Era quasi Pasqua, mancavano pochi giorni alle vacanze. Ero in ufficio. Ad un certo punto arrivò la segretaria con un pacco. “Questo è per te”, mi disse.
Era un bel pacco grande. Io aspettavo un libro.
“Uaho, stavolta hanno esagerato con il packaging”, pensai.
Aprii il cartone. No, non era un libro. C’era dentro un “pacchetto regalo a forma di uovo”.
Arrivava dalla Nintendo.
“Aprilo dai”, cominciarono a dire i miei colleghi, sfottendomi anche un po’!
Ero imbarazzatissima. Non mi capita tutti i giorni di ricevere un regalo. Anzi!
E poi non me lo aspettavo proprio.
Ho aperto il pacco e c’era la console della Nintendo 3DS con un videogame di Yoshi e un biglietto da visita.
Ho chiamato subito la persona che era indicata per capire se ci fosse stato un errore. In tal caso ero pronta a rispedire il pacco indietro.
E invece no. Avevano pensato proprio a me, e ovviamente ai miei figli, come tester. Continua a leggere
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Bambino ansioso, allegro, razionale? Scopri l’indole dai suoi disegni
Sono piccoli, non sanno ancora disegnare e colorare bene, ma sanno scegliere i colori, le tonalità, anche negli scarabocchi possono scegliere linee dolci o spigolose. E già da queste piccole cose, noi possiamo capire se il bambino è ansioso, allegro, razionale.
Come?
Ci spiega tutto la nostra grafologa Candida Livatino:
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La fine della scuola è vicina: campus estivi, colonie o vacanze al mare?
L’estate è alle porte. La scuola ormai sta per finire. Manca meno di un mese all’ultima campanella dell’anno e noi genitori, che (ahinoi!) non ci possiamo permettere lo stesso periodo lungo di vacanze dei nostri figli, dobbiamo cominciare ad organizzarci. Dove e a chi lasciare i bambini?
Bel tema, vero? Praticamene una spina nel fianco.
Da giugno a settembre sono un bel po’ di settimane e per coprirli tutti è un’impresa. Bisogna fare il “gioco degli incastri”: questa settimana qua, la prossima là, poi due settimane tutti insieme, poi una settimana solo con papà, poi una solo con la mamma…
Per non parlare dei costi. Ogni settimana al campo scuola è un piccolo salasso.
Ma chi non ha i nonni babysitter, chi non può portare i propri figli per (praticamente) tre mesi al mare o in montagna, ha poche alternative ai campus, alle colonie e al gioco degli incastri.
E non dimentichiamoci dei compiti dell’estate. E’ meglio farli tutti subito dopo la fine della scuola, poco per volta o verso la fine delle vacanze?
Di tutto questo ha parlato anche Tata Lucia a Mattino5, dispensando buoni consigli. Ecco cosa dice Lucia Rizzi: Continua a leggere
Favole e cartoni animati: perchè raccontano storie truci con malattie, abbandoni, etc?
Perchè nelle favole e anche nei cartoni animati che tanto piacciono ai bambini, le storie (anche quelle più famose come Biancaneve, Cenerentola, La Sirenetta, Bambi, Peter Pan, solo per citarne alcune) sono sempre accompagnate da fatti truci, come la morte della mamma, o quella del papà, l’abbandono, etc?
C’è davvero uno studio fatto da team di psicologi? E queste storie aiutano i bambini o li spaventano?
Insomma possiamo continuare a raccontargliele senza timore o sarebbe meglio inventarne di nostre e magari più soft?
A me, personalmente, ha sempre colpito Hansel e Gretel, lo trovo un concentrato di sfighe e di crimini non da poco: dalla morte della mamma, all’arrivo della matrigna cattiva, all’abbandono da parte del padre buono ma debole, al sequestro di persona, all’omicidio, al furto con scasso, e chi più ne ha più ne metta.
Oggi la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli affronta questo tema e ci svela cosa si nasconde dietro queste favole. Continua a leggere
La storia di “Sfolli”, tra sterilità, Fivet e maternità. L’intervista
L’intervista che ha fatto per noi oggi Rossella Martinelli è così bella che non vi rubo altro spazio e tempo. A voi:
“Mia mamma mi ha insegnato che ci sono due cose che non vanno mai chieste: “Quanti anni hai?” e “quanto guadagni?”.
