Gli scarabocchi: uno scrigno di informazioni da scoprire

Gli scarabocchi sono soltanto dei segni di pennarello sul foglio, fatti a casaccio dai bambini ancora troppo piccoli per poter disegnare qualcosa di “comprensibile”, oppure, in qualche modo, si possono già interpretare?

Sono arrivate tante e.mail da parte vostra con questa domanda e così, visto l’interesse, ho chiesto alla nostra grafologa, Candida Livatino, di scrivere qualcosa su questo argomento.

Ebbene, ho scoperto che gli scarabocchi non sono fogli da cestinare, ma uno scrigno ricco di informazioni.
Ci possono svelare sentimenti, stati d’animo e anche desideri dei nostri bambini.

Ecco cosa ci svela Candida Livatino: Continua a leggere



Le regole e i “NO” che aiutano a crescere

Eccoci arrivati all’appuntamento con la dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica.
L’argomento che affrontiamo oggi è semplice da dire, difficilissimo da attuare e mettere in pratica.
Parliamo delle regole che bisogna definire e dei “No” che si devono dire con convinzione, anche quando il bambino urla, strepita e sbraita.

Diciamo la verità: spesso noi adulti arriviamo a sera che siamo stanchi, sfiniti. Sogniamo una poltrona, un telecomando e un paio di pantofole. E invece troviamo loro, i nostri bimbi, caricatissimi. E più che sentirli piangere e frignare, cediamo alle loro richieste, accontentandoli anche quando non dovremmo.

Loro non danno fiato all’ugola e non ci sfondano il timpano con le urla, anzi sono felici, e noi siamo più tranquilli.

Tutto perfetto! Vero?

E invece no. Così facendo mostriamo loro tutti i nostri limiti, le nostre debolezze e li mandiamo in confusione.

Ci spiega tutto la psicologa Santarelli: Continua a leggere



Per fare tanto latte il seno materno ha bisogno dell’insulina

Dopo la nascita di un bebé, per fare tanto latte il seno materno ha bisogno dell’insulina: l’ormone che regola la glicemia è stato infatti riconosciuto come un fattore importante per la produzione di latte materno.
E’ quanto emerso da uno studio diretto da Danielle Lemay della University of California Davis e pubblicato sulla rivista
PlosOne.

Sono molte le donne che non producono abbastanza latte e quindi devono integrare con latte artificiale l’allattamento al
seno per nutrire bene il proprio bebè. Capire perchè il seno non riesce a produrre latte a sufficienza è quindi importante
per aiutare le madri in questa fase delicatissima dell’allattamento. Continua a leggere



La luna nei disegni rappresenta la mamma

Con la nostra grafologa Candida Livatino abbiamo spesso parlato dei disegni dei bambini e del significato del sole. Uno dei simboli più rappresentati. E il sole rappresenta il Papà, la figura maschile.

Ma la mamma dov’è? La mamma è la luna.

E la mamma è la luna sia nei disegni dei piccoli, che in quelli dei “grandi”. Quante volte vi è capitato di disegnarla su un pezzo di carta, magari quando siete al telefono, in riunione, etc?

E’ un simbolo che viene molto rappresentato anche nel periodo pre-adolescenziale e nell’adolescenza.

Perché?
Forse perchè è una fase molto particolare dello sviluppo fisico e psichico dei ragazzi. Un momento di scontro con il mondo degli adulti e di competizione-amore con la propria madre.

Ma ci sono diversi modi per rappresentare la luna: a falce, piena, con la faccia. Ognuna con un significato diverso che la nostra grafologa Candida Livatino, oggi ci spiega: Continua a leggere



I bambini ogni tanto regrediscono. Perché? Cosa possiamo fare?

