L’e.mail di Cri

Ogni giorno sulla casella di posta elettronica vivalamamma@mediaset.it arrivano tante email.
Io le leggo tutte e sempre con molta attenzione e quando  riesco rispondo.
Qualche giorno fa è arrivata questa e.mail da Cri. L’ha inviata a me, ma credo che fosse rivolta a tutti noi. Per questo (ovviamente con il suo permesso) ho deciso di pubblicarla.
Credo che offra tanti spunti di riflessione: Continua a leggere



L’adolescenza


L’adolescenza. Ancora è lontana, ma mi spaventa già. Tanto.
Qualche anno fa mio suocero mi regalò un libro. Ricordo solo il titolo: “Questa casa non è un albergo”.
Non avevo ancora Luca. Marco era poco più che un fagotto. Iniziai a leggerlo.
Storie di ragazzi in piena fase di ribellione, di rifiuto della società, della famiglia. Il loro mondo fatto solo di ideologie, di miti e falsi miti e di comportamenti esagerati, portati al limite.

Non arrivai alla fine.

Quel libro per me è come un’ombra. Impilato sotto una serie di libri più “leggeri” che mi piacerebbe leggere. Ma ogni tanto lo guardo e con terrore mi chiedo: “Riuscirò ad affrontare quella che per un genitore è la prova più difficile?” Continua a leggere



Angela, la bimba rapita dalla giustizia


Una mia collega: “Maria, ti posso segnalare un servizio interessante che è andato in onda stamattina a MattinoCinque?”

Io: “Certo, dimmi”

E lei: “No, sarebbe inutile, tanto tu non metti mai queste notizie sul tuo blog”

Io: “Scusa?”

E lei: “Sì, il tuo blog è per famiglie felici, da pubblicità del Mulino Bianco”.

Io: “Vabbè, questa te la potevi evitare. Ma mi dici di cosa stai parlando?”

Lei: “E’ una storia che mi ha veramente turbata e colpita. Mi sono immedesimata in quella piccola che a 7 anni è stata strappata alla famiglia e portata via dai servizi sociali senza neppure avere la possibilità di salutare i suoi genitori, e in quella mamma che, come tutti i giorni, è andata alla fermata dell’autobus, ma  non ha trovato la sua bambina e non l’ha più vista né sentita per 11 anni”. Continua a leggere



Le coliche renali: un problema da grandi? No, ne soffrono molto anche i bambini

Domenica scorsa chiacchieravo con una mia amica.
Io: “Ehi, sei sparita questa settimana””.
Mi ha risposto: “Sai, sono stata poco bene, ho avuto una colica renale”
Io: “Urka, una colica renale? Dicono sia molto dolorosa”
Lei: “Ti ricordi il parto?”
Io: “Forte e chiaro”
Lei: “Ti ricordi che tra una contrazione e l’altra passavano dei minuti?”
Io: “Beh, menomale, servivano per riprendere le forze, altrimenti sarebbe stata la fine”
Lei interrompendomi: “Bene, con la colica renale non c’è tregua. E’ una contrazione unica, fitta, fortissima, lancinante. In pratica è come se avessi partorito il mio terzo figlio, solo che questa volta l’ho fatto nero e piccolissimo. In pratica un sassolino”.
Io: “Cavolo, speriamo che si tratti di una esperienza unica nella tua vita! Nel senso … speriamo che non ti venga mai più una cosa simile!”

E dentro di me pensavo: “Speriamo pure che non tocchi mai a me ;)”
Non mi è sfiorato neppure il pensiero che potesse venire anche ai bambini.
Ammetto l’ignoranza, pensavo che le coliche renali fossero problemi dei grandi, che non potessero riguardare anche i piccoli. E invece mi sbagliavo. La calcolosi renale colpisce 2 bambini su 100!
Ma, almeno per i piccoli pazienti c’è una bella notizia: all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è possibile polverizzare i calcoli renali dei piccoli con una “puntura” indolore. Continua a leggere



Bambina di 6 anni salva la mamma chiamando al telefono il 118

“Una bambina di 6 anni ha salvato la sua mamma chiamando il 118 e fornendo, al telefono, tutte le informazioni necessarie all’invio dell’ambulanza.
La donna, portata in ospedale in totale stato di incoscienza, si è ripresa. E’ accaduto in una villetta di Occhieppo inferiore, nel biellese. La piccola, nel vedere la mamma a terra che non rispondeva più alle sue domande, ha chiamato il 118 e all’infermiere, con grande calma e precisione, ha descritto quello che era avvenuto”.

