Se i bambini rifiutano alcuni colori, cosa significa?

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Vi ricordate se da piccoli non vi piaceva un colore in particolare?
Oppure ai vostri figli c’è un colore che proprio non piace e quindi non vogliono vestirsi con maglie di quella tinta, non disegnano con quei colori particolari?

Io ricordo che da piccola detestavo l’arancione. Ho cominciato ad apprezzarlo nel periodo dell’adolescenza. Ora lo adoro e l’estate lo indosso spesso.

Ma perché ci sono colori che non ci piacciono?

Tutto ha un significato e ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino.

La volta scorsa ci ha parlato del rosso e del blu. Oggi dell’arancione e del grigio.

Ecco cosa ci dice:

Candida sul Balcone“Cari genitori,

la settimana scorsa abbiamo visto come il rifiuto verso un colore, che porta il bambino (in particolare fra gli 8 e i 10 anni) a non utilizzarlo, può dare indicazioni importanti sul suo processo di crescita.

Oggi prenderò in esame due colori molto diversi fra loro, che quindi evidenziano caratteristiche e problematiche differenti.

Partiamo con l’arancione, il colore della vitalità e dell’energia.

Il bambino che lo rifiuta tende a soffocare la propria emotività, è controllato e spesso condizionato.

Non riesce facilmente a stabilire relazioni di amicizia con i suoi coetanei e questo può portarlo a isolarsi.

Spesso manca di fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.

L’arancione è anche il colore emblematico dell’ottimismo.

Il bambino che lo rifiuta tende ad essere pessimista, a vedere ostacoli insuperabili anche quando invece potrebbe farcela senza grandi difficoltà.

Al contrario il bambino che rifiuta il grigio, che di fatto è un non colore, ama stare in compagnia, essere coinvolto nelle attività dei suoi compagni.

In questo può anche eccedere, al punto di considerarsi al centro dell’interesse di tutti e di sentirsi in dovere di dare un parere su ogni cosa, convinto di avere sempre ragione.

Un tale atteggiamento può nascere dal timore di non essere abbastanza considerato.

Il grigio è il colore dell’incertezza e quindi, se il bambino lo rifiuta, vuol dire che si sente già in grado di prendere decisioni da solo, senza delegare ad altri o rimandare nel tempo.

Il rischio che corre è quello di risultare troppo invadente e, alla fine, noioso.

Appuntamento alla prossima settimana per altri colori.

Un caro saluto.

Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it