Noi italiani siamo una razza in via d’estinzione? Per sopravvivere servono tre figli a coppia

W. Vaupel, direttore del Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock in Germania, sostiene che, in base al trend di crescita della popolazione italiana in questi ultimi anni, entro la fine del secolo la popolazione del Belpaese sarà di appena 10 milioni, contro gli attuali 60 milioni.

Come dire: abbiamo contribuito a scrivere le pagine più importanti della storia del pianeta Terra e adesso ci stiamo estinguendo da soli, senza neppure l’era glaciale?

Il tasso di fecondità, comunemente definito come il numero medio di figli per donna, si è fortemente ridotto negli ultimi anni in Italia e in molti Paesi d’Europa come Spagna, Germania, Olanda.  Atteso che almeno due figli per donna permettono a una popolazione di riprodursi mantenendo costante la propria struttura e consistenza demografica, se si tiene conto delle coppie infertili e di quelle che per scelta decidono di non procreare, il tasso di fecondità ideale dovrebbe essere di tre figli per donna, evidenziano gli esperti.

In realtà nei Paesi europei il tasso di fecondità è ben al di sotto, attestandosi su una media di 1,6 con punte più basse in Italia (1,42) e in Germania (1,38).
Come se questo non bastasse, negli ultimi anni si è registrato un aumento dell’infertilità di coppia dovuto a diverse cause. Da un lato le donne cercano figli in età sempre più avanzata (media italiana 2010: 30,8 anni), dall’altro gli uomini hanno una ridotta produzione di spermatozoi.

Siamo spacciati? Ci stanno dicendo questo?

James Non proprio. Per contrastare questo trend è nato il progetto Androlife.
Prevenire è meglio che curare. E quest’anno per sensibilizzare ancora di più i ragazzi sul tema dell’infertilità, la Campagna Nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani ha scelto un testimonial d’eccezione: il campione di calcio Francesco Totti.

Dal 17 al 23 marzo telefonando al numero verde 800 100 122 sarà possibile prenotare “gratuitamente” una visita andrologica presso ambulatori ospedalieri pubblici, effettuate da medici afferenti alla Siams (Società italiana di andrologia e medicina della sessualità).

Ci saranno poi incontri, dibattiti ma anche concerti, partite di calcio e momenti di socializzazione giovanile, per una riflessione condivisa sui fattori di rischio modificabili che incidono sulla capacità riproduttiva del maschio (stili di vita, influenze ambientali, sostanze dopanti, regimi alimentari, malattie sessualmente trasmesse).

E in occasione della Festa del papà sarà diffuso anche un Manifesto sul rischio di infertilità e le 10 Regole essenziali alla prevenzione.

Il fil rouge di quest’anno sarà su infertilità & ambiente. Per saperne di più: www.androlife.it