A mia figlia spiegherò che c’è una terza cosa che non si deve domandare: “A quando un bambino?”. Perché quel punto di domanda, spesso, rischia di trasformarsi in una sciabola che trafigge il costato – anzi, l’utero – di chi dovrebbe rispondere. Perché dietro a quel banale interrogativo buttato lì per fare due chiacchiere da corridoio ci possono essere anni di dolore, di tentativi andati a vuoto, di speranze che naufragano ogni 28 giorni e che ti trascinano giù, in fondo, nel labirinto della disperazione. Storie di cicogne che vorresti spennare vive e far divorare da un avvoltoio così, giusto perché capiscano quale è il logorio che tu hai dentro dopo lunghe e vane ricerche. Storie di tube chiuse, di insufficienza ovarica, di endometriosi o cicli anovulatori, tanto per citarne alcune. Referti che sembrano condanne definitive: come nel caso di Giulia, 36 anni, bergamasca, sposata da sei anni con Keith e insieme a lui da 14, tra Nottingham e un paesello ai piedi delle Prealpi Orobie. Un’unione felice, non fosse per due piccoli particolari: una doppia diagnosi di sterilità, maschile e femminile. Eppure oggi Giulia è la felice mamma di Gaia, 2 anni e 3 mesi e di un altro bimbo che nascerà a fine ottobre. Continua a leggere
Buona festa delle mamme a tutte!
Io: “Luca, che sorpresa mi farai domenica, per la festa della mamma?”
Luca: “Ma tu lo sai che fra poco è la tua festa?”
Io: “Certo, ti ho appena chiesto cosa mi stai preparando”
Luca: “Ma quanti anni compi?”
Io: “No, non funziona così. La festa della mamma è una cosa, il compleanno è un’altra cosa”.
Luca: “E allora, perché fai la festa?”
Io: “Non faccio io la festa, ma è la festa della mamma”. Continua a leggere
Cosa ci svela la firma dell’adolescente
Oggi parliamo di firme, di Io e di personalità, ma non degli adulti e neanche dei bambini, ma degli adolescenti.
Si può interpretare la firma di un ragazzo?
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino: Continua a leggere
Tanti auguri a Fede e a Cristian!
Tv, cartoni e bambini: come ci dobbiamo regolare? I consigli della psicologa
“Mamma, mi fai vedere i cartoni? Poco, poco. Ti pregooooo”.
Quante volte i vostri figli vi hanno fatto questa domanda? I miei praticamente sempre, ogni giorno.
Appena mi distraggo, trac, accendono la tv.
“Spegnete! Chi vi ha dato il permesso?”, li rimprovero.
E così andiamo avanti tra “mamma voglio vedere la tv” e “spegnete per favore”.
La sera, però, prima di cena, gli concedo dei cartoni.
E devo ammettere che ci sono dei cartoni che sono educativi. Ogni tanto sento pronunciare parole strane, che noi non utilizziamo molto a casa. E quando chiedo: dove avete sentito questa parola? Loro mi rispondono: “Nei cartoni”.
Ma io cerco sempre di limitare al massimo i tempi di permanenza davanti al piccolo schermo. Ma qual è il tempo giusto da trascorrere davanti alla tv?
Ce lo spiega la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere
Un ponte, una boccata d’ossigeno!
Commentavo con mio marito: “Ancora non ho trovato una regione italiana in cui non abbia visto dei posti bellissimi, scorci incantevoli e assaporato una cucina da gourmet. Ovunque, da Nord a Sud, isole comprese, in Italia si mangia bene e gli occhi e l’anima si rifocillano. E’ proprio vero, siamo nel Belpaese!”
L’allergia mi stava togliendo le forze e il respiro. Giovedì 1 maggio a mezzogiorno ero in camera da letto con il magone e l’umore sotto i piedi.
E’ entrato mio marito.
“Ehi, che cos’è quella faccia?”
Io: “Beh, avevo tante aspettative per questo ponte… e invece!”
Lui: “Aspettative di che tipo?”
Io” Volevo respirare per qualche giorno. Non ne posso più di questa allergia, nel naso tappato, degli occhi lacrimanti e delle notti insonne. Sto malissimo e volevo andare al mare”
Lui: “E che cosa ce lo impedisce?” Continua a leggere