Ci pensa Babbo Natale!

babbo_natale_2Questa ve la devo proprio raccontare.

Ancora mi fa male la mascella per quanto ho riso.

Ieri sera sono tornata a casa e, come sempre, ho guardato nella cassetta della posta. Tra i vari volantini c’era anche un catalogo di giochi. Pagine e pagine di giocattoli, tutte idee regalo per il Natale.

Ho posato il catalogo sul tavolo della cucina e sono andata in camera.

Luca: “Uahoo! Marco che fico questo libro. Dai scegliamo tutto quello che ci piace!”

Marco, che intanto stava sfogliando le prime pagine, gli ha risposto: “No Luca, ma che schifo! Sono solo cose per femmine… Ma poi,… perché le bambine si fanno regalare l’asse da stiro, l’aspirapolvere, il ferro da stiro e il carrello delle pulizie? Che se ne fanno?”

Luca: “Boh!”

Dopo qualche secondo Marco ha richiamato l’attenzione del fratello: “Luca, guarda qua. Adesso sì che si ragiona! Queste sì che sono cose belle! Guarda… Fico questo drone!” Continua a leggere



A Zoom Torino è già Halloween!

 

Image 1 of 17


A ZOOM Torino è già Halloween!
Zucche di ogni dimensione, ragnatele, scheletri, ragni e streghette popolano il parco zoologico.
Ma ciò che lascia sempre a bocca aperta sono loro, gli animali che popolano questo bioparco.

Domenica scorsa siamo andati, per la seconda volta, in questo incantevole parco, dove la natura regna sovrana nel rispetto massimo degli inquilini che lo popolano. Continua a leggere



Ecco perché non aspetterò che i miei figli crescano per godermi la vita

Stamattina leggendo in Rete notizie su mamme, figli, pappe e pannolini, la mia attenzione è stata rapita da un titolo: “Perché non aspetterò che i miei figli crescano per godermi la vita”. E’ un post scritto dalla blogger Jennifer S. White e pubblicato su HuffPost Usa.

Il titolo, secondo me, è fantastico. “Perché non aspetterò che i miei figli crescano per godermi la vita”

Pensateci. Quanta verità in una manciata di parole!
Spesso quando arrivano i figli la nostra vita, o meglio quella che era prima del loro arrivo, si mette in modalità stand by.

Tutto viene ritarato mettendo questi piccoli esserini al centro del nostro universo.

La vita dei neo-genitori si azzera in attesa di…
In attesa che i figli crescano, che i figli abbiano meno necessità, meno bisogno dei genitori.
Quante volte ci è capitato di dire: “Quando i bambini diventeranno grandi… tornerò a fare questo, piuttosto che quello”

A me migliaia di volte. Fosse solo per una questione di tempo da dedicare a me stessa che mi manca.

Ma quando i figli non hanno più bisogno dei genitori?

Continua a leggere



Quattro giorni per trovare una nuova tata!

babysitter_
Senza nonni, senza un supporto, la vita delle mamme lavoratrici è come un ingranaggio ad incastro.  Basta anche un sassolino per mandare in tilt il sistema.

I nervi saltano, gli equilibri vacillano. E tutto quello che fino al secondo prima sembrava di roccia solida ad un tratto diventa di sabbia e si sgretola fra le mani.

Piccoli problemi, sciocchezzuole per la maggior parte della gente. Ma quando si vive in uno stato di tensione continua, anche i sassolini pesano come macigni sulle spalle.

Tutto questo preambolo per dirvi che fra quattro giorni esatti sarò nuovamente senza la babysitter. E non so dove andare a sbattere la testa. Ancora non ho trovato lo spigolo adatto!

Ieri sera sono arrivata a casa come sempre di corsa, trafelata. Poso la giacca e la borsa, saluto i miei monelli e ringrazio la babysitter congedandola.

