Ha realizzato il sogno di tutte le future mamme: ha partorito senza dolore e senza anestesie. Anche se il modo non è stato proprio dei migliori!
E’ successo ad una donna, Vittoria, che non ha avuto neppure il tempo di andare in ospedale. Non si è resa conto che il travaglio era in atto. Non aveva contrazioni. Pensava di avere solo mal di pancia. E invece nel bagno della sua casa ha partorito una splendida bambina, Gioia, con l’aiuto di suo marito. L’altro bimbo, di tre anni, dormiva in cameretta! Incredibile ma vero. Guarda il video.
Archivi categoria: Viva la mamma
Navigazione articolo
Camerette dei bimbi, ecco cosa evitare
Arredare la cameretta dei bambini sembra un’impresa facile, ma in realtà non lo è affatto. Le riviste specializzate a volte propongono soluzione molto belle, ma poco funzionali. Un esempio? Quello raffigurato nella foto. Bella vero? Ma in verità nasconde un sacco di rischi per la salute del bebè. Volete sapere quali? Ve li spiega tutti l’architetto Roberta Canestro nel suo blog. Vale la pena leggerlo!
Ecco il link: “Arredamento, cosa evitare”
Neo-mamme: 18 mesi per “tornare” donne
Ho sempre guardato con un certo senso di “invidia” quelle neo-mamme Vip che a due settimane appena dal parto tornano in tv e anziché la faccia stanca, i capelli arruffati e la vestaglia, sfoggiano un fisico mozzafiato e sono belle, in forma, senza occhiaie, curate e ben vestite, come se al posto di un figlio avessero fatto… una vacanza alle Maldive.
Io dopo due settimane dal parto ero ancora “pienotta” quasi come prima del parto, perennemente in pigiama, con la tetta sempre a disposizione del piccolo, le borse sotto gli occhi talmente grandi da poterci mettere la spesa di una intera settimana, perennemente assonnata… e non parliamo dei capelli. La doccia? Praticamente una conquista! E la ceretta? Cos’è la ceretta… tutta “nature”, come madre mi ha fatta!
E tutto questo non per due settimane ma per un periodo molto, molto più lungo.
Ma leggendo questa notizia mi sono rincuorata. Non sono io il caso raro, ma loro. Udite udite: a una neo-mamma servono 18 mesi prima di tornare a ‘sentirsi donna’. Continua a leggere
Genitori single: è giusto crescere un figlio da soli?
La separazione è già una scelta difficile, dolorosa e problematica. Se si hanno dei figli la cosa diventa ancora più complicata. Il genitore che decide di prendere il figlio in affido si assume una grande responsabilità. Non è semplice gestire la vita di un piccolo, la sua quotidianità, dalla scuola, allo sport, all’influenza, alle notti in bianco, ai capricci, eccetera, eccetera, senza un appoggio e un sostegno vicino.
Spesso questa incombenza spetta alle mamme che, anche per questo motivo, fanno molta più fatica a “rifarsi” una vita di coppia. Per non parlare poi dell’aspetto economico: il mantenimento a volte diventa un vero salasso.
Ecco l’esperienza di Samantha De Grenet (GUARDA IL VIDEO) che da sola sta allevando suo figlio Brando. E anche quella di un papà, Giucas Casella (GUARDA IL VIDEO), diventato “genitore per caso” 24 anni fa. Continua a leggere
Per le adozioni è stato un 2010 da record:
oltre 4mila bimbi hanno una nuova casa
Evviva! Il 2010 è stato l’anno con il maggior numero di adozioni realizzato dalle coppie italiane: ben 4.130 bambini stranieri hanno trovato una famiglia pronta ad offrire loro amore, coccole e perché no… tanti vizi!
Negli anni precedenti non era mai stata toccata la soglia dei 4mila. Nel 2009 era stata sfiorata con 3.964 autorizzazioni. Lo rende noto la commissione Adozioni Internazionali.
Dei 58 Paesi di provenienza al primo posto si conferma la Federazione Russa con 707 minori. Continua a leggere
Attenzione ai videogiochi in modalità 3D:
ai più piccoli potrebbero far male agli occhi
Innanzitutto “Buon 2011” a tutti. Spero che abbiate trascorso un bel Capodanno.
Comincio l’anno nuovo con un avviso a tutte le mamme e a tutti i papà che hanno regalato un videogioco in modalità 3D ai propri bambini.
La Nintendo, con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito dell’azienda,ha sconsigliato l’utilizzo di questi videogame ai bambini al di sotto dei sei anni di età.
Continua a leggere
E’ festa anche per loro: Babbo Natale dai bimbi di Rebibbia
Babbo Natale è arrivato anche dietro le sbarre del carcere di Rebibbia e ha portato doni, vestiti e dolci ai 18 bambini di età compresa tra i zero e i tre anni e che vivono all’interno del penitenziario insieme alle loro mamme.
Quando leggo queste notizie mi si stringe il cuore e ogni volta penso: “Ma è possibile che a pagare gli errori dei genitori siano sempre i figli?”. Continua a leggere
Tanti auguri di Buon Natale
Ci siamo, ormai mancano veramente poche ore, e poi sarà Natale.
E allora colgo l’occasione per fare i miei migliori auguri a tutte le mamme e a quelle che lo diventeranno, a tutti i papà, ma soprattutto a tutti i bambini.
Che questo sia per tutti voi un periodo di festa e di allegria. Un periodo in cui possiate trascorrere più tempo possibile con i vostri bimbi. Non fate mancare loro le vostre carezze e le vostre coccole.
Perchè è proprio il vostro tempo il regalo più prezioso per loro.
Tanti auguri
Generazione… mamme sole e bimbi senza papà
Una mamma su cinque non dà al figlio il cognome del padre. Sono donne che hanno in media 35 anni, un alto livello di studio e una carriera ben avviata.
Che dire… Questo sì che è un segno dei tempi che cambiano!
Della serie che arrivate ad una certa età si aziona una vocina nel cervello che sussurra costantemente: “l’orologio biologico non si ferma, sveglia, c’è ancora poco tempo e poi si può dire addio alla maternità!”.
E così con partner o senza tante donne decidono di buttarsi in questa nuova avventura, di soddisfare il loro desiderio e quindi di diventare MAMME (… ma anche papà!).
Succede a Milano, alla clinica Mangiagalli, ossia “la fabbrica dei bambini” del Nord Italia (dove solo quest’anno sono nati quasi 6.500 bambini, tra i quali anche il mio :o)). Continua a leggere
Una campagna choc per i botti di Capodanno: “Un attimo… può essere per sempre”
Lo ammetto, da sempre sono il mio terrore: i fuochi d’artificio “casalinghi” che si sparano nella notte di Capodanno. E’ vero che sono scenografici, belli da vedere, eccetera. Ma mi fanno paura. Personalmente ho acceso al massimo le “fontanelle” di Natale!
Eppure ogni anno la notte di San Silvestro si trasforma in una corsa al pronto soccorso per tantissimi bambini e non. Allora per sensibilizzare i più piccoli, ma anche i grandi, nel napoletano è partita una campagna di prevenzione per i fuochi pericolosi. “A Capodanno un attimo può… essere per sempre”. Testimonial è Nino (nome di fantasia), un ragazzino rimasto mutilato proprio per i botti. Continua a leggere