L’obesità in gravidanza? Mette a rischio la vita del bebè

Meglio dimagrire prima di pensare a un bebè, infatti l’obesità nella gestante aumenta il rischio di mortalità fetale e infantile fino quasi a raddoppiarlo.

Lo dimostra un vasto studio senza precedenti pubblicato sulla rivista Human Reproduction dall’equipe di Ruth Bell della Newcastle University in Gran Bretagna, che ha considerato in tutto l’esito di 40.932 gravidanze (non gemellari) nell’arco di due anni.

E’ importante che la donna arrivi con un peso non eccessivo al momento del concepimento, ma se questo non avviene la donna in sovrappeso dovrà mangiare in modo equilibrato e corretto in gravidanza senza pensare di dimagrire proprio durante la gestazione. Continua a leggere



Il doppio cognome per i bambini

La madre è spagnola, il padre italiano (sardo per la precisione): la figlia pur essendo nata nel Belpaese porterà il doppio cognome, quello del papà e quello della mamma.
Lo ha stabilito, con un decreto, la prima sezione del Tribunale di Cagliari, accogliendo il ricorso presentato dai genitori dopo il no del Comune del capoluogo sardo alla registrazione con il doppio cognome.

A darne notizia sono stati gli stessi genitori della bambina. Per loro una grande soddisfazione. “Non avevamo alcun dubbio circa l’esito finale – hanno spiegato – tuttavia vorremo che se ne parli, che si abbia conoscenza di questi pronunciamenti”.

Papà e mamma avevano già ottenuto il riconoscimento di trasmettere il doppio cognome al figlio maggiore, con sentenza passata in giudicato da parte della Corte d’Appello di Cagliari.

Cosa ne penso? Beh! Io trovo giustissimo dare il doppio cognome ai figli. Anzi, a dirla tutta, io darei prima il cognome della madre e poi quello del padre. Continua a leggere



Mamme e figli insieme per… 85 minuti al giorno

Quanto tempo trascorrete con i vostri bambini ogni giorno?
Secondo l’indagine condotta dall’Organisation for Economic Co-operation and Development le mamme italiane dedicano ai loro pargoli ottantacinque minuti al giorno se lavorano. Ben 124 minuti al giorno se invece sono a casa.
Il tempo è conteggiato comprendendo anche i minuti trascorsi a mangiare e il tempo libero dei weekend.

Sinceramente mi sembra un po’ pochino. Stiamo parlando di due ore al giorno se va bene. Vorrei capire come hanno fatto le ricerche e chi gli ha dato queste risposte.
Solo per lavarli al mattino, farli mangiare e raccontargli la favola alla sera vanno via più tre ore! E tutte le altre cose che si fanno insieme? Per non parlare dei weekend quando i bambini rimangono praticamente appiccicati come i koala all’albero per tutti e due i giorni? Mmha!

Comunque il report dell’Oecd è stato fatto raccogliendo dati sull’argomento in ben 21 Paesi diversi. Cosa è emerso? Continua a leggere



La suocera la fecero di zucchero eppure la nuora disse: quanto è amara!

Leggendo i vostri commenti ho pensato di dedicare un post interamente al rapporto nuora-suoceri.
In un blog di mamme… ci vuole! Purtroppo io non faccio molto testo, perchè con i genitori di mio marito ho un rapporto stupendo. Ma vorrei conoscere le vostre esperienze.
Sul tema mi è venuta in mente la frase che mi dice sempre scherzosamente mia suocera: “La fecero di zucchero eppure la nuora disse: quanto è amara!”.Questa frase mi fa troppo ridere, detto da lei poi, che è una persona stupenda, alla quale voglio un gran bene, è proprio fuori luogo.

Lo ammetto: io sono stata molto fortunata: ho i suoceri che vivono lontano!
Scherzo…! Continua a leggere



I cibi di mamma fanno sentire meno soli

Di questa notizia mi è piaciuto molto il titolo. Di che si tratta? Ci sono dei cibi che hanno un ruolo “confortante”. Sono in genere i piatti tradizionali come la lasagna, la pasta fatta in casa dalla mamma, il sugo con le polpette, tutte quelle pietanze che hanno il “sapore di casa”. Di sicuro non saranno un toccasana per la salute, ma di sicuro fanno bene alle emozioni e combattono la solitudine.
E’ quanto è emerso da uno studio pubblicato su Psychological Science, la rivista dell’Association for Psychological Science, dal team della Università di Buffalo diretto da Jordan Troisi e Shira Gabriel. Continua a leggere



