secondo una indagine condotta da Altroconsumo.
Sono troppo pochi in molte realtà d’Italia. Milano, Napoli, Firenze e Bologna in testa.
Eppure la scelta del medico per i propri figli dovrebbe essere fatta in maniera ragionata: bisognerebbe avere un po’ di informazioni sul dottore, gli anni di professione, gli orari di ricevimento, eccetera.
Non dimentichiamoci che di questa persona dobbiamo avere piena fiducia, gli dobbiamo affidare la salute dei nostri pargoli!
Ma all’Asl il più delle volte scarseggiano anche le notizie di base, a malapena forniscono un foglietto con gli orari di ricevimento. Anzi, spesso non si può neppure scegliere il medico. Chissà quante mamme si sono sentite rispondere: “L’unico libero è a 5 km di distanza” (per esempio io!), oppure guardando gli orari dell’ultimo pediatra disponibile ci si è accorti che sono sfavorevoli per non dire improponibili. E queste scene i ripetono da Nord a Sud.
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