Sono tornata lunedì a lavoro, dopo circa un mese di assenza tra ferie e congedo parentale.
Tutte le mie colleghe con cui ho avuto modo di chiacchierare mi hanno chiesto: “Beh, come sono andate le tue vacanze? Ti sei riposata?”
E la risposta mi è venuta spontanea: “Riposata? Con tre bambini? Care, le mie vacanze cominciano oggi, perché non c’è posto dove io mi riposi di più che non sia al lavoro!” 🙂
Mi hanno guardato con una faccia come per dire: “Questa è matta!”.
Ma non è così. Certo in ufficio sono presa da tanti impegni, riunioni, cose da fare, pensieri. Ma che bello!
Almeno non ho due simpatiche pesti che per ore ore e ore si rincorrono, cadono, si menano, giocano, urlano, chiedono disperati il mio intervento, si lagnano, eccetera eccetera”.
Anzi tre pesti, visto che per tutta l’estate con noi è stata anche la mia nipotina di 5 anni.
Sì, lo ammetto, vi sembrerò una madre degenere, ma io mi stanco da morire a sentirli “ronzare” costantemente, per tutto il giorno. Ad un certo punto mi veniva voglia di scappare lontano!
In ufficio, almeno le mie orecchie, esultano. 😉
Con questo non significa che io non ami i miei figli. Li adoro. Ma nel mese di permanenza in campagna dai miei, anzi, negli ultimi giorni, quando mio marito non era più con noi (lui è tornato in ufficio prima) una cosa l’ho capita: “Lavorare mi piace. La vita della casalinga non fa per me. Non ce la farei. E’ troppo stancante”.
Stare in ufficio, pensare ad altro che non siano i bambini, mi aiuta anche a stare meglio con loro.
Il tempo che trascorriamo insieme è inferiore, ma qualitativamente migliore. Niente faccende, niente doveri. Ma tanto gioco.
Quando si ha a disposizione tutto il giorno, invece, si tende a rimandare il gioco e a dare priorità ai doveri, alle faccende di casa, alla cucina, allo stiro. Almeno io son fatta così.
“Tanto c’è tempo”, pensavo. “Più tardi lo facciamo”. E invece arrivava la sera in un battibaleno e senza che insieme avessimo fatto qualcosa di concreto, di bello.
Ma quando si lavora non è peggio? Non si hanno più cose da fare?
E’ stressante. Soprattutto la mattina quando mi ritrovo a correre come una trottola per sistemare prima uno e poi l’altro, portare a scuola prima uno e poi l’altro e finalmente arrivare in ufficio in orario.
La sera vado a letto che sono stremata.
Ma il pomeriggio-sera sacrifico volentieri tutte le cose che avrei da fare, tutti i doveri. E mi dedico completamente a loro. Senza sentirmi in colpa per nulla.
E se la casa non brilla? Pazienza! Ho dei validi motivi 🙂
Certo, continuo a ripetermi che il part-time sarebbe la soluzione ottimale per tutto.
Ma se non si può, non si può!
Insomma queste vacanze mi sono servite per capire ancora meglio che lavorare migliora me e anche il rapporto con i miei figli!
Paradossalmente… sclero di meno! 🙂 🙂
E per tanto… addio sensi di colpa!