Questa agenzia è stata battuta dall’Ansa poco fa.

Questa bambina ha la stessa età di mio figlio Marco.
Mi sono chiesta: “Se fosse successo a me il mio piccolo grande ometto avrebbe fatto la stessa cosa?” Continua a leggere



Una vita in prestito

La prima cosa che mi sono chiesta leggendo questo libro è: “Ma come ha fatto Carmela ad inventasi una storia del genere?”
La trama è bella, anche se a tratti complessa. Travolgente e appassionante con tanti colpi di scena che si susseguono a ritmo incessante.
La storia è quella di Giulia, una donna minuta e apparentemente insicura. La vita l’ha messa a dura prova tante volte. E anche la morte non le ha dato tregua.
Ma lei tutte le volte ha trovato la forza di rialzarsi e di affrontare di petto il suo destino.

Vi ho incuriosito abbastanza?
“Una vita in prestito” è il libro che ha scritto la nostra amica Carmela.
La casa editrice è Anam.
Dove lo potete trovare? Potete richiederlo alla vostra libreria o comprarlo anche su Internet.

Vi dico solo questo: il libro è avvincente. La prefazione anche toccante. Solo due paginette, ma con una meravigliosa dichiarazione di stima, di affetto e d’amore.
A fargliela, a sorpresa, il figlio.
Ognuna di noi si interroga e si chiede: “Avrò fatto, o sto facendo, la cosa giusta con i figli?”
Carmela  è tra le poche e fortunate mamme ad aver ricevuto la risposta direttamente da uno dei figli. E direi che si tratta di una promozione a pieni voti.
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I bambini italiani muoiono meno dei figli delle straniere

Oggi vi do un po’ di numeri.

L’Italia è sul podio dei paesi con il minor tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni che è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Usa. Ma i bambini che nascono nel nostro paese da donne straniere rischiano più degli altri di non farcela.
Il tasso di mortalità tra i bambini residenti italiani (2,9 per 1.000 nati vivi), infatti, è più basso di quello dei bimbi residenti stranieri (4,3).
Perché?

Questo divario percentuale è in parte spiegato dal minor ricorso all’aborto terapeutico (cioè dopo 90 giorni dal concepimento) fra le straniere (l’1,5% sul totale aborti) rispetto alle italiane (4%). Continua a leggere



Punti di vista

Stamattina

Io: “Marco, svegliati! Forza amore è già tardi”

Luca, che è mattiniero, si era alzato già da un pezzo insieme a me.

Marco ancora con gli occhi chiusi mi ha chiesto: “Mamma, che giorno è oggi?”

E io: “Venerdì”

Allora è scattato come un grillo sul letto (cosa assolutamente straordinaria visto che lui al mattino è lento come un bradipo ed impiega minuti solo per capire che deve alzarsi) ed ha esultato: “Uaho! è venerdì, che bello, che bello, oggi finalmente torna papà!”

E Luca: “Uffa, e quando torna?”

E io: “Stasera”

Marco: “Che bello, finalmente ci possiamo coccolare insieme sul lettone, non vedo l’ora. Mamma quante ore mancano a stasera?.

Allora Luca mi ha guardato quasi sconsolato e mi ha detto: “Allora mamma stanotte dormirai di nuovo con lui?” Continua a leggere



Buon 2014 a tutti!

Buon Anno Nuovo!

Natale è ormai alle spalle, Capodanno un bel ricordo.
Fra qualche giorno arriverà la Befana e con l’Epifania tutte le feste porterà via.
Le scuole riapriranno le porte e noi torneremo al solito tran tran quotidiano, ma un po’ più riposati (almeno di spera!).

Come sono andate le vostre vacanze? Che avete fatto di bello?

E Babbo Natale ha esaudito i desideri dei vostri bambini?