Perché partorire con dolore quando lo si può fare con una bella e allegra risata?
L’idea non è male vero?
All’ospedale Buzzi di Milano è realtà.
Proprio così, tra un respiro e l’altro le future mamme al posto delle facce contratte dalla sofferenza, fanno un bel sorriso! Niente più urla e niente più dolori, quasi. Epidurale? No, no. E’ GAS ESILARANTE!
La sperimentazione è iniziata lo scorso luglio. In sala parto si utilizza il protossido di azoto, meglio noto come gas esilarante.
Pensate, è in grado di ridurre il dolore nelle partorienti fino al 50%.
“Si tratta di un farmaco antico, ha detto Ida Salvo (responsabile del reparto di Anestesia, rianimazione e terapia intensiva pediatrica della struttura), già usato dai dentisti nell’Ottocento. E’ assolutamente sicuro. Si assume per inalazione e viene eliminato con il respiro, senza alcun effetto per fegato e reni”.
Sostanzialmente le partorienti, dopo una breve spiegazione, respirano da una particolare mascherina il gas mischiato a ossigeno a seconda della necessità quando arriva la contrazione e smettono quando passa.
“Si tratta di un analgesico lieve – continua Salvo – che riduce il dolore del parto del 40-50%, ma che non sostituisce l’anestesia peridurale. Certo, considerando che solo il 19% degli ospedali italiani la offre, può essere una valida ed economica alternativa per le partorienti e gli ospedali, visto che non necessita dalla presenza di un anestesista, ma basta solo formare ostetrici e ginecologi. Si può usare anche nei casi in cui l’anestesia è sconsigliata, o dopo il parto, quando si mettono i punti”.
Tra l’altro, durante la sperimentazione si è visto che il 20% delle donne che hanno respirato il protossido d’azoto, dopo non hanno più voluto l’anestesia peridurale.
Un risparmio economico non da poco per l’ospedale, visto che ultimamente si parla solo di tagli ai costi!
Il gas esilarante già da qualche tempo è usato a questo scopo negli Stati Uniti e Regno Unito.
In Italia è usato solo nelle sale operatorie ma non fuori, per evitare tossicità da esposizione cronica negli operatori sanitari. Ma con la sperimentazione di questa doppia mascherina e un particolare sistema di aspirazione del gas, si è visto che non vi è alcun inquinamento ambientale, e dunque nessun rischio per gli operatori.
Quali potrebbero essere gli effetti collaterali per le mamme?
A parte una bella risata e una strana euforia, un po’ di confusione.
Io ci avrei messo una bella firma per fare un parto così… non so voi!