Regole. I bambini hanno bisogno di regole. Ebbene sì. E’ scritto su tutti i libri di pedagogia. Lo dicono in tutte le lingue tutte le tate del mondo.
Facile a dirsi.
Ma come si fa a farle rispettare?
I bambini, poi, sono anche mooolto furbi e mettono alla prova i nostri nervi proprio quando siamo più stanchi con urla, strepiti e tanti bei NO!
Oggi con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, affrontiamo proprio questo tema.
Ci spiegherà lei come fare per far rispettare ai bambini le nostre regole. Continua a leggere
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Una mamma, un figlio, una vita rubata troppo presto. L’intervista a Laura Solimine
Quando sentiamo parlare di disgrazie, di malattie che colpiscono i bambini spesso tendiamo a pensare che no, a noi non potrà succedere. A noi non capiterà mai. Lo facciamo, credo, per autoproteggerci, per poter pensare al futuro con il sorriso sulle labbra.
Ma a volte le cose non vanno come ognuno di noi spera.
A volte la malattia arriva, bussa alla porta e si porta via la cosa più preziosa che ogni mamma, ogni papà, ha: il proprio figlio.
Non ci voglio neppure pensare, ma credo che a tanto dolore io non riuscirei a sopravvivere.
Ci sono invece persone che nell’immenso, devastante dolore, trovano la forza non solo di andare a avanti, ma anche di aiutare i bambini meno fortunati e di dare sostegno alle loro famiglie.
E’ il caso di Laura Solimine, una persona che non ho avuto il piacere e l’onore di conoscere personalmente, ma che ho imparato a stimare, apprezzare ed ammirare seguendo le sue ‘gesta’.
Ve l’ho già presentata qualche tempo fa, lei ha fondato l’associazione “Insieme ad Andrea si può”.
Rossella Martinelli l’ha intervistata per noi.
Senza nulla togliere alle altre interviste, credo che questa sia davvero bella, toccante. Lascia il segno.
La lettera “t”, la “g”, la “l”, come un puzzle compongono la vostra personalità
La vita è come un puzzle è composta da tanti tasselli. E anche per interpretare la scrittura e comprendere la personalità di ognuno di noi è necessario conoscere non solo una lettera, uno spigolo, un’inclinazione, ma l’insieme.
E su questo che si sofferma questa volta la nostra grafologa Candida Livatino.
Ecco cosa ci spiega:
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L’esperto: “I vaccini non causano l’autismo, l’inquinamento sì”
In tutti questi mesi, per non dire anni, su questo blog c’è stato un argomento che ha tenuto banco ed è quello delle vaccinazioni. Mese dopo mese sono arrivati tantissimi commenti.
Li ho letti tutti con estrema attenzione. Uno per uno. E alla fine, devo ammettere, nella mia testa si è generata una grande confusione.
Io ho vaccinato sia Marco che Luca. Sono andata all’Asl incrociando le dita e sperando nella buona sorte. Mi è andata bene. Ma se dovessi vaccinare adesso un neonato, non vi nego che mi porrei molte domande in più.
Il terrore più diffuso, visti anche gli ultimissimi casi di cronaca, è quello dell’autismo. Può davvero il vaccino scatenare l’autismo?
A questa domanda ha risposto Maurizio Proietti, specialista in malattie del neurosviluppo e componente dell’Isde Italia, Associazione medici per l’ambiente: “Esiste una correlazione tra l’autismo e l’inquinamento ambientale. Il vaccino può diventare pericoloso in alcuni casi specifici, ma non c’è nesso causa effetto, sui bimbi predisposti e intossicati fin dalla gestazione dai metalli pesanti. Il siero quindi potrebbe fungere solo da scintilla per l’autismo. Non si spiegherebbe altrimenti l’aumento delle patologie del neurosviluppo (autismo, deficit attentivi, dislessia, discalculia) nella popolazione che risiede nelle zone piu’ inquinate”.
Gli italiani fanno tanto sexting e poco sesso
Lo so che con questo tema vado un po’ fuori traccia, ma il titolo di questa agenzia di stampa mi ha parecchio incuriosita: “Gli italiani fanno sesso una volta al mese, ma ben 7-10 volta a settimana fanno sexting”.
