La guerra a tavola!

bimbo_ciboIl momento dei pasti sembra fatta apposta per scatenare i capricci.
Ma è davvero colpa del cibo o dietro questa guerra si nasconde un problema diverso?

A questa domanda risponde la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli:
“Molte ricerche psicodinamiche hanno dato come risposta l’ansia della mamma rispetto al cibo. Un’ansia che presuppone, la mancanza di fiducia dei genitori nei confronti della capacità del figlio di valutare la sua fame e la sua sete. Fin dall’allattamento, al seno al biberon, tra madre e figlio si stabilisce la relazione affettiva: l’offerta di cibo soddisfa nel bambino anche il bisogno di essere riconosciuto, amato e desiderato. Mangiare deve riempire prima il cuore -è fatto di sguardi, di voce, di contatto- è il segno della devozione della madre nei suoi confronti. Nel piatto c’è cibo per l’anima!

Ma ripercorriamo insieme le tappe più importanti della conoscenza del cibo. Continua a leggere



Quando il cibo diventa ossessione per i bambini, ci può essere un problema di fondo

Santarelli2014

 

Quando i figli sono piccoli piccoli, spesso sono i genitori ad essere “ossessionati” dall’argomento cibo.
“Mio figlio mangia troppo poco”, “Il mio non mangia niente”, “Mio figlio è troppo magro”.
Ed io conosco bene l’argomento visto che con Marco mi sono sentita parte integrante della famiglia della “mamme lamentose”.
Ora, dando meno peso al tema cibo, le cose vanno decisamente meglio.

Ma negli ultimi anni sono cresciuti esponenzialmente i casi di bambini che manifestano disturbi del comportamento alimentare.
Un campanello d’allarme che a volte nasconde disagi ben più gravi. E’ come se i bambini rifiutando il cibo, o mangiando troppo, volessero attirare l’attenzione dei genitori. Per comunicare cosa?

Di questo oggi ci parla la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santerelli:

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Perché spesso il bambino si rifiuta di mangiare?

 

boy and cooked vegetables

Oggi con la psicologa amica, la dott.ssa Francesca Santarelli, affrontiamo un tema a me molto caro: il rapporto tra cibo e bambini.
“Io non rincorrerò mai mio figlio con la forchetta per farlo mangiare…”, “Io non mi farò mai problemi se non vorrà mangiare, tanto non morirà di fame”…
Quante volte ho pronunciato queste frasi vedendo alcuni genitori nei ristoranti rincorrere i lori figli per fargli mandare giù un boccone.
Ma ancora non avevo avuto Marco.
Poi ho cambiato idea.
Marco è così magro che per fargli le radiografie basta metterlo controluce!
Così, quando non mangia mi preoccupo parecchio!
Su una cosa però non ho mai ceduto: a tavola non si gioca e non si guarda la tv.

Quante volte mi sono chiesta: “Ma perché è così lento a tavola…, perché fa tanta fatica a mangiare!”
Dopo sei anni vi posso dire che ho capito che il cibo non è la sua priorità. Mangia per dovere, non per piacere (eccetto alcune cose poco salutari come salame e hamburger…).
Me ne sono fatta una ragione. Ora accetto questo suo modo di essere. Non accetto, però, la sua instancabile lentezza!

Ma ci sono anche tanti altri motivi che portano i bambini al rifiuto del cibo. E tante volte è legato proprio al rapporto madre-figlio.
Ci spiega tutto la dottoressa Francesca Santarelli:

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Mio figlio non mangia, come posso fare?

boy and cooked vegetablesBen tre bambini su dieci sono selettivi e diffidenti verso gli alimenti, soprattutto se nuovi, e non amano frutta e verdura.

In questo modo, però, rischiano, se i loro atteggiamenti si protraggono nel tempo, di andare incontro, crescendo, a disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia o a patologie come l’obesità.

A sottolinearlo gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che per agevolare le mamme che si confrontano quotidianamente con difficoltà a far mangiare i più piccoli hanno organizzato un incontro dedicato alle famiglie dal titolo “Mio figlio non mangia: come posso fare?”.

Il punto di partenza è che tre piccoli su dieci sono selettivi nella scelta dei cibi, soprattutto tra i due e i quattro anni, con la tendenza, in circa metà dei casi, alla cronicizzazione di questo comportamento.

E, secondo gli esperti dell’ospedale pediatrico romano, in molti casi i bambini vivono un disagio legato al fatto di sentirsi costretti dai genitori a terminare tutto ciò che hanno nel piatto, pur essendo sazi, e “assorbono” dall’ambiente familiare anche altre cattive abitudini. Come consumare i pasti davanti alla tv anziché seduti ordinatamente a tavola insieme a mamma e papà e, dal punto di vista delle scelte culinarie, mangiare proteine animali in eccesso.

