Una vita in prestito

La prima cosa che mi sono chiesta leggendo questo libro è: “Ma come ha fatto Carmela ad inventasi una storia del genere?”
La trama è bella, anche se a tratti complessa. Travolgente e appassionante con tanti colpi di scena che si susseguono a ritmo incessante.
La storia è quella di Giulia, una donna minuta e apparentemente insicura. La vita l’ha messa a dura prova tante volte. E anche la morte non le ha dato tregua.
Ma lei tutte le volte ha trovato la forza di rialzarsi e di affrontare di petto il suo destino.

Vi ho incuriosito abbastanza?
“Una vita in prestito” è il libro che ha scritto la nostra amica Carmela.
La casa editrice è Anam.
Dove lo potete trovare? Potete richiederlo alla vostra libreria o comprarlo anche su Internet.

Vi dico solo questo: il libro è avvincente. La prefazione anche toccante. Solo due paginette, ma con una meravigliosa dichiarazione di stima, di affetto e d’amore.
A fargliela, a sorpresa, il figlio.
Ognuna di noi si interroga e si chiede: “Avrò fatto, o sto facendo, la cosa giusta con i figli?”
Carmela  è tra le poche e fortunate mamme ad aver ricevuto la risposta direttamente da uno dei figli. E direi che si tratta di una promozione a pieni voti.
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Intervista a Carmen Russo: “Di prime serate ne ho fatte così tante… Ma di Maria ne ho una sola”

Ho ho avuto il piacere di conoscerla di persona qualche anno fa. Ancora non era diventata mamma. Una lunga chiacchierata di lavoro, certo, ma con delle pause su altri temi, anche personali, che mi hanno fatto capire che l’artista che avevo di fronte era, anzi è, una persona speciale, di grande cuore e personalità. E con tanto amore da donare.
Matura, con una vita da raccontare e tante esperienze alle spalle, ma anche con tanta voglia di sperimentare e di mettersi in gioco.
Sto parlando di Carmen Russo.
Pochi anni dopo è diventata mamma di una splendida bimba, Maria, che fra qualche giorno spegnerà la sua prima candelina.
La maternità l’ha cambiata?
L’ha resa semplicemente raggiante!
Carmen Russo è una mamma grintosa e molto disponibile. Una mamma con tutti i dubbi, le incertezze e le preoccupazioni che abbiamo anche noi.
Rossella Martinelli l’ha intervistata.
Ecco cosa ci racconta: Continua a leggere



Troppo buoni o troppo comodo?

Stamattina pioveva, ero in ritardo.

Luca, che in genere è piuttosto arzillo, era in sciopero. Un po’ inverso. Non voleva uscire di casa.
Al terzo sollecito andato a vuoto, l’ho praticamente tirato su come un pacco e caricato in macchina!

Siamo arrivati a scuola. Veloci giù dalla macchina. Ombrelli e…

E sul vialetto siamo rimasti in coda.

Avanti c’era una nonna con il suo nipotino e il loro ombrello che camminavano a passo di lumaca.

Anziché aspettare ci siamo messi in fila indiana e abbiamo superato tutti.

Ma sapete perché la nonnina e il suo nipotino camminavano così lentamente? Continua a leggere



Dimmi come firmi e ti dirò come sei

La mano traccia il gesto, ma è l’anima che esprime la forma“, così diceva padre Girolamo Moretti, il fondatore della grafologia.
Proprio per questo possiamo cercare di capire come siamo, possiamo imparare a conoscerci ancora di più osservando la nostra scrittura e cercare anche di comprendere gli altri, le persone che conosciamo, che frequentiamo, che amiamo.
C’è una cosa che tutti noi spesso facciamo frettolosamente, ma che svela tanto della nostra personalità, delle nostre ambizioni e del modo di porci nella società ed è la firma.
Io ho provato a farla su un foglio e poi a leggere il seguito. Provate a farlo anche voi.
Ecco cosa ci spiega la nostra grafologa Candida Livatino: Continua a leggere



I bambini italiani muoiono meno dei figli delle straniere

Oggi vi do un po’ di numeri.

L’Italia è sul podio dei paesi con il minor tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni che è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Usa. Ma i bambini che nascono nel nostro paese da donne straniere rischiano più degli altri di non farcela.
Il tasso di mortalità tra i bambini residenti italiani (2,9 per 1.000 nati vivi), infatti, è più basso di quello dei bimbi residenti stranieri (4,3).
Perché?

