India, non riesce ad avere un figlio maschio e il marito l’avvelena

E’ morta a 28 anni e per mano dell’uomo che aveva sposato.
L’unica sua colpa era quella di non aver partorito figli maschi, ma solo femmine, così il marito e i parenti di questo l’hanno costretta ad ingerire un potente veleno.
Sembra incredibile, assurdo, ma è ciò che è successo mercoledì scorso in India.

La vicenda, riferita dal quotidiano The Times of India, ha avuto per scenario il villaggio di Siya, nello Stato di Madhya Pradesh (India centrale), dove la donna di nome Sadhna viveva con il marito, sposato 12 anni fa, e due figlie.

Phool Singh, padre della vittima, ha raccontato che fin dai primi anni di matrimonio la donna aveva subito forti pressioni, prima per un aumento della dote pattuita, e poi per il fatto di non riuscire a concepire figli.
Dopo un trattamento medico, comunque, Sadhna ha messo al mondo due figlie.

Ma a questo punto le vessazioni si sono concentrate sull’impossibilita’ di avere un figlio maschio.
Singh ha anche assicurato che la famiglia del marito ha preso contatto con un santone il quale ha sentenziato che la donna non avrebbe mai potuto avere un figlio maschio”.
Dopo aver ascoltato il verdetto del guru, riferisce il giornale, il marito ed i parenti hanno deciso di sopprimere
Sadhna: “L’hanno prima picchiata selvaggiamente, obbligandola poi ad ingerire il veleno”.
Inutile la corsa verso un ospedale di Jhansi dove la giovane sposa è deceduta mercoledì’, non prima di aver riferito con
dovizia di particolari le torture a cui era stata sottoposta.
Inutile commentare storie truci come questa, avrei solo voluto dire a quest’uomo che il veleno l’avrebbe dovuto ingerire lui perché è l’uomo a determinare il sesso del nascituro, non la donna.

Ma poi… è possibile che nel 2013 si facciano ancora queste discriminazioni tra femminucce e maschietti?