L’avaro? Si riconosce dalla scrittura, parola di grafologa

Da cosa potete riconoscere una persona tirchia? Sicuramente dal fatto che ha le “braccia corte”, ossia che non arrivano al portafogli e quindi non paga mai, non offre mai, etc.
Ma se avete un dubbio, un modo per sapere se il vostro collega, amico, parente è proprio avaro c’è: osservate la sua scrittura.
La nostra grafologa Candida Livatino oggi ci spiega a riconoscere dal tratto della penna il vero avaro dal sedicente tale! 😉

“Cari genitori,
volete sapere se un conoscente è avaro ? Fatelo scrivere.
La sua tendenza al risparmio si manifesta anche nella scrittura e la si riscontra in alcuni segni grafologici.
avaroIl primo è lo stretto tra lettere. L’avaro lascia poco spazio tra una lettera e l’altra, perché tende a tenere per sè piuttosto che a dare.
Un altro segno grafologico che lo caratterizza è il riccio istintuale, quel tratto che parte dal basso della prima lettera di una parola.
Indica il grande bisogno dell’avaro di avere sempre più denaro, per il solo gusto del possesso.
Un ultimo elemento riguarda l’occupazione degli spazi del foglio. E’ totale, i margini sono praticamente inesistenti.
E’ tipico di chi vuole avere sempre di più, stipando gli spazi il più possibile.
La parola d’ordine dell’avaro è accumulare. Più possiede e più vorrebbe possedere.
Al punto che finisce per isolarsi dagli altri e chiudersi egli stesso nella sua cassaforte.

Un caro saluto.

Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it