Prima di avere figli, seguendo in tv o nei vari talk show, le polemiche sulla presenza o meno degli stranieri nelle classi italiane, davo ragione a chi li definiva “un ostacolo per l’istruzione”.
Pensavo che la presenza di bambini stranieri non fosse positiva, che rallentasse la programmazione scolastica dell’intera classe, penalizzando quindi tutti gli altri.
Quanto mi sbagliavo!
Ora che Marco frequenta una classe dove ci sono anche bambini cinesi, arabi, romeni, etc, mi sono accorta di quanto la presenza di questi studenti stranieri sia fonte di arricchimento per tutti. Certo, ci vogliono dei limiti, non più di una certa percentuale per classe (almeno secondo me!), ma solo per permettere alle insegnanti di svolgere al meglio il loro lavoro.
L’altro giorno ho chiesto a Marco: “Amore sai da dove arriva questo tuo compagno dal nome così particolare?”
Mi ha risposto: “Non mi ricordo il nome del paese, ma ci ha raccontato che lì gli uomini fanno la guerra e tanti bambini muoiono o soffrono la fame”.
E poi ha aggiunto: “Mamma ma perché nel mondo ci sono le guerre?” Continua a leggere