Neo-mamma a 63 anni, succede in Olanda

Qualche giorno fa vi ho parlato della nonna-mamma, ossia di quella signora che ha partorito il proprio nipote, figlio di sua figlia, ora invece vi parlo della mamma-nonna. Ossia di quella donna olandese, Tineke Geessin, che alla veneranda età di 63 anni ha dato alla luce una bambina diventando così la neo-mamma più anziana dei Paesi Bassi e stabilendo un record, secondo solo alla Spagna.
“Meagan è nata il 21 aprile alle 9,48 al Centro medico di Leeuwarden”, nel nord del Paese, ha annunciato l’ospedale, precisando che la piccola è venuta al mondo con parto cesareo e che “mamma è neonata stanno bene”. Continua a leggere



Rughe: lui le accetta solo nella mamma

Le rughe? Se si trovano sul viso della partner sono un segno di trascuratezza che fa perdere appeal. Se invece sono sulla faccia della mamma sono il segno di una vita di lavoro che merita rispetto e amore. Insomma, le “zampe di gallina” e i segni della pelle sul volto delle donne hanno, nell’immaginario maschile, peso e valenza diversa a seconda di chi le “indossa”.
Questa notizia l’ho letta su Tgcom, nella sezione “Per lei”.
Che ne dite? Continua a leggere



A.A.A. Cercasi disperatamente un’altra me!

Questo post è dedicato a me. A una mamma che alla tenera età di 10 mesi sta mandando il suo secondo cucciolo al nido. E’ vero, è un posto bellissimo, dove i bambini si divertono, imparano tante cose nuove, socializzano con gli altri piccoli, imparano anche a rispettare le regole.
Eppure ho qualcosa nello stomaco, o nel cuore, non so bene dove. Un magone, che si è piazzato lì e non scende.
“Maria dovresti essere abituata, è il secondo figlio”. La voce saggia di mia madre al telefono.
“Sì, dovrei, ma ogni volta è come se fosse la prima volta! Mamma, ora che va al nido il bambino crolla alle otto di sera. Praticamente sta con me dalle sei del pomeriggio alle otto. Giusto il tempo di qualche coccola, da condividere con il fratello, della pappa, del bagnetto… e della nanna. Ti rendi conto? Sono solo due ore! Che tristezza! Quando ci penso mi sento male!”
Mi sono incupita alla cornetta… Continua a leggere



Il papà migliore? Quello autoritario e severo!

“Nel tuo blog parli solo di mamme”. Questa la critica di mio marito.
“Beh!”, gli ho risposto: “Si chiama Viva la mamma!”.
“Ma ogni tanto potresti scrivere qualcosa sui papà. Ci siamo anche noi”.
“Ve bene. Quando troverò uno spunto… lo farò”.
E’ arrivato. Mi sono chiesta: “Che ruolo ha il papà nella famiglia moderna?”

Effettivamente la figura del padre negli ultimi anni è cambiata tanto, parecchio. Ma in meglio o in peggio?
Meglio un padre “mammo” oppure uno tosto e severo? Gli esperti di Riza non hanno dubbi. Il migliore è sicuramente quello autorevole e autoritario! Continua a leggere



Le Regioni più feconde? Le più fredde: Trentino e Valle d’Aosta

Abbiamo ingranato la marcia giusta: l’Italia è sempre più feconda. Dopo il picco minimo del 1995 (con 1,2 figli per donna), ora siamo arrivati a 1,4. Certo, siamo sempre sotto il cosiddetto ‘livello di sostituzione’ (ossia quello, circa 2,1 figli per donna, che garantirebbe il ricambio generazionale), ma un passetto dopo l’altro, magari fra qualche anno lo acciufferemo!
Tutto merito delle donne in bianco, rosso e verde? No, anche delle straniere che da questo punto di vista danno al nostro Paese un grosso contributo.
A rivelarlo sono i dati del Rapporto Osservasalute 2010.
La cosa che mi ha sorpresa di più è che a fare più figli non sono le donne del Sud, ma quelle dell’estremo Nord, dei paesi più freddi. Le Province autonome del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta hanno, infatti, il primato di fecondità. Qui l’indicatore raggiunge il valore di circa 1,6 figli per donna. Continua a leggere