La settimana scorsa Marco mi ha chiesto: “Mamma, prima di portarmi dai nonni in Puglia, mi faresti lo stesso regalo che mi hai fatto l’anno scorso?”
Io: “Che regalo?”
E lui: “Non ti ricordi? Siamo andati io, tu e papà al parco divertimento, a Minitalia-Leolandia”
“Marco, ma l’anno scorso Luca era piccolo, ora è cresciuto”, gli ho risposto.
“Evvabene, portiamo pure lui, ma andiamo? Ti prego, ti prego, ti prego”, mi ha detto con insistenza.
“Non so, vedremo…”, e ho chiuso il discorso.
Sabato mattina, stranamente eravamo tutti e quattro in buona salute (o quasi), li ho tirati giù dal letto dicendogli: “Sveglia, dobbiamo uscire, oggi andiamo a passeggio”
Ormai in macchina Luca ha cominciato a chiedere: “Dove andiamo?”
E io: “Non lo so”
Marco: “Papà dove stiamo andando?”
E lui: “Non lo so”
Ad un certo punto, ormai vicinissimi al parco divertimenti, Marco ha guardato bene fuori dal finestrino ed esultando ha detto al fratello: “Luca, io questa strada me la ricordo bene! Guarda… lì ci sono le montagne russe e lì il palo alto alto con la palla e le luci… Ma sì… evviva stiamo andando a Minitalia”.
E il fratello: “Evviva, evviva”. Continua a leggere