Quando la notte è un incubo

Stavo leggendo l’ultimo numero di Figli Felici, il mensile di Riza, e mi sono imbattuta in una risposta del Prof. Giuseppe Ferrari, pediatra e puericultore.
Un papà disperato gli ha scritto chiedendogli consigli. Il suo problema? Il figlio di 14 mesi la notte si sveglia in preda alle crisi di pianto e si calma solo quando lo portano nel lettone.
Un evento raro? No, a loro capita quasi sempre.

E, ahimè, pure a noi, solo che il mio Luca ha 10 mesi di più.
E chissà quanti altri genitori sono alle prese con le notti da incubo…

Cosa gli ha risposto il prof. Ferrari?

“Il mio parere è che il suo piccolo non aspetti altro che venire a dormire con voi. Io sono uno dei pochi pediatri che consiglia il lettone proprio per il bene dei bambini sensibili, affettuosi e… un po’ insicuri. Il lettone per loro è un porto sicuro”.

Mi piacerebbe che mio marito leggesse questa risposta…
Oramai su questo tema siamo ai ferri corti.
Lui è del parere che in tre nel letto si dorme male. E chi dorme male, vive male, anzi diventa isterico!
Su questo sono perfettamente d’accordo con lui.
Solo che, essendo molto stanca, io voglio dormire. E se per dormire devo tenere Luca nel letto, che venga!

In qualche modo devo pur sopravvivere.

Ma a questo punto il mio fantastico maritino ribatte: “Chi è causa del suo mal pianga sè stesso!”
Lui, come vi ho già detto altre volte, avrebbe da subito adottato il metodo “Fate la nanna”, che come sapete bene… io non amo molto.

E siamo sempre punto e a capo.

L’unica speranza che mi rimane è… prima o poi crescerà!