Su tutte le riviste che parlano di bambini (e vi assicuro che in quest’ultimo anno ne ho fatto una scorpacciata considerevole, al limite con l’indigestione ;)) ogni volta che si affronta l’argomento schiaffo o sculacciata la posizione degli esperti è la stessa: un NO categorico.
Le sculacciate non servono e sono solo diseducative. Bisogna invece parlare, dare poche regole, certe e chiare e soprattutto dare il buon esempio!
Ok, siamo d’accordo su tutto.
Ma se scappa uno scappellotto è poi così drammatico? E’ la fine del mondo?
Ovviamente no! Ma una cosa deve essere chiara: lo schiaffo serve solo se è “eccezionale”.
Uno scappellotto ha un valore solo a queste condizioni:
1) Il bambino riesce a metterlo in relazione al suo comportamento
2) Serve per dare uno stop chiaro e finisce lì
3) E’ un evento raro: chi ha ricevuto un solo schiaffo dai genitori o dal papà lo ricorda per tutta la vita. E’ proprio la sua eccezionalità a far capire al bambino che ha passato la misura.
E’ tutto scritto nero su bianco su Figli Felici.
Ma perché arriviamo ad alzare le mani?
Perché i bambini sono disobbedienti, direte voi.
Sicuramente.
Ma anche perché noi genitori siamo “impotenti”. Ciò che veramente ci brucia è sentirci completamente sguarniti, privi di autorità. E lo schiaffo spesso fa più male a noi, che a loro…
La sculacciata, infatti, è la spia che segnala il fallimento di un metodo educativo debole e incoerente e che ci fa perdere giorno dopo giorno terreno e autorevolezza di fronte a loro.
Un genitore che si sente sicuro del suo ruolo ottiene più rispetto e obbedienza.
Vi siete mai chiesti perchè, in genere, le mamme urlano tanto senza ottenere grandi successi, mentre al papà basta uno sguardo minaccioso per rimettere in riga i figli?
Perchè simbolicamente la figura paterna rappresenta la Legge e uno schiaffo mollato dal papà fa più male perchè è più umiliante.
Le mamme invece parlano, parlano, alzano sempre di più il tono della voce e urlano in continuazione. Ma il bambino a forza di sentire le urla si abitua, finisce con l’assuefarsi. Tollerato il fastidio, sa che può continuare a fare ciò che vuole…
E se dovesse scappare lo schiaffo? Meglio di no. Meglio cambiare tattica. Ma se proprio proprio dovesse, ricordatevi: mai in testa, mai in faccia e mai davanti agli altri. Li umilierebbe troppo. (E mai a Stoccolma aggiungerei ;))