Ma lei mi dice: “Ti devo parlare un secondo”.
Io: “Dimmi…”
E lei: “Da lunedì prossimo non posso più prendere i tuoi figli”
Io: “Come da lunedì prossimo. E io come faccio?”
Lei: “Beh! hai quasi una settimana per cercarne un’altra!”

Avevo già la lacrima sulla rampa di lancio. Tra me e me pensavo: “Una settimana! Che trovo in una settimana… Come farò da lunedì prossimo?” Continua a leggere



Settembre, che incubo!

settembre“Basta pensare positivo e cercare la soluzione più semplice e meno faticosa per tutti”.

Questa frase, ormai, me la ripeto tutti i giorni come un mantra…

Funziona quasi sempre. Ogni tanto, però,  ve lo confesso, vengo sopraffatta dallo sconforto… e mi chiedo: perché da agosto non si passa direttamente a ottobre?

Sì, mi piacerebbe saltare settembre.

Già tornare dalle ferie, riprendere il lavoro, la casa e tutto il resto, non è semplice.
Se poi a tutto questo bisogna aggiungere il fatidico quesito: “Dove porto i bambini?”, la situazione si complica. E non poco.

Settembre per me è come la pentolaccia della strega maligna: ogni problema è un ingrediente della pozione magica. Se tutto fila liscio… ottobre arriverà in un lampo. Ma se tutti gli ingredienti non si amalgamano perfettamente, l’intruglio esplode… Continua a leggere



Che sport far fare ai bambini?

sport_babyPasseggiavamo sul bagnasciuga questa estate.
Eravamo nel profondo Sud della Puglia, dove i due mari si incrociano. Sole, mare, ombrelloni,…
Luca era mano nella mano con la zia che ad un certo punto gli ha chiesto: “Luca, che cosa vuoi fare da grande?”
E lui, con un fare serio e uno sguardo pensieroso le ha risposto: “Mmha! Come faccio a saperlo? Ancora non ho deciso che sport voglio fare questo inverno! Tu che mi consigli?”

Effettivamente la domanda era un po’ troppo… a lungo termine mentre lui era più concentrato sul breve-medio termine.
Hanno continuato la passeggiata parlando di sport e delle possibili scelte da fare. Sempre con fare molto serio.
Era meraviglioso vederli. Continua a leggere



Una mamma… in ferie!

Strada delle 52 gallerie

Image 1 of 8

Lo so che questo blog si chiama Viva la Mamma e quanto sto per dirvi potrebbe scandalizzare alcune di voi, ma senza vergogna e con molta soddisfazione vi confesso che mi sto allegramente e pienamente godendo le mie due settimane di ferie dai figli!

Mio fratello ha voluto farci un gran bel regalo: ha deciso di portare Marco e Luca in vacanza insieme alla sua famiglia. La meta è di tutto rispetto: Puglia, in campagna dai miei genitori.

La mattina, praticamente all’alba, vanno al mare e poi al pomeriggio fanno le passeggiate in bicicletta, giocano, escono, si rilassano.

Loro si stanno divertendo da matti, tanto che a volte non hanno neppure il tempo di parlare al telefono con noi. E io… sto riscoprendo la gioia di trascorrere un po’ di tempo con mio marito. Stiamo facendo tutte le cose che con i bambini è difficile fare e che a noi piacciono un sacco.

Non correte con la fantasia! 😉 Continua a leggere



Le stampelle

stampelleE’ troppo presto per cominciare a fare bilanci.

E’ troppo presto per dire se per i miei figli sono una brava o una cattiva madre.

Certo, come tutte voi, sin da quando sono stati concepiti, li ho amati con tutta me stessa.
Ma questo non basta, non è sufficiente per superare l’esame.

A volte è proprio in virtù di quella parola, “amore”, che si compiono gli errori più grandi. E noi mamme, proprio accecate da quel sentimento sconfinato, non ce ne accorgiamo.

