Vi presento Andrea e Mammadù

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Non so da dove cominciare.
E’ da ieri che ci penso. Mi piacerebbe presentarvi, farvi conoscere un uomo che per me è semplicemente straordinario, quanto modesto.
Io ho avuto solo ieri l’onore e il piacere di conoscerlo dal vivo, di pranzare con lui. Ma è da mesi che seguo il suo operato, tramite le sue e.mail. Quest’uomo, questo ragazzo dal cuore d’oro, si chiama Andrea.

Ma faccio un passo indietro.  Ogni anno, per il mio compleanno, mi faccio un regalo che “sa di buono”. In genere ho sempre fatto delle donazioni a vari enti, organizzazioni. Quest’anno, invece, avevo deciso di entrare a far parte dell’associazione “Mammadù”, un’organizzazione che aiuta e sostiene i bambini in Namibia.
Me ne aveva parlato una mia collega e i suoi racconti mi avevano molto colpita. Ma ho dovuto aspettare mesi e mesi prima di farmi questo regalo e vi spiego perché: Andrea, il fondatore di Mammadù Italia, aveva preso dei mesi di aspettativa dal lavoro, e con la sua fidanzata (tutto a loro spese) erano volati in Namibia ad aiutare questi bambini, a contribuire alla realizzazione di un orfanotrofio, e a salvare la vita a Gerome, un bimbo nato senza l’ano”.

Sono tornati pochi giorni fa. E finalmente ho avuto l’occasione di incontrarlo e di entrare a far parte di questo mondo.

A me già una storia del genere mi fa venire i brividi. Non c’è scopo di lucro, non ci sono sperperi, è tutto documentato, fino all’ultimo centesimo. E questa coppia spende tutto il loro tempo libero, tutti i loro sforzi, le loro ferie e anche oltre per dare una mano a chi ha più bisogno.

Ieri, così un po’ per scherzare gli ho chiesto: “Andrea, ma quanti figli avete?”
E lui mi ha risposto: “Tanti, oltre 30, e non sai la gioia che ci danno”.
Ed io: “Ma come ci siete finiti in Namibia?”

E lui: “Per caso. Era da tanto che lo sognavo. Ma la vita, gli studi, il lavoro, i problemi, la mia storia personale, non me lo avevano  permesso fino al 2010…”

E io: “Ti ammiro. E un po’ ti invidio. Siamo tutti così presi e rapiti dai nostri problemi personali che difficilmente riusciamo a guardare oltre il nostro naso, oltre al nostro orticello, che già ci dà tanto, anche troppo, da fare. E invece tu, in barba a tutto e a tutti, sei riuscito a portare il sorriso a chi non ce l’ha”

Ma non mi dilungo oltre. Con il suo permesso, vi faccio leggere una delle e.mail che Andrea ha scritto a tutti i soci Mammadù quando era in Namibia:  

Ho pensato di scrivere la sua storia come se fosse lui a raccontarvela ….
Gerome, come sapete, è uno dei bimbi di Orlindi, l’orfanotrofio che Mammadù Italia Onlus sostiene fin dalla sua fondazione. Ho conosciuto Gerome, insieme agli altri bambini di Orlindi, nell’agosto del 2010, in occasione del mio primo viaggio come volontario in Namibia.
Prima di rientrare in Italia i bimbi dell’orfanotrofio mi chiesero di fare loro una promessa …. DI NON DIMENTICARLI!! Con l’amico Alessandro abbiamo deciso di costituire l’Associazione in Italia e di tornare più volte da loro per mantenere fede a questa promessa ….
E, oggi, posso finalmente condividerlo, per dare una nuova vita al piccolo Gerome. Il suo problema di salute toccò profondamente i nostri cuori e ci eravamo ripromessi di fare qualche cosa per lui. Ora grazie a TUTTI voi tutto questo sarà possibile …!”

“Ciao,

mi chiamo Gerome Afrikaaner, anche se questo mi dicono non essere il mio vero cognome.

Sono nato il 14 gennaio del 2006 all’ospedale di Katutura. Pochi mesi dopo la mia nascita, la mia mamma, consumata dall’AIDS, si è spenta. Prima di morire ha scritto una lettera a “Mami Claudia” affinchè si potesse prendere cura di me e del mio inseparabile compagno di vita … “il mio sacchettino” che devo tenere sempre con me a causa della mia “colostomia”.

Da quel giorno sono entrato a far parte della grande famiglia di ORLINDI!!!

Qualcuno dice che ho un papà, ma io non l’ho mai conosciuto. Qualcuno mi dice che beve, che è molto malato e che vive per strada ma in ogni caso non vuole conoscermi e non si è mai preso cura di me ….

Purtroppo qualche anno fa il Governo ha voluto trasferirmi in una struttura pubblica in quanto avrebbe dovuto provvedere all’intervento chirurgico che però non è mai stato effettuato (sono stato inserito in un “progetto governativo”, così lo hanno definito …).
Per fortuna spesso “mami Claudia” viene a prendermi e posso trascorrere intere settimane ad Orlindi ed io sono molto felice! Per me è quella la mia famiglia ….

CITO GEROME: “Amo mami Claudia perché Lei mi ama. Mami Claudia provvede per me per vestiti, cibo, scarpe, giochi, mi lava, mi porta dal dottore, mi cambia la medicazione, mi dà le medicine e mi mette a letto. Io ho bisogno di Mami Claudia perché lei mi ama”.

A gennaio compirò 8 anni e sto andando ancora all’asilo. Sono stanco: ho voglio di andare a scuola come tutti gli altri bambini!!! Purtroppo mi occorrono medicazioni durante la giornata e nessuno a scuola vuole farlo. Persino i miei compagni di asilo mi prendono in giro e mi dicono che a volte puzzo e non vogliono più giocare con me. Voglio saltare, correre, andare in piscina e avere tanti amici! Un dottore dell’ospedale pubblico di Katutura mi ha detto che non mi opera perché sono felice lo stesso … ma non è vero, io non sono felice …

Tra qualche giorno andrò da un altro dottore … e diventerò un bambino come tutti gli altri e potrò così finalmente tornare per sempre ad Orlindi, dove c’è la mia famiglia, andare a scuola e diventare un giorno un vero “strong man”!!! Grazie, Mami Claudia, per tutto quello che fai per me. Grazie per avermi fatto conoscere  “amici” Italiani che si stanno prendendo cura di me e della mia vita … sono molto grato a tutti per avermi dato una nuova vita …

Gerome”

“Prima di salutarvi volevo condividere con voi un’altra bella notizia: prossima settimana oltre all’intervento chirurgico di Gerome (22 ottobre), ci sarà l’inaugurazione del nuovo ORLINDI (24 ottobre), alla cui costruzione Mammadu Italia Onlus ha preso parte, grazie anche al supporto di Federico e www.helporlindi.org.
E’ in programma una bella festa …. Ma soprattutto i bambini di Orlindi avranno una nuova bellissima casa pronta ad accogliere anche Gerome!!!

Grazie a tutti”

Ebbene vi posso dire che Gerome è stato operato, ho visto le sue foto ed è un bambino bellissimo.
Il 3 dicembre dovrà affrontare un nuovo intervento e io sono già qui che incrocio le dita e faccio il tifo per lui…

Ho chiesto ad Andrea, di scrivere per noi un po’ della sua storia, spero lo faccia presto… E spero ci mandi altre foto.