Prendendo spunto da questa analisi è stato quindi realizzato un decalogo con dei consigli utili per i genitori.

LE REGOLE PER MANGIARE BENE Continua a leggere



Sette mamme su dieci non propongono ai figli cibi non graditi

Sette mamme su dieci non propongono mai ai figli il cibo che non gradiscono.
Vi ritrovate?

Io, mea culpa, un po’ si. Non ho tanta fantasia in cucina e alla fine, gira che ti rigira, propongo ai miei figli sempre gli stessi piatti. Non sperimento un granché!

Le novità culinarie, devo ammettere a malincuore, non mi entusiasmano. Difficilmente mi avvicino a cibi che non conosco (a differenza di mio marito che invece è incuriosito dal nuovo) e con questo mio atteggiamento (assolutamente criticabile, sono la prima ad ammetterlo) condiziono anche i miei figli.

Tra i piatti che preparo per loro ci sono i loro cibi preferiti, ma quelli che non amano particolarmente. Ma non pietanze che proprio non gradiscono. Continua a leggere



Mangiare cibi sani da piccoli aiuta a vivere meglio da adulti!

Questo argomento, lo so già, non vi entusiasma per nulla! E aggiungerei anche un bel “purtroppo!”
Tutte le volte che ho scritto qualcosa in merito è stato allegramente bypassato. Eppure non solo è un problema reale, ma anche molto comune. Basti pensare che in Italia un bambino su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso.
Spesso, mi sono resa conto, sono le stesse mamme a non rendersene conto.
A scuola di mio figlio c’è un bambino leggermente in sovrappeso che ha un fratellino al limite dell’obesità. Un giorno chiacchierando con la mamma, mi disse: “Il grande sta bene, il piccolo invece mi esaspera, non mangia abbastanza!”
Cosa? Ma se a momenti rotola invece che camminare!
Io da piccola ero “abbondante” e vi assicuro che questo mi ha creato non pochi problemi. Non ero agile come i miei cuginetti. Saltare? Una faticaccia!
Ed è per questo che spero di insegnare ai miei figli una corretta alimentazione.
Non è una questione estetica, ma di salute. Vivere l’infanzia in sovrappeso mette i bambini in una condizione pericolosa che li porterà quasi certamente a subire malattie cardiovascolari nell’età adulta.
A lanciare l’allarme è l’ALT, Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari. Continua a leggere



Oh-Oh, il bambino non vuole lavare i capelli…

Eccoci arrivati all’appuntamento con Tata Lucia, ospite di Federica Panicucci a Mattino Cinque, che come ogni settimana cerca di trovare delle soluzioni e delle risposte ai mille quesiti posti dai genitori.
La prima domanda arriva da una mamma di un bambino di 21 mesi un po’ pigro. In casa il piccolo cammina tanto, ma per strada no, si rifiuta. Vuole solo essere preso in braccio. Continua a leggere



A scuola non solo lezioni di italiano e matematica ma anche di educazione alimentare

Oggi vi propongo una cosa insolita: un po’ di foto tratte da un evento che si è svolto a Milano nella scuola di Via Casati e organizzato dall’Associazione “Sei Casati”. Il tema centrale della giornata è stato il cibo, ma non solo nell’accezione nutritiva, ma anche come portatore di valori psicologici, sociali e culturali.

Effettivamente, se ci pensiamo un po’, è a scuola che i nostri bambini trascorrono buona parte del loro tempo e l’idea che anche lì loro possano imparare uno stile di vita responsabile dal punto di vista alimentare è straordinario e utile.

Solo che, come mi ha fatto notare l’insegnante di mio figlio, ci deve essere una sorta di continuità tra scuola e casa altrimenti al bambino arrivano messaggi diversi e si disorienta. Quindi cari genitori dobbiamo prestare molta attenzione a queste iniziative e sostenerle anche con il nostro impegno a casa. Continua a leggere



Chi non mangia… mangiò o mangerà

Chi non mangia, mangiò o mangerà“. Noi mamme (ed io per prima) dovremmo ricordare questa frase tutte le volte che assecondiamo i capricci dei nostri bambini a tavola. Una frase semplice, ma d’effetto pronunciata indovinate da chi? Da Tata Lucia ospite di Federica Panicucci a Mattino Cinque.
Ad una mamma alle prese con il suo piccolo di quasi due anni che rifiuta di mangiare tutto ciò che non è di piccole dimensioni o frullato la tata ha risposto in maniera ferma e decisa che un “bambino già ad un anno deve essere in grado di mangiare tutte le pietanze che mangiano i grandi”.
Quindi non bisogna mai assecondare questo tipo di richiesta. Mai preparare delle pietanze solo per loro. Al contrario, il bambino deve sedere a tavola con gli altri e gustare le stesse cose. Se non lo farà… non disperiamoci, prima o poi mangerà! Di fame non morirà! Continua a leggere