Questo divario percentuale è in parte spiegato dal minor ricorso all’aborto terapeutico (cioè dopo 90 giorni dal concepimento) fra le straniere (l’1,5% sul totale aborti) rispetto alle italiane (4%). Continua a leggere



Bambini sempre meno creativi, non sono più liberi di giocare

Vi sottopongo questa agenzia battuta dall’Ansa or ora:

I bambini hanno perso creatività perché sono meno liberi nel gioco rispetto ai loro genitori.
I piccoli del nuovo millennio sono impegnati in troppe attività strutturate dagli adulti; non possono giocare liberamente tra loro come si faceva una volta.

E’ quanto spiega in un’intervista lo psicologo Peter Gray del Boston College citando lo studio sul Creativity Research Journal di Kyung Hee Kim del College of William and Mary in Virginia che ha analizzato i punteggi totalizzati ad una serie di test per misurare la creatività (Test di Torrance sul pensiero creativo).

Kim documenta il costante declino della creatività nei bambini nelle ultime 2-3 decadi: iniziato tra 1984 e 1990, il declino è poi continuato senza posa.

I bimbi sono divenuti meno espressivi, meno energici, meno loquaci, carenti di senso dell’umorismo e immaginazione, meno non convenzionali e vitali e meno capaci di vedere le cose da una prospettiva differente. Tutti gli aspetti della loro creatività sono in forte crisi, anche il più importante, il cosiddetto indice di elaborazione creativa, che testa la capacità di partire da una certa idea e creare a qualcosa di nuovo”. Continua a leggere



E’ giusto dire sempre la verità ai bambini? E la mezza verità?

La verità. Bisogna dire sempre la verità, ad ogni costo.

La sincerità è alla base di ogni solido e duraturo rapporto.  Se non c’è, la fiducia viene meno e il rapporto scricchiola, fino a rompersi.

E’ una regola che vale per gli adulti. Perché non dovrebbe valere anche per i bambini?

Noi cerchiamo di insegnare loro che ci devono dire sempre il vero e che le bugie hanno le gambe corte.

Ma invertite le parti: anche loro si aspettano da noi la stessa cosa. Anzi gli adulti, e in particolar modo i genitori, per loro sono la loro fonte della verità. La loro Bibbia.

Ci sono delle circostanze, però, in cui “la mezza verità” ci sembra la soluzione migliore per tenerli informati e non farli soffrire.

Ma è la soluzione più conveniente per noi o la migliore per i nostri figli?

Ne parliamo con la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

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La ribellione

I “no”, lo sappiamo tutti, ai bambini proprio non piacciono.
Ma ci sono modi e modi per reagire davanti ad un “no” detto da mamma e papà.

La settimana scorsa, e precisamente lunedì, giorno dell’Epifania, eravamo tutti a casa. Era sera. Marco e Luca avevano chiesto di vedere i cartoni.
Mio marito aveva acconsentito, dando però un limite di tempo: mezz’ora, non un minuto di più.

Allo scadere del tempo Marco cominciò a frignare, a dire che voleva vederne altri, insomma a fare i soliti capricci.
Ma con una dose massiccia di rabbia.

E al “no” secco di mio marito, in preda ad uno scatto d’ira inspiegabile gli disse: “E’ meglio non avere papà, che averne uno come te!”.

Una frase così cattiva e pungente non me la sarei mai aspettata da un bambino dolce come lui. Continua a leggere



Che tipo di mamma è? Senza lustrini e paillettes In esclusiva l’intervista a Maddalena Corvaglia

Maddalena Corvaglia

Ho il piacere di presentarvi una giornalista-mamma, nonché mia amica, molto simpatica, divertente, ma soprattutto in gamba: Rossella Martinelli.

Mi ha chiamata qualche tempo fa dicendomi: “Che ne dici se creiamo una nuova rubrica sul blog con le interviste alle Vip?”
Le ho risposto: “Mah, in realtà Viva la Mamma non è tanto da Vip”

E lei subito: “Quando ero incinta e vedevo lievitare la mia pancia, cambiare il mio corpo, ma soprattutto avevo gli ormoni impazziti, il reflusso, i piedi gonfi e tutto il resto mi chiedevo:”Ma la gravidanza è democratica? Siamo solo noi ad avere questi ‘problemucci’ o anche le bellissime del red carpet o le show girl della tv?”

La domanda mi è piaciuta, da qui l’idea di creare una nuova rubrica “Le interviste alle Vip” curata da Rossella.

La prima intervista, assolutamente in esclusiva per noi, l’ha fatta alla bella mamma Maddalena Corvaglia.

Che tipo di mamma è?
Energica, forte. E per la sua piccola Jamie non ha certamente bisogno di lustrini e paillettes!

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