Mamme-bambine, un fenomeno in costante aumento

Santarelli2014

Venerdì scorso la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli, è stata ospite di Federica Panicucci a Mattino5. Si parlava di un argomento di cui si discute poco, ma che in realtà è molto diffusa: le mamme-bambine.

In collegamento una ragazza di 17 anni, mamma già di tre bambini. Una mamma tenerissima, affettuosissima con i suoi pargoletti. Ma che in piena adolescenza sta vivendo una vita da adulta.

Cosa ha provato quando ha saputo di essere incinta? Paura, tanta paura.
Paura per quello che le stava accadendo. Paura per quello che ne sarebbe stato di lei. Paura per la reazione dei genitori. Paura per aver profondamente deluso chi credeva in lei.

Sentimenti comprensibilissimi. Avevo paura io a 34 anni…

Ma come è possibile che ci siano ancora tante mamme-bambine anche in Italia? E come affrontare questa situazione?

Ecco cosa dice in merito la dottoressa Santarelli: 

“Quando Federica mi ha chiamato per la puntata di venerdì, non ero minimamente a conoscenza dei dati statistici che riguardavano il fenomeno delle baby mamme (pur conoscendo la situazione nella pratica clinica) e non vi nego che sono rimasta senza parole!

Incredibile vero? Oggi, siamo tanto all’avanguardia su molte cose, ma ci ritroviamo in una società in cui ragazzini/e di 14 anni diventano già genitori! E il numero dei casi è in costante aumento, con una notevole diminuzione dell’età non solo dei primi rapporti sessuali, ma stiamo parlando anche di una prima gravidanza!

Chi sono le baby mamme dunque?

Di solito solo a loro volta delle figlie di baby mamme, con alle spalle nuclei familiari in cui spesso la figura del padre è stata assente. Sono spesso ragazzine che non si costruiscono un progetto di vita per il loro futuro e identificano nella gravidanza la realizzazione di se stesse e della loro vita, non pensando che la loro identità ancora non è matura e stabile per affrontare il mondo della maternità.

Spesso queste ragazzine si ritrovano poi sole, in quanto il fidanzatino/padre del bambino, raramente si prende le sue responsabilità o si sente di essere presente nella vita non solo del bebè, ma anche in quella della neo mamma ed ecco che è inevitabile che quest’ultime, si affidino totalmente alla propria famiglia di origine. Il rischio è che poi la propria madre prenda un po’ il posto delle giovanissime mamme e tende a sostituirsi a loro. Questo accade già molto spesso quando si fanno i figli da adulte, figuriamoci se a diventare mamma è una figlia minorenne (nei casi peggiori non ancora adolescente!!).

Ecco che allora il bambino in questione potrebbe ritrovarsi ad avere una mamma/sorella e una mamma/nonna, mentre è importante che ci sia un’unica figura di riferimento materna per favorire il legame unico di attaccamento madre/bambino.

Naturalmente chi corre più rischi è sempre la ragazzina, che avrà non solo più dolore al momento del parto, ma correrà anche maggiori rischi di depressione post partum o problematiche di ansia e panico. Per non parlare del fatto che dovrà rinunciare a tutta una serie di esperienze che competono all’età che vive, accompagnata da un profondo senso di solitudine e non condivisione con le coetanee (aspetti fondamentali a questa età!). Affettivamente si trovano spesso sole e quindi, anche per il loro futuro sentimentale, non sarà sempre facile avere un figlio “alle spalle”. Pensiamo infine alla situazione lavorativa: assumere una ragazza madre cosi giovane non è mai cosi facile!

Insomma, i rischi purtroppo sono parecchi….ma non sempre ci si pensa con consapevolezza e lucidità!

Quando mi capita di parlare con adolescenti che vivono queste situazioni, molte di loro mi raccontano serenamente che sono felici e non
le manca niente della vita che facevano prima, ma è facile, dopo un po’ di lavoro insieme e una volta abbattuti i meccanismi di difesa, che poi emerga un profondo senso di solitudine e di tristezza, accompagnata spesso da rabbia, sensi di colpa e risentimento.

Questo certo non vuol dire non essere profondamente innamorate del proprio cucciolo, ma una mamma cosi giovane, prima o poi dovrà fare i conti anche con l’altra faccia della medaglia…

L’adolescenza e la maternità sono i due eventi nella vita evolutiva di una persona di più grande stravolgimento e instabilità psicologica ed emotiva. Quando accadono contemporaneamente è facile che la mente di una donna vada in cortocircuito!

Come prevenire tutto questo? Sicuramente bisognerebbe iniziare da una corretta educazione sessuale nelle scuole e all’interno delle famiglie, ma sempre ponendo dei limiti e dei confini ben chiari. Sia rendere l’argomento sesso un tabu tra genitori e figli, sia all’opposto parlare con loro come se fossero nostri amici adulti è sbagliato, perché deve sempre rimanere un ruolo ben definito con loro (i genitori devono fare i genitori!). Ecco perché contesto anche quell’eccessiva libertà che oggigiorno ogni tanto sento nelle famiglie con ragazzi adolescenti, in cui gli stessi genitori concedono la casa libera ai figli per passare del tempo con il fidanzatino! Certi no, vanno sempre dati, perché sono quei confini che ai figli servono per crescere e proteggersi.

Oltre alla sessualità però, deve esserci anche una sana educazione alla contraccezione e soprattutto all’affettività, ai sentimenti, al rispetto del proprio corpo, di se stessi e della propria vita.

So bene quanto faccia riflettere questa tematica e, sotto certi punti di vista, fa spaventare, ma sono sicura che ognuno di noi, nel proprio piccolo, potrebbe fare qualcosa per prevenire tutto questo.

Si tratta di proteggere e tutelare non solo le giovani mamme, ma anche il cucciolo che darà alla vita….perché spesso, nella maternità….non basta solo l’amore!”

Questo è il video di Mattino5:

 

 

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com