Se solo avessi avuto più coraggio. Se solo avessi avuto le “palle” di prendere delle decisioni, non mi sarei lasciata passare davanti i treni più importanti della mia vita. E invece sono ancora qui a mordermi le mani e a chiedermi perché non l’ho fatto!
Ma in fondo, anche se lo nego anche a me stessa, io lo so perché.
Non si tratta di codardia, ma di avversione al rischio.
Rimettersi in gioco richiede sforzi, tanti sforzi.
Rimettersi in gioco significa farsi apprezzare da chi non ti conosce. Una bella sfida.
E ci sono momenti della vita in cui, invece, speri che, proprio chi ti conosce possa apprezzare i tuoi meriti. E vai avanti. Dai il meglio. O almeno, quello che credi essere il tuo meglio.
E un bel giorno ti ritrovi troppo avanti per tornare indietro. E troppo indietro per raggiungere gli altri che sono andati avanti.
E con tante cose che sono cambiate. Una fra tutte: le priorità.
Sì, gli anni sono passati e nel frattempo sei diventata prima moglie e poi mamma.
E quando mi ritrovo a pensare ai miei bivi, ai miei treni persi, alle mie scelte forse sbagliate (chissà!), prendo il cellulare e scorro le foto.
E ci trovo la mia vita. La mia vera vita.
Quella fatta da me, da mio marito, dai miei figli e dagli affetti più cari.
Da coloro che mi apprezzano per quello che sono. Da quelli che mi amano. E che non chiedono altro che di avere me.
E ai quali spesso… per forza di cose, dedico fin troppo poco tempo.