C’è chi il senso materno ce l’ha e lo fa pesare sul mondo intero, chi invece pur avendolo lo indirizza solo sugli interessati, ossia la prole, e chi invece proprio non ce l’ha.
Credo che in linea di massima si possano creare queste tre macro-categorie.
La “razza” peggiore? Indubbiamente la prima. Sono le mamme perfettine (almeno in apparenza), quelle che hanno la risposta a ogni domanda, che hanno come missione di vita “diffondere il verbo” (che nel loro caso è “partorire”), che non mostrano nessun altro interesse se non per i loro pargoli (che, inutile sottolinearlo, rasentano la perfezione e non hanno difetti), che in ogni circostanza tentano di far sentire inadeguate nel loro ruolo di madri tutte le altre e che guardano come marziane le donne appartenenti alla terza categoria, ossia quelle che per scelta non vogliono figli.
Sono impazzita? No. Sono solo andata ad un divertentissimo pranzo con Francesca Caetani Lovatelli, l’aristocratica blogger di Movida, e Daniela, la mia amica blogger di Fiori e Foglie.
Ci siamo messe a parlare di figli, mamme, cosa che faccio abitualmente.
Ma loro mi hanno fatto vedere le cose da una diversa prospettiva: da chi mamma non lo è.
Ma avete idea di quanto possiamo essere noiose e monotone parlando di pappe, nanna e tette con chi questi temi non li sente propri? Continua a leggere→