Care zie e zii del blog oggi abbiamo almeno due compleanni da festeggiare:
Riccardo, il bambino di Ge1977, che oggi compie 8 anni
e la piccola principessa di Cettina che oggi compie 6 anni!
Auguri!!!
Care zie e zii del blog oggi abbiamo almeno due compleanni da festeggiare:
Riccardo, il bambino di Ge1977, che oggi compie 8 anni
e la piccola principessa di Cettina che oggi compie 6 anni!
Auguri!!!
Ogni tanto mi capita di “invidiare”, nel senso buono del termine, chi ha solo figlie femmine. Nel mio immaginario (che forse non corrisponde proprio alla realtà) le bambine sono più docili, buone e più brave dei rispettivi bambini maschi.
Le sorelle difficilmente bisticciano. E comunque anche quando lo fanno usano modi più garbati, quasi principeschi.
Esagero? Forse!
Non esagero invece quando dico che i fratelli maschi (o almeno i miei figli) sono più fisici. Risolvono qualsiasi controversia usando la forza.
“E’ mio”
“No, è mio”
“Non è vero, l’ho preso prima io”
“Ahia, mi ha dato uno schiaffo”
“Perchè tu non me lo hai dato? Ti ho detto che è mio”….
Ancora tre secondi e… “Mamma, Luca mi ha tirato un calcio”
“Non è vero, è stato lui prima che mi ha dato uno schiaffo”…
E via ancora con le mani che volano.
Quando la situazione sta per degenerare intervengo: “Basta! Non voglio vedere le mani alzate! Smettetela di azzuffarvi.. Ora stop!”
“Brutta mamma”, dice prima uno e poi l’altro!
“E basta pure con questo ‘brutta mamma’!, possibile che non riuscite a giocare senza litigare? Che cosa è successo?”
Luca mi dice la sua versione (ed è quasi sempre colpa di Marco).
Marco ribatte con le sue tesi, che invece scaricano le colpe sul fratello.
Si acquietano e dopo 5 minuti sono di nuovo insieme a giocare.
Dopo altri cinque, però, sono di nuovo lì che si azzuffano…
Scene di ordinaria follia che a casa mia si ripetono costantemente, quotidianamente, infinitamente…
Ma quando due bambini litigano, fratelli o amici che siano, è meglio intervenire o lasciare che se la sbrighino da soli?
A questa difficile domanda risponde la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli: Continua a leggere
Vi segnalo questa iniziativa bellissima riportata sul blog Family Life della mia amica Marta:
Il 12 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2014 | Il Filo di Arianna, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese musei, fondazioni ed esposizioni temporanee si apriranno alle famiglie con attività didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione.
CONTINUA
“Domenica di sole, che si fa? Andiamo a fare una passeggiata?”
Mio marito: “Ancora!… ma non sei stanca? Ieri siamo stati tutto il giorno a Leolandia”
Io: “Arriverà il freddo, arriveranno i weekend di pioggia e non potremo più stare all’aria aperta chissà per quanto tempo. L’inverno è lungo. Perché non ne approfittiamo per fare qualcosa adesso?”
Lui: “Cosa?”
Io: “Andiamo a fare una passeggiata, andiamo in un posto bello”
Lui: “Ma tu sai dire solo: andiamo in un posto bello. Proponi invece qualcosa di concreto”
Io: “Ok, andiamo in quel rifugio carino vicino all’Alpe del Vicerè”
All’alba delle dodici e mezza ci mettiamo in macchina. Continua a leggere
Sabato scorso mega giornatona a Leolandia.
Nel parco divertimenti è già arrivato halloween, anzi HalLEOween, visto che c’è LeoMonster.
Zucche, streghe, ragni, ragnatele e pipistrelli a volontà.
Abbiamo avuto l’onore di essere invitati per il primo giorno delle streghe. Non potevamo mancare.
Io adoro Leolandia. Probabilmente mi diverto più dei bambini.
Non faceva caldissimo, si stava proprio bene.
C’era tanta gente, ciononostante non c’erano code lunghe per salire sulle giostre.
Abbiamo anche incontrato tanta gente che conosciamo. Non me lo aspettavo. Mi sono sentita quasi “a casa” 🙂 Continua a leggere
Ci sono colori che ci piacciono moltissimo, ma ci sono colori che proprio non gradiamo.
Succede agli adulti e anche ai bambini.
Ma perché?
Con la nostra grafologa Candida Livatino abbiamo imparato che ogni cosa ha un significato preciso. I colori che preferiamo rispecchiano lati del nostro carattere. Ma la stessa cosa vale per i colori che non amiamo.
Poi, magari, crescendo cambiamo gusti, ma anche perché maturiamo noi e anche alcuni aspetti del nostro carattere mutano.
Da ragazzina, ricordo, detestavo l’arancione. Ora mi piace tantissimo.
Ma cosa vogliamo dire rifiutando un colore? Cosa significa? Ecco cosa ci dice Candida Livatino: Continua a leggere
Passano gli anni e le teorie cambiano. Anche quelle che riguardano la nostra salute e quella dei nostri figli.
Solo lo scorso anno alcuni medici consigliavano di acquistare gli zaini con le rotelle per evitare ai nostri ragazzi di portare in spalla pesi esagerati e quindi di “rovinarsi” la schiena.
Gli stessi medici raccomandavano anche una corretta postura a tavola, sui banchi di scuola…
Ora, invece, la teoria è cambiata. Gli esperti dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù sostengono che la sedia, il banco e gli zaini pesanti non fanno male alla schiena dei bambini e ragazzi.
A pochi giorni dall’apertura delle scuole i medici pediatrici del Bambino Gesù hanno fatto il punto sui falsi miti legati alla postura che i giovani dovrebbero assumere in classe, a piedi, sui mezzi, ma anche a casa alla scrivania. Continua a leggere
Oggi due ottobre è la festa dei nonni!
Non ci resta che fare gli auguri a tutte le nonne e a tutti i nonni!!!
Secondo la Coldiretti i nonni con i loro risparmi sono di aiuto a più di una famiglia su tre (37%) ma per il 17% sono anche una fonte di utili consigli e suggerimenti che a volte si trasformano in occasioni di lavoro per i nipoti.
Non è certo una bella notizia sapere che le famiglie dei giovani non riescono a tirare fino a fine mese se non con l’aiuto economico dei nonni!
E il 37% è una percentuale altissima…
Mi sembra veramente irrisorio, invece, quel 17% che vede nei nonni una fonte di utili consigli. Pensavo e forse speravo che la percentuale fosse molto ma molto più alta.
Continua a leggere
Rutti, salti nel fango, risate a volontà.
Tutto questo nel cartone animato di Peppa Pig.
Agli adulti, spesso, non piace. Ma i bambini, soprattutto i più piccoli, ne vanno matti.
Peppa Pig, il suo fratellino George, mamm pig e papà pig sono diventati quasi un caso mediatico.
Come mai?
La nostra dottoressa Francesca Santarelli ha provato a guardarlo prima con gli occhi di una mamma, ma poi con gli occhi attenti di una psicologa.
Il suo parere? E’ un cartone poco educativo. Ecco perché: