Non so se vi è mai capitato di avere la mia stessa sensazione, ma io spesso mi sento come un “criceto”, solo che a differenza del simpatico roditore non corro come una forsennata su una ruota di una gabbia, ma su quattro ruote e in città. O per meglio dire corro come una matta dalla mattina alla sera e quando finalmente riesco a posare le mie stanche membra su un materasso, ovviamente mentre allatto il mio piccoletto, mi rendo conto che, a parte le cose di routine, ho fatto ben poco.
Insomma corro corro e non arrivo mai da nessuna parte, proprio come il criceto!!!
Ma cominciamo dalla lotta mattutina per tirare giù dal letto i piccoli. Poi farli mangiare, lavarli, vestirli, “incappottarli” e poi via in macchina alla volta della scuola materna. Traffico, code e lotta per conquistare l’ultimo posto disponibile nel parcheggio. Niente da fare, già preso. E allora quattro frecce selvagge, sperando che il vigile non sia appostato dietro l’aiuola, e via di corsa in aula.
Poi, sempre di buona lena per non perdere il ritmo, di filata in ufficio. Arrivo che non sono ancora le nove, la giornata sta per cominciare, ma a me sembra già di aver dato tanto!!