La scuola è finita ormai da qualche settimana. I bambini probabilmente sono già alle prese con campus estivi, GREST, centri ricreativi. I più fortunati, magari, hanno già fatto dei giorni di vacanza con mamma e papà al mare, in montagna..
Ma quanti di voi hanno a disposizione i nonni e non “approfittano” della loro disponibilità?
E quanti di voi si sentono tranquilli a mandare i propri figli in vacanza solo con i nonni?
Di questo argomento parliamo oggi con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Ecco cosa ci dice in merito:“Alcuni genitori, quelli abituati a farsi aiutare dai nonni durante tutto l’anno, probabilmente mandano i figli in vacanza con loro senza problemi, in genere sono quelli che vivono questo momento naturalmente. Altri potrebbero avere qualche timore all’idea di separarsi dai figli per diversi giorni o preoccuparsi all’idea che i nonni possano scombussolare i ritmi e le abitudini educative che mamma e papà hanno impostato nel tempo.
Spesso la vacanza con i nonni rappresenta per i bambini un’occasione per sperimentarsi e fare una piccola occasione di autonomia: naturalmente varia molto a seconda dell’età, ma i bimbi saranno in un luogo diverso dal solito, potranno divertirsi facendo un bagno in mare o una passeggiata in montagna facendosi guidare dall’esperienza dei nonni. Per rendere meno difficile il distacco sarebbe bene che il bambino avesse già provato qualche volta a dormire da solo con i nonni, in questo modo lo si preparerà alla separazione, anche per la notte, da mamma e papà; è importante non dare per scontato il senso del tempo, perché è un concetto che i bambini costruiscono attraverso elementi concreti: ecco allora che raccontare cosa si farà, magari con l’ausilio di un depliant o delle immagini via web e usare un calendario con un segno sul giorno della partenza e uno sul giorno in cui finirà la vacanza potrebbero essere d’aiuto nel preparare il bambino. Se vi è la possibilità i genitori potrebbero dare un appuntamento telefonico o, ancora meglio, via skype, per sentirsi durante la vacanza o recarsi nel luogo di villeggiatura per “spezzare” la distanza.
Se la preoccupazione dei genitori è legata al timore che vengano stravolte le abitudini conquistate con fatica, è bene pensare che i bambini sono molto bravi a
distinguere il ruolo genitoriale da quello dei nonni. In vacanza è normale andare a letto un po’ più tardi, fare qualche eccezione e le piccole trasgressioni e gli strappi alle regole servono a dar valore alla vita quotidiana; detto questo, per vivere questa occasione con serenità sarebbe importante che mamma e papà condividano quali sono le regole che “non possono andare in vacanza” (per esempio la dieta) e trovino un momento, magari senza i bambini, per esplicitarle ai nonni, trovando un accordo che aiuti tutti a vivere la vacanza nel modo più sereno possibile.
La vacanza con i nonni oltre ad alleggerire la routine dei genitori che lavorano può essere anche l’occasione per mamma e papà per prendersi degli spazi: se durante il periodo scolastico trovare un momento da dedicare a se stessi tra accompagnamenti a scuola, attività extra scolastiche e routine domestica sembra un’impresa complessa, nel momento in cui i figli sono in vacanza si aprono nuove possibilità, sia per il benessere individuale (per esempio finire il libro che si tiene sul comodino e che si prova a leggere prima di addormentarsi o andare dalla parrucchiera con calma o farsi una bella passeggiata ascoltando la musica preferita) sia per il benessere di coppia (per esempio uscendo a cena oppure guardarsi un bel film senza interruzioni o ancora andare a vedere una mostra). Questi vantaggi potranno far vivere con meno ansia i normali timori legati alla separazione dal bimbo e nutriranno il benessere di tutta la famiglia!
Per appuntamenti con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com