Nei giorni scorsi ho parlato con una psicologa. Le ho parlato dei miei dubbi, delle mie perplessità e delle mie reazioni, magari esagerate con Marco, quando mi accorgo che non ‘ingrana’.
Le urlate a rischio timpano di quando lo sprono a fare le cose più velocemente, rispettando non i suoi tempi, ma quelli di questa società che corre, corre, corre.
“Sbrigati a mangiare. Sbrigati a vestirti. Sbrigati a fare i compiti…”… Come un mantra, o forse come un martello pneumatico, tutte le mattine, tutti i giorni, sono lì a dire le stesse cose.

E invece lui continua con lo stesso andazzo, con il suo ritmo, che a me sembra quello di un bradipo, soprattutto quando sono in ritardo per andare al lavoro.

E lei, la psicologa, mi ha risposto con un esempio.

Mi ha detto: “Immagina di essere in metropolitana. Immagina una corsa piuttosto affollata.  Ad un certo punto ti senti spingere, qualcuno si appoggia a te. Qual è la tua reazione?” Continua a leggere



Mi fai le strisce?

strisceIeri pomeriggio ho portato Marco e Luca dal parrucchiere.

“Per favore, questa volta i capelli tagliali corti corti perché fa caldo e sudano molto”, mi sono raccomandata.

A quel punto Luca, che era già pronto sulla poltrona l’ha guardato e gli ha chiesto: “Mi fai le strisce?”

“Cosa vuoi?”, ha chiesto il parrucchiere.

“Cosa vuoi?” gli ho chiesto io sbalordita e sorpresa

E Luca, con fare deciso: “Te l’ho detto, le strisce. Proprio qua”, ha indicato portandosi le mani proprio sopra le orecchie.

“Tu guardi troppe partite di calcio. I calciatori sono estrosi, esibizionisti. Per questo si fanno quelle cose ai capelli!”, ha ribattuto Cosimo, guardandomi e strizzando l’occhio

“Calciatori? No, le strisce ce l’ha il mio compagno di classe, il mio amico del cuore” ha detto Luca, convinto di tornare a casa con la stessa “acconciatura” Continua a leggere



Quello che i figli non dicono…

tappeto2Qualche giorno fa ho letto questo avviso sul diario di Marco: “Giorno 27 maggio alle ore 17:00 tutti i genitori sono invitati a scuola per ammirare i lavori del progetto di arte realizzati durante l’anno”.

La mia prima reazione (ammetto profondamente egoistica) è stata: “Cavolo, alle cinque del pomeriggio… uff. Altro permesso. Potevano almeno organizzarlo per le sei! Ma gli altri genitori non lavorano?…”

Presa dai mille doveri, dai mille impegni, l’avviso così come l’ho letto, l’ho dimenticato.

Ultimamente, lo ammetto, sto perdendo colpi e sto perdendo anche pezzi…
Sarà l’età che avanza, sarà la memoria che mi abbandona… Ma il risultato è mestamente sconsolante.

Per fortuna ieri, sul diario, avevano scritto un secondo avviso: “L’uscita degli alunni è regolare, alle 16.30. Poi alle 17:00 i genitori e i bambini potranno entrare”

“Caspita! E’ vero, l’appuntamento a scuola!…”
Allora ho chiamato la tata avvisandola. E una volta arrivata in ufficio ho chiesto al mio responsabile il permesso di uscire prima.

Ma come puntualmente accade ogni volta, ci sono stati piccoli imprevisti, piccoli ritardi, piccole sviste e così alle cinque ero ancora seduta esattamente qui, da dove adesso vi sto scrivendo.

Alle 5 e 10 ancora qui. Alle 5 e un quarto sempre qui. Alle cinque e venti ho spento il pc in maniera brutale, senza neanche chiudere le applicazioni aperte e sono scappata. Ascensore più lento di una lumaca. Ho preso l’auto. Via di corsa.
E invece no. Un vecchietto davanti andava a 20 all’ora con la sua Panda su una strada piena di curve, impossibile sorpassare. ARGHHHHHH….
Sono arrivata a scuola alle cinque e mezza passate. Per fortuna lavoro a due passi da casa… Continua a leggere