Tg, attacchi terroristici e bambini

Non so se facciamo bene o se sbagliamo, ma da quando sono nati i nostri figli, noi non accendiamo più la televisione quando siamo a tavola e soprattutto non guardiamo i telegiornali in presenza dei bambini.

Ormai i Tg sono diventati un bollettino di guerra. Ogni giorno ci sono notizie terribili con immagini che, a mio avviso, sono troppo violente per quegli occhi ancora innocenti.

Omicidi, sparatorie, stragi, incidenti, naufragi, guerre, attentanti.
E tante volte, spesse volte, tra le vittime ci sono bambini come loro.

Corpi straziati, martoriati, coperti da un telo.

Ma è giusto fargli vedere quelle immagini?
E’ giusto fargli capire fin da subito che il mondo in cui viviamo non è proprio quello dove regna la pace e l’amore? Ma dove a fare notizia sono più le “bad news”?

Finora ho sempre cercato di proteggerli, di fargli vedere il lato bello, il lato buono della vita.

Ma in questi ultimi mesi le cose stanno cambiando. Marco sta crescendo.
E se le cose non gliele raccontiamo noi, comunque viene a saperle dalla scuola. Continua a leggere



Due giorni alla festa del papà!

dad play with son outdoor at park

Stamattina pensavo alla festa del papà.
Quest’anno cade proprio di sabato. Che bella occasione per trascorrere una giornata intera insieme ai propri figli e festeggiare!

Luca ha già portato il suo regalino a casa. Quest’anno è veramente carino ed originale.
A dirla tutta,  ho avuto la forte tentazione di pubblicare la foto.
Ma è la prima volta in vita sua che sta riuscendo a mantenere un segreto. E non voglio rovinargli proprio io l’opera! Se mio marito dovesse per caso leggere il blog e vedere la foto, Luca ci rimarrebbe proprio male!
Vi mostrerò la foto lunedì, a festa conclusa!

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Tic: quando preoccuparsi veramente

bimba_unghie
Ci sono i bambini che si mangiano le unghie, quelli che strizzano gli occhi, quelli che digrignano i denti, quelli che strizzano il naso, quelli che fanno i movimenti strani con il collo…

Sono tic? Ma soprattutto passano da soli? E quando invece è il caso di preoccuparsi veramente?

La psicologa amica Francesca Santarelli risponde a queste domande.

Ecco cosa ci consiglia:

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Il suo sport preferito? Bruciare le tappe!

Sarà che è il secondogenito e quindi ha come punto di riferimento il fratello maggiore. Sarà che cresce tanto e la sua stazza è decisamente sopra la media e quindi si sente più grande, ma una cosa è certa: a Luca piace bruciare le tappe e crescere in fretta.

“Quando io avrò sei anni, tu quanti anni avrai?”, ha chiesto ieri sera al fratello.
E Marco: “Avrò ancora 8 anni”
Allora Luca, prima ci ha pensato un po’ e poi ha aggiunto: “E quando ne avrò 7?”
Marco: “Ne avrò nove, ma poi ne compirò 10 a luglio”
Luca: “E non puoi aspettare?”
Marco: “Aspettare cosa?”
Luca: “Tu mi aspetti, io ti raggiungo, così poi andiamo avanti insieme…”
L’idea di essere il secondo non gli va proprio giù! 🙂 Continua a leggere



Il bambino interiore, quando è frutto di una infanzia rubata

Why he always ignoring me? Busy young man working on laptop and talking on the mobile phone with his son sitting on foreground and looking upset

E’ più facile costruire bambini forti che riparare uomini distrutti. Questa è una frase di Frederick Douglass.

Ed è così che comincia un articolo bellissimo pubblicato sul blog Obiettivo Benessere e che vi voglio proporre.
Ognuno di noi si porta dietro l’IO BAMBINO.
L’Io che ci ha fatti crescere e che ci ha fatti diventare quello che siamo.
Ma ci sono alcuni adulti che lottano con il loro IO BAMBINO e sono quelli che hanno subito traumi o shock. Sono quelli che sono diventati adulti irrequieti, infelici e talvolta “disturbati”. Che si portano dentro ferite mai rimarginate.

Il tema del bambino interiore si rivolge proprio a coloro che sono stati bambini offesi, usati e poco rispettati, in lotta per sentirsi “adeguati” in mezzo agli altri.

“Ci vuole poco a far sentire inadeguato un bambino”.  Continua a leggere



Quando l’ansia dei neo genitori diventa ossessione

picture of happy mother with baby over white

 

Le neo-mamme ce le immaginiamo tutte così: felici, sorridenti e con il loro bebè a stretto contatto.
Ma a volte, purtroppo, la realtà si discosta dalla immaginazione e dai racconti delle altre neo-mamme.
I neo-genitori possono essere pervasi da un senso di inadeguatezza e di incertezza che li porta a vivere questo momento che dovrebbe essere “magico” con un carico d’ansia insostenibile.
E nei casi più gravi quest’ansia si trasforma in ossessione.
Allora che fare?
Di questo ci parla oggi la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci dice:

 

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