Avete mai sentito la canzone “Il topo con gli occhiali” dello Zecchino D’Oro di qualche anno fa? Era un inno alla lettura dei libri. Ad un certo punto, nel ritornello i bimbi cantavano “Evviva la lettura! Comincia l’avventura, un sogno ad occhi aperti nel mondo che vuoi tu. I libri sono ali che aiutano a volare, i libri sono vele che fanno navigare, i libri sono inviti a straordinari viaggi con mille personaggi l’incontro sempre c’è”.
Ed effettivamente è proprio così. I libri aprono le porte della fantasia. Ma da che età si possono leggere i libri ai bambini?
Si può cominciare già molto presto, a partire dai sei mesi. E in ogni fase di crescita le diverse abilità vengono sollecitate dal libro e dal racconto.
Ecco alcuni consigli sulla lettura che variano a seconda dell’età del bambino:
A 6 mesi il bambino prende gli oggetti, li segue con lo sguardo se cadono. Inizia a gorgheggiare e ad emettere i primi suoni. E’ attratto dalle foto e dalle figure del libro che cerca di prendere e di ‘mangiare’ . Ama le routine (es. la lettura della storia prima della nanna), le ninne nanne che accompagnano il suono della parola al movimento del corpo, al contatto fisico, alle sensazioni olfattive e visive, e, talvolta, anche gustative.
A 9 mesi il piccolo sta seduto, afferra meglio gli oggetti, li ispeziona e li morde. I libri a questa età e fino a 12 mesi devono essere possibilmente resistenti, atossici, con colori vivaci e oggetti familiari o figure di bambini.
A un anno inizia i primi passi. Cerca gli oggetti nascosti, inizia a dire le prime parole. Tiene il libro, aiutato, e gira più pagine alla volta. I libri devono essere robusti e maneggevoli. Le figure preferite riguardano azioni familiari (mangiare, dormire, giocare) e piccoli animali, mentre i testi preferiti sono ad es. le filastrocche. Il contatto fisico con l’adulto è fondamentale.
A 15 mesi osserva le espressioni dei genitori per essere approvato nelle sue esplorazioni, ripete e imita le espressioni, non ha la pazienza di stare seduto a lungo. Utili i libri con frasi brevi e facili, che il bambino possa imparare ad anticipare.
A 18 mesi cammina più sicuro, indica gli oggetti desiderati con l’indice, ha un vocabolario di diverse parole. In questa fase ama libri che parlano di animali (con versi buffi e rumori), di bambini, delle cose di ogni giorno, con frasi brevi e semplici.
A due anni ha un vocabolario di alcune decine di parole e inizia a combinare due parole in ogni frase. Trascina i libri in giro per la casa e ‘legge’ alle bambole. Ama le storie che danno l’opportunità di identificarsi con i personaggi, che raccontano prove da superare, che fanno ridere. Quando si passeggia con il bambino gli si possono leggere anche le scritte, i cartelli e i segnali.
A 30 mesi ha un vocabolario in rapida espansione, ha intenti comunicativi e comprende molto di piu’ di quanto e’ capace di esprimere, inizia a rappresentarsi in un’attività che ha fatto o che fare. In questa fase preferisce storie di bambini della propria età che narrano momenti di vita comune (andare a scuola o dal dottore), di amicizia, di fratelli o sorelle, ma anche libri fantastici, avventurosi.
I testi devono essere semplici, o si possono semplificare, in modo da poter essere memorizzati, ‘letti’ autonomamente, o in modo che il bambino possa concludere la frase iniziata dall’adulto. Le fiabe tradizionali (e in particolare quelle “del perchè” – animali parlanti che spiegano le cose) aiutano anche a proiettare all’esterno le paure e le emozioni che il bambino ha dentro di sé.
Al bambino piace scegliere la storia e gli piace anche farsela leggere molte volte.