Figli? Pochi ma buoni

Ci risiamo, puntuale come un orologio svizzero arriva, a distanza di 12 mesi, la stessa notizia: gli stranieri in Italia fanno più figli degli italiani. La fecondità della popolazione del Belpaese è in stallo e lo dimostra il tasso di fecondità totale (Tft) che è passato da 1,42 del 2008 a 1,41 del 2009 e le prime stime sul 2010 sembrano confermare questo trend.
Ben al di sotto, quindi, del tasso di sostituzione, ossia quello che garantirebbe il ricambio generazionale che è di circa 2,1 figli per donna.
Insomma anche secondo i dati del Rapporto Osservasalute (2011) gli italiani sono un popolo in estizione. Mentre gli stranieri aumentano. La fecondità delle straniere è 2,23. Quasi doppia rispetto a quella delle italiane (1,31). E loro, con questi numeri, si garantiscono senza problemi il ricambio generazionale.
E’ una novità? Non proprio!
Ma la domanda sorge spontanea: perchè? Cosa frena noi italiani dal proliferare? Perché pur vivendo nelle stesse città, nelle stesse condizioni, gli stranieri fanno figli e noi no?

Dallo studio è emerso che tra le Regioni più prolifere, si confermano ai primi posti le due Province Autonome, Trento (Tft 1,58), Bolzano (1,55) e in Valle d’Aosta (1,62).
Mentre in tutte le Regioni del Sud il Tft è particolarmente basso: Sardegna (1,13), Molise (1,11), Basilicata (1,18).
Insomma nelle Regioni più povere si fanno anche meno figli.

Quindi si prolifera in base al reddito?
Oppure noi vogliamo anche “il di più” per i nostri pargoli?
Vogliamo garantirgli un futuro più sereno e soprattutto non fargli mancare tutte le comodità. Cose che costano e anche molto. E’ per questo che preferiamo limitare il numero dei figli? Per offrire loro il massimo che possiamo?
Probabilmente.
In realtà di risposte a queste domande ne avrei anche altre e in gran quantità.
A partire dai costi dei nido, delle babysitter, quando son piccoli, fino ad arrivare ai costi per l’istruzione, università inclusa. Un salasso continuo e costante. E le politiche a sostegno della famiglia, lo abbiamo già detto tante volte, lasciano un po’ desiderare.

Non avevano mica detto qualche tempo fa che un figlio costa quanto una casa? E di questi tempi… chi si può permettere la seconda casa? 🙂

Gli stranieri si accontentano? Forse più di noi.