Tempo fa ho ricevuto una mail privata da una mamma molto preoccupata. Mi ha descritto una situazione particolare in cui il suo bimbo, abituato già a dormire nel suo lettino da tempo, all’improvviso ha cominciato a fare capricci, a chiedere una lucina accesa o di andare nel lettone.
Insomma senza un motivo concreto, almeno apparente, il piccolo anziché andare avanti nel suo percorso di crescita ha manifestato dei piccoli passi indietro.
Situazioni come questa ce ne sono tante. Quanti bambini ad un certo punto regrediscono?
Chiedono nuovamente il ciuccio, o il pannolino, o come in questo caso di tornare nel lettone.
In tutti questi casi come ci si deve comportare? I rimproveri servono?

Ho girato tutte queste domande alla nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere



In Cina prendersi cura dei genitori è un “obbligo di legge”

Da ieri in Cina c’è una nuova legge che “obbliga” i figli ormai adulti a prendersi cura dei genitori, a non abbandonarli.

In pratica, per non rischiare di incorrere in ammende, e nei casi più gravi,  persino nel carcere, i figli dovranno rendere visita a chi li ha generati.

I fondamentali di questa norma sono di carattere puramente economico e non affettivo. Nel Paese della Grande Muraglia non c’è un sistema di Welfare, di sostegno per gli anziani, simile al nostro. E con una popolazione di vecchi che ormai sfiora il 14% della popolazione totale, lo Stato corre ai ripari imponendo alle nuove generazioni di non abbandonare i “vecchi”. Cosa che, invece, sta succedendo. L’abbandono della terza età, infatti, sta diventando uno dei problemi maggiori della Cina. E lo sarà sempre di più.  La nuova “legge sui diritti degli anziani” si prefigge l’obiettivo di risolvere il problema senza pesare sui conti dello Stato.

Mi chiedo: è giusto? Continua a leggere



Il piccolo nel lettone: sì o no?

Questo è un argomento che mi tocca molto da vicino. Moltissimo direi!

Perché ai bimbi piace stare nel lettone con mamma e papà? Ad una domanda così c’è un solo modo per rispondere: “Perchè è bello!”.
E’ bello scambiarsi le coccole, raccontare le favole, giocare con i cuscini, abbracciarsi, etc, etc.

A casa mia il lettone è veramente il “posto più bello”. Il luogo dove tutte le sere tutti e quattro ci rilassiamo, ci raccontiamo le cose che sono successe durante le giornata, ma anche giochiamo, saltiamo, ridiamo e ci divertiamo.

La prassi è questa: dopo cena mio marito e i bimbi vanno a giocare insieme sul lettone.  Io finisco di sfaccendare in cucina e poi li raggiungo.
In pratica il lettone è la nostra “piazza”! Prova ne è che solo in rare, rarissime occasioni lo si trova in ordine. Il più delle volte è disfatto, per buona pace dei miei sensi.

Ma questa è una buona o cattiva abitudine? Continua a leggere



A Luca essere figlio unico non piace proprio!

Marco è partito.
Da giovedì sera è in Puglia con i nonni e Rebecca, la cuginetta.
Il mio grande ometto è felice e tranquillo. Spesso non trova neppure il tempo per salutarmi al telefono. E’ sempre indaffarato.
Il problema è Luca. Non ha accettato la partenza del fratello. Anzi, a dirla tutta, l’ha presa malissimo.
E’ diventato capriccioso, piange in continuazione.
Si è attaccato a me in maniera morbosa.
Una disperazione.
Venerdì sera non voleva tornare a casa.
“Mamma, andiamo a mangiare fuori?”, mi ha chiesto.
L’ho accontentato. Siamo andati in un posto dove ci sono tantissimi giochi e bambini.
Ma lui continuava a bisticciare con tutti.
“Che ti succede?”, gli ho chiesto.
Mi ha guardata con un fare minaccioso e mi ha risposto: “Lo vuoi capire o no che io voglio giocare qui con mio fratello!”
Sigh!

Inutile dirvi che da gran mangione che è, da tre giorni mangia come un uccellino. Continua a leggere