Una magia… e il torcicollo va via!

“Mamma, cosa è il torcicollo?”
“E’ quando ti fa male tanto tutto il collo e la spalla e non riesci neppure a girare la testa. Non riesci a fare niente!”.
“E perché hai comprato il torcicollo?”
“No amore non l’ho comprato. Mi è venuto. Come quando ti schiacci un dito e poi ti fa male!”
“Mamma allora metti il collo sotto l’acqua fredda”
“No amore, l’acqua fredda fa male”.
“E allora perché mi metti la mano sotto l’acqua fredda quando mi schiaccio il dito?”.

Oddio… e ora che gli rispondo? Silenzio… Continua a leggere



Alla ricerca della felicità…

L’altro giorno ho “beccato” il nano grande con le mani nel sacco!
Non lo vedevo in giro, non c’erano giochi che volavano e neppure pezzi di casa in via di demolizione. C’era uno strano silenzio al quale non sono più abituata. Mah….
Sono andata a cercarlo, volevo vedere cosa stesse facendo.
In genere quando non fa rumori… combina guai.
E ho scoperto che il birba era assorto in ben altri pensieri, con un sorriso appena accennato sul volto stava viaggiando per altri mondi. Insomma era alla “ricerca della felicità”!
Proprio così! Aveva il suo bel “pisellino” tra le mani e ci giocherellava allegramente. Continua a leggere



La nostra festa

“Marco, oggi è la nostra festa”.

“Mamma è il tuo compleanno?”

“No, amore.”

“Ma non è neppure il mio!”

“No amore.”

“E allora che festa è?”

“E’ la festa degli innamorati. E io sono innamorata di te.”

“Anche io di te!”

Uahoo! Questa sì che è la risposta che ogni mamma vorrebbe ricevere dal proprio marmocchio. Sono quelle frasi che ti mandano in paradiso! Continua a leggere



Il mondo ora è davvero sotto i suoi piedi!

Ormai nulla lo può fermare! Si salvi chi può! Distruzione totale in agguato! Luca ha imparato a gattonare.
Alla “veneranda” età di nove mesi il mondo ora è sotto ai suoi piedi… Urrà! O sotto le sue zampe? Mbo!
Ancora è un filo lento, a volte scoordinato e a volte impacciato. Ma è troppo ridicolo da vedere.
Si comporta come un gattino: punta qualcosa, lo studia, scruta le distanze, valuta, aspetta, si concentra e poi… zac, parte! A volte inciampa, a volte sbaglia movimento e si ritrova sdraiato, ma non molla. E’ tenace. Si rialza, si ricompone e riparte. E alla fine arriva!
Traguardo raggiunto, obiettivo preso. Per Maria… la fine! Continua a leggere



La mia serata quasi free e quasi “Sex and the City”

Ieri sera un miracolo: alle nove e mezza dormivano tutti e due i nani! Nonostante fossi febbricitante e piuttosto malconcia non ho saputo resistere al richiamo della “serata libera” e così mi sono alzata dal letto e mi sono piazzata con il mio bellissimo e pesantissimo plaid sul divano. Telecomando in mano e via a strapazzarmi di tv.
Ero quasi inebriata. Quanto mi mancano le serate free! E non l’avrei mai detto, ma a volte mi mancano anche quelle noiosissime giornate trascorse a fare zapping da un canale all’altro! Continua a leggere



L’oggetto dei desideri

L’ho fatto. Ho comprato l’o-ro-lo-gio di Ben10.
Una patacca verde che al posto del quadrante ha una luce a intermittenza. Una “figata”, direi. E per portare a casa questo oggetto dei desideri … ho speso più di 30 euro.
Una pazzia, un follia. Ma come si può? Me lo sono chiesta pure io e tante volte.
Ma immaginate: il nano grande a casa tutto “varicelloso”. Giaceva in uno stato catatonico da giorni. Febbrone da cavallo, occhi di pesce lesso, e non reagiva agli stimoli. Non voleva giocare, non voleva fare nulla. Si alzava dal letto, si soffiava il naso e tornava giù.
A vederlo così, mammamia mi piangeva il cuore. Avrei fatto qualsiasi cosa per tirarlo un po’ su. Continua a leggere



La casa immaginaria… ad “Agnese”

Beata innocenza e beata fantasia!
Adoro quella faccia da furbetto ma nello stesso tempo dolce. Quegli occhi vispi che dicono già tutto senza bisogno di proferir parola.
Ma la cosa che mi fa impazzire è quella fervida immaginazione che fa sembrare tutto così reale…
Ogni tanto vengono i dubbi anche a me: sarà vero? Sembra così convinto di quello che dice.

E così che è iniziata la storia della casa di Agnese:

“Mamma questo termosifone l’ho portato io qui, da casa mia”.
“Da casa tua? E tu non abiti qua?”
“No mamma, io abito ad Agnese”.

Mmmh, mi avevano parlato di coperte di Linus, di amici immaginari, ma non case.
No, di case proprio no!
Comunque tutta questa voglia di indipendenza già a tre anni proprio non la capisco.
E poi… questa parola “Agnese” dove l’ha sentita? Chi lo sa!

“E raccontami Marco, dove si trova Agnese?” Continua a leggere



Macchè influenza… è varicella!

Pensavo fosse influenza e invece ieri pomeriggio sono comparse le prime bolle. In serata si erano già moltiplicate. E stamattina il povero Marco sembrava “La Pimpa”.
Altro che scampata. La varicella è contagiosissima, non lascia via di fuga.
La pediatra, contrariamente a quanto consigliato da Italo Farnetani, (pediatra e docente a contratto dell’Università di Milano-Bicocca), mi ha detto di evitare i bagni al bambino almeno per i primi giorni. E di tamponare le vescicole pruriginose con dell’acqua e bicarbonato. In questo modo le bolle si seccheranno prima.
Mi ha poi consigliato dell’antistaminico in gocce per alleviare il prurito e dell’antipiretico per la febbre alta. Infine del talco alla calendula. Mentre mi ha detto di evitare quello mentolato.

Ora però ho il terrore che il prossimo a trasformarsi in Pimpa sia Luca. Povero, ha solo nove mesi. E’ troppo piccolo! Continua a leggere



Ahi, ahi, ahi, anche noi colpiti dall’influenza!

La settimana scorsa avevo letto la notizia: “L’influenza ha raggiunto il suo picco massimo, sei bambini su 10 sono a letto“. Mammamia… un disastro!
Ed effettivamente tra varicella ed influenza alla scuola materna di Marco c’erano veramente pochi bimbi.
Ma egoisticamente, mi sono detta: “Beh, quest’anno miracolosamente l’abbiamo scampata!”. Continua a leggere



La storia della “mela magica”

Cosa non si fa per i figli!
Ogni volta, per convincerli a fare qualcosa che proprio non vogliono fare, bisogna inventarsene una. Anche due!
Con Marco siamo alla frutta… Nel senso che lui proprio non vuole mangiarne. Di nessun tipo, di nessun genere. Si rifiuta. E così per invogliarlo ad assaggiare almeno la mela… ci siamo inventati la storia della “mela magica”. Continua a leggere