Quando ho letto questa notizia mi è sembrata una storia dell’altro mondo e forse un altro mondo lo è davvero. E accaduto in Cina dove un bimbo è morto perché i medici hanno ritardato troppo il parto della madre per evitare la nascita il 13 agosto, un giorno considerato di cattivo auspicio. Secondo il calendario cinese infatti è il giorno della festa dei fantasmi.
Le autorità sanitarie cinesi della provincia meridionale del Guangdon ora stanno indagando sulla condotta di Zheng Yuanna, medico nell’ospedale del Popolo nella città di Yangjiang, il quale avrebbe deciso volontariamente di non effettuare un taglio cesareo, che ormai era divenuto indispensabile, ritardandolo, in quanto ricorreva il giorno della festa dei fantasmi in base al calendario cinese.
L’ospedale dove il medico lavora, tuttavia, sostiene che sarebbe stata la famiglia ad insistere per procrastinare l’intervento temendo che far nascere il piccolo in quel giorno gli avrebbe portato sfortuna e sventure nel corso della vita.
Sta di fatto che la madre, Li, 32 anni, già il 12 agosto, aveva cominciato ad avere i primi dolori del parto. Il 13 è stato saltato per evitare sfighe. Il 14 agosto è nato il bambino. Ma già subito dopo la nascita i medici si sono accorti che aveva seri problemi, tanto che poi è deceduto tre giorni più tardi.
Ora non voglio entrare nel merito, sarà la giustizia cinese a scoprire di chi sono le responsabilità. In ogni caso mi chiedo: si può mettere a repentaglio la vita di un bambino solo per credenze popolari?
Il Ghost Festival è una festa tradizionale del Paese del Dragone Rosso. Nel calendario lunare cinese cade la quindicesima notte del settimo mese lunare. Il mese dei fantasmi, cioè il settimo mese del calendario lunare, è considerato quello in cui fantasmi e spiriti, compresi quelli degli antenati defunti, risalgono dagli inferi.