Un ponte, una boccata d’ossigeno!

Varigotti

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Commentavo con mio marito: “Ancora non ho trovato una regione italiana in cui non abbia visto dei posti bellissimi, scorci incantevoli e assaporato una cucina da gourmet. Ovunque, da Nord a Sud, isole comprese, in Italia si mangia bene e gli occhi e l’anima si rifocillano. E’ proprio vero, siamo nel Belpaese!”

L’allergia mi stava togliendo le forze e il respiro. Giovedì 1 maggio a mezzogiorno ero in camera da letto con il magone e l’umore sotto i piedi.

E’ entrato mio marito.

“Ehi, che cos’è quella faccia?”

Io: “Beh, avevo tante aspettative per questo ponte… e invece!”

Lui: “Aspettative di che tipo?”

Io” Volevo respirare per qualche giorno. Non ne posso più di questa allergia, nel naso tappato, degli occhi lacrimanti e delle notti insonne. Sto malissimo e volevo andare al mare”

Lui: “E che cosa ce lo impedisce?” Continua a leggere



“Mamma è stato proprio un bel compleanno”

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Ora Luca è un bambino di 4 anni.

Fino al 24 aprile quando gli dicevo: “Luca, i bambini di 4 anni non fanno più la pipì nel pannolino la notte, mangiano da soli sempre e non brontolano in continuazione”, lui rispondeva: “Mamma, io non ho 4 anni. Non è ancora arrivato il mio compleanno”.

Venerdì 25 aprile si è svegliato alle 6:30 del mattino, e io, purtroppo, gli ho detto: “Auguri Luca, buon compleanno”.
Lui: “Il mio compleanno? Evviva, oggi è il mio compleanno. Evviva”
Basta. Non si è riaddormentato più. Era eccitatissimo.
Si è alzato, è andato nella camera dove dormivano i nonni e ha svegliato tutti.

“Mamma, papà, Marco alzatevi, oggi è il mio compleanno, la mia festa!”.
E’ andato nel soggiorno e ha trovato tutti i palloncini appesi e il festone con su scritto “Buon Compleanno”.

“Mamma, è passata la fatina dei palloncini, vieni a vedere, è tutto bellissimo!” Continua a leggere



Samantha de Grenet: professione mamma per amore e per passione. L’intervista

Samantha De Grenet

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Si dice che il vero spartiacque della vita di una donna sia la maternità. Perché tutto, da quel momento, diventa un “prima” e un “dopo” durante il quale, quasi sempre, ci si rende conto che quelle giornate così piene di lavoro/casa da gestire/uscite con le amiche erano in realtà vuote. Povere. Il dopo è il momento in cui ti appassiona parlare di marche di pannolini, di pappine, del se fare o meno il vaccino; è quando la tua priorità non è più andare a caccia di pezzi pregiati il primo giorno di saldi, ma sapere se il tuo bambino si è scaricato, ha mangiato tutto all’asilo o ha litigato con qualche compagno di classe.
Anche la vita di Samantha de Grenet è nettamente divisa in due. E lo spartiacque della sua esistenza non è il contratto con l’agenzia di Riccardo Gay, né le prime serate con Celentano o il calendario di Maxim. No: la sua storia è scandita da un “avanti Brando” e un “dopo Brando”, il suo bambino nato otto anni fa dal matrimonio con l’ingegnere Luca Barbato, con il quale è tornato l’amore dopo una lunga distanza. Continua a leggere



Aiuto! Ha imparato a dire le parolacce!

A me, ogni tanto, qualche parolina che dalla bocca di rosa di una donna non dovrebbe uscire mai… scappa!
Qualche imprecazione qua e là quando le cose non vanno come avrei voluto, oppure quando sono particolarmente incavolata e non ho il cervello collegato alla lingua. Insomma in quelle occasioni non mi sento di dare il buon esempio ai miei figli, ma ahimè capita.
E loro sono super attenti e mi rimproverano all’istante: “Mamma, hai detto una parolaccia”.
Ma capita anche che dalla loro boccuccia, di tanto in tanto, venga fuori qualche “suono” sgradevole che in casa non è mai stato emesso. E sanno perfettamente che hanno fatto qualcosa di “severamente vietato”.

E allora che si fa? Se i bambini dicono le parolacce, come dobbiamo reagire? Ce lo spiega la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

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I bambini, le vacanze e i compiti: come organizzare il tutto? Tata Lucia

Che cosa vuol dire per i bambini essere in vacanza? E se hanno i compiti da fare come dobbiamo organizzare il loro tempo?

A queste domande risponde Lucia Rizzi, più conosciuta come Tata Lucia: “Qui vale il vecchissimo detto: prima il dovere poi il piacere. Quindi appena svegli si fanno i compiti e dopo si fanno tutte le attività che sono state organizzate per la giornata, come le uscite, i giochi e quant’altro. Continua a leggere