Cosa ho pensato?
Due cose:
1) Chiamo subito mio marito e gli dico che, dati alla mano, almeno su una cosa siamo “leggermente” sopra la media. E che quindi non si deve lamentare più J J
2) Che cavolo è il sexiting?
Quando il bambino diventa “Il signor No” come ci si deve comportare?
Facile a dirsi, difficile a farsi: mantenere la calma!
Sì, perché a volte anche i frugoletti alti meno di un metro possono far perdere le staffe a genitori grandi e grossi.
Anzi, ci sono periodi in cui quella sembra essere proprio la loro specialità e ci riescono magnificamente.
Una di queste fantastiche fasi è quando quelle dolci e tenere creature si trasformano in terribili e capricciosi “Signor NO”.
“Facciamo questo?”… “NO!”
“Vuoi mangiare quest0 o quello?”… “NO”!
“Ci vestiamo?”… “NO”
“Andiamo a fare la nanna?”… “NO”
“NO” sempre e per qualsiasi cosa. “NO” è la risposta a qualsiasi domanda. Le giornate cominciano con i NO e finiscono con i NO.
E allora noi poveri genitori come dobbiamo comportarci? Imporre la nostra “AUTORITA'” o essere pazienti e accomodanti?
Ne parliamo con la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere
Una domenica in buona compagnia
Un marito colpito e affondato da un’emicrania terribile, un cielo nero, plumbeo che sembrava volersi vendicare con il primo che si azzardava a varcare la soglia di casa per prendere una boccata d’aria.
Due figli incontenibili, desiderosi di correre e scatenarsi.
Una mamma con una pila di panni da stirare, ma con poca voglia di concedersi al ferro da stiro.
Questa la situazione a casa mia domenica mattina.
Due le alternative: soccombere al destino o reagire e sfidare la sorte. Continua a leggere
Wondy : due figli, un lavoro, una famiglia, una vita…e poi un cancro al seno. Ora il lieto fine
Oggi Rossella Martinelli ci propone un’intervista particolare a Francesca Del Rosso.
Chi è, direte voi? E’ una mamma speciale, come tante. Una mamma che ha saputo combattere un mostro aggueritissimo ed è riuscita a sconfiggerlo a testa alta.
Una donna con un sassolino, un terribile cancro al seno.
Lei soprannominata carinamente Wondy, ha voluto raccontare la sua storia, per fortuna a lieto fine, per dare forza e coraggio a tutte le donne che stanno vivendo la sua stessa disavventura.
Un’intervista da 10 e lode! Continua a leggere
La disgrafia nei bambini: come riconoscerla
Dislessia, disgrafia sono disturbi della lettura e della scrittura che creano non pochi problemi ai bambini che ne soffrono e che vanno a scuola.
Prima questo problema era poco conosciuto, ora invece si sta ponendo l’accento ed effettivamente i casi individuati stanno crescendo in maniera esponenziale.
E’ importante capire fin da subito se il proprio bambino è disgrafico o dislessico. Ma come fare?
Oggi con la nostra grafologa Candida Livatino parleremo proprio di questo.
Le 5 “dolci debolezze” delle mamme italiane
Noi mamme italiane siamo veramente troppo “zuccherine”, eccessivamente dolci, mielose anche nel Dna. Cosa lo dimostra? Diamo troppi zuccheri anche ai nostri figli.
In Italia infatti, ben 9 bambini su 10 già prima dell’anno di età consumano troppo zucchero, oltre i livelli massimi consentiti. E’ vero che la preferenza per il gusto dolce è innata e che gli zuccheri sono fondamentali per la crescita. Ma il troppo stroppia in ogni circostanza. Anche in questa.
Così Claudio Maffeis, pediatria all’Università di Verona, per aiutare le famiglie a ricercare e correggere gli errori nelle loro abitudini alimentari ha stilato una Top 5 delle ‘dolci debolezze’ più comuni che riscontra quotidianamente nelle mamme italiane. Continua a leggere