I pediatri denunciano: “L’Italia non è un Paese per bimbi”

“L’Italia non è un Paese per bimbi”. Mi ha colpito molto il titolo di questa agenzia e soprattutto che a lanciare questo particolare allarme siano stati proprio i pediatri durante il 67esimo Congresso della Società italiana di pediatria (Sip).
Ma perché l’Italia è un Paese “no-kids” e perché la vita per le famiglie si fa sempre più difficile?
L’elenco, ahinoi genitori di piccole pesti, è proprio lungo.

“I seggioloni nei ristoranti sono ormai merce rara. Siamo il Paese maglia nera su questo fronte. Per non parlare degli spazi dedicati all’allattamento, anche questi insufficienti, soprattutto nei centri commerciali”, lamenta Marcello Giovannini, professore di pediatria all’università Statale di Milano e presidente della Società italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe). Continua a leggere



In Italia è sempre più emergenza pediatri

Qualche mese fa Altroconsumo lanciò l’allarme sui “pediatri, una razza in via d’estinzione“. Ora la conferma di questa emergenza arriva addirittura dall’Unione Nazionale Pediatri che su questo tema ha organizzato un Congresso Nazionale che si svolgerà a Roma il prossimo 15-16 aprile.

Secondo l’Unione Nazionale Pediatri il settore soffre proprio della mancanza di nuovi pediatri nel territorio nazionale. Già lo scorso anno il saldo umano netto tra chi è entrato e chi è uscito ha segnato – 371 professionisti. Le scuole di specializzazione, 43 in tutta Italia, nel 2010 hanno laureato appena 229 giovani pediatri e il rischio concreto è che nei prossimi anni i professionisti dei bambini saranno sempre meno.

Le previsioni dicono infatti che fra 15 anni il 50% dell’attuale “forza pediatrica” (14.300 specialisti) sarà in pensione e fra venti si arriverà al 76%: numeri che renderebbero quasi impossibile la cura dei bambini nella fascia da zero a sei anni. Continua a leggere