Una piccola compagnia teatrale, amatoriale, composta da gente che ama recitare, mettersi alla prova.
Uno spettacolo. Non uno dei tanti messi in scena in oratorio, nelle scuole o nei teatri. Ma in un posto particolare: il carcere di Rebibbia.
L’obiettivo era quello di donare qualche ora di allegria e spensieratezza anche a chi ha sbagliato e sta pagando la sua pena dentro quattro mura e delle sbarre.
Ma alla fine si è rivelata una esperienza costruttiva, bella, toccante ed emozionante anche per gli attori.
Ho chiesto alla nostra amica SilviaFede di raccontarci il suo pomeriggio a Rebibbia: Continua a leggere
Archivi giornalieri: 8 Gennaio 2016
Ansia e stress si riconoscono anche dalla grafia
In momenti difficili come quelli che stiamo vivendo non mancano certo i motivi per i quali più o meno tutti noi ci facciamo prendere dall’ansia.
C’è però chi vive in uno stato d’ansia perenne, che trasmette agli altri in ambito lavorativo o nella vita di relazione.
E’ un’ansia che viene scaricata anche sul foglio quando scriviamo ed è quindi possibile individuarla attraverso l’analisi grafologica.
Di questo, ossia di come scrivono le persone ansiose, ci parla oggi la nostra grafologa Candida Livatino.
Babbo Natale ha fatto lo spilorcio solo con noi!
Ieri primo giorno di scuola dopo le vacanze.
Ieri sera: “Marco, come è andata la giornata a scuola?”
Luca: “Mamma, lo sai che i miei compagni non mi hanno neppure riconosciuto con questi capelli così corti? Mi chiamavano: “Ehi! Bambinoooo?”
Io: “Ma tu ti chiami Marco?”
E lui: “No sono Luca, non mi riconosci neanche tu?”
Io: “Sì, ti riconosco perfettamente, ma la domanda l’avevo rivolta a Marco!”
Luca: “Ecco, tu ti interessi solo a Marco, solo alle cose che fa Marco a scuola. Di me non ti interessa nulla, neppure del fatto che oggi la maestra non mi ha messo in castigo neppure una volta!”
Io: “Ah! Allora finalmente hai fatto il bravo bambino?”
E lui: “No, no, ma non mi sono fatto vedere dalla maestra mentre facevo il monello!” Continua a leggere