I pediatri consigliano: “I bimbi devono cambiare stili di vita”

No, così non va. I nostri bimbi devono cambiare stile di vita sin da piccoli per evitare i problemi da adulti. Il consiglio arriva anche in questo caso dai pediatri riuniti a Milano al congresso nazionale della Società italiana di pediatria (Sip). Sotto accusa due punti fondamentali: l’alimentazione e la troppa sedentarietà.

Abbiamo bambini troppo grassi che mangiano troppe proteine come la carne e il parmigiano (e io che pensavo che questo formaggio facesse solo tanto bene… e lo continuo a pensare!). E si muovono anche troppo poco. Per la Sip potrebbero cominciare con l’andare a scuola a piedi (concedetemi una osservazione: avessi il tempo la mattina… lo porterei volentieri a piedi!).

Per i medici i bambini italiani sono ‘bombardati’ di merendine e cibi energetici, e su questo già si potrebbe lavorare, dicono.
Ma quello che mi ha sorpresa è che secondo loro persino nei primissimi anni di vita, e con cibi “sani” come parmigiano e carne, i piccoli rischiano di sviluppare sovrappeso e obesità.

‘Sotto accusa’ nel parmigiano e nella carne è l’eccesso di proteine, che è strettamente correlato all’aumento di casi di obesità, come conferma anche lo studio europeo ‘Chop’.
Secondo gli esperti, bisogna anche non superare i 20 grammi di carne o formaggio e i 30 grammi di prosciutto, per evitare che la dieta del bimbo sia troppo proteica: vanno quindi evitati anche i tipi di latte vaccino ricchi di proteine, mentre il latte della mamma in età scolare riduce il rischio di obesità dal 16% al 28% (forse non ho capito… ma ci stanno chiedendo di allattare i bambini fino all’università?).
“Nello studio Chop – spiega Marcello Giovannini, presidente Società italiana nutrizione pediatrica – abbiamo studiato i bimbi allattati con latte a basso contenuto proteico o ad alto contenuto. E abbiamo visto che a 2 anni i bimbi che assumevano un minor contenuto proteico avevano minore indice di massa corporea, e non avevano un aumento di peso significativo. Il dato è stato confermato anche dopo i 6 anni”.

“Dobbiamo cambiare gli stili di vita – aggiunge Alberto Ugazio, presidente Sip – e farlo il più precocemente possibile, perchè gli effetti migliori si hanno nei primi anni di vita. Quindi è fondamentale il controllo dell’alimentazione: se non risolviamo questo problema nei primi anni vita non lo risolviamo più”.

Ma a preoccupare i pediatri non è solo il cibo ‘sbagliato’: “Noi specialisti – continua Ugazio – prima dovevamo prevenire le malattie del bambino, mentre oggi siamo chiamati a prevenire nei bimbi le malattie che avranno da adulti o da anziani. E lo possiamo fare già dai primi anni, con questi corretti stili di vita”.
Accanto al cibo iper-proteico c’è infatti anche la sedentarietà a far ‘esplodere’ i casi di sovrappeso: “I dati ci lasciano sconcertati – prosegue l’esperto – ad esempio oltre il 70% dei bimbi va a scuola in automobile, mentre una volta si andava a piedi o al massimo in bicicletta”.

L’obesità e il sovrappeso in Italia coinvolgono circa il 35% dei bimbi; tra i 5 e i 17 anni gli ‘oversize’ sono 1,2 milioni, con una lieve maggioranza di femmine: 51,6% contro il 48,4% dei maschi.
Anche per questo la Sip, insieme alla Società di pediatria preventiva e sociale e al Ministero della Salute, ha stilato dieci consigli di prevenzione per la salute dei più piccoli.
Tra questi, oltre a limitare le proteine nel primo anno di vita, c’è quello di sospendere l’uso del biberon entro i 12-24 mesi (oltre questo termine, ogni mese che passa fa aumentare il rischio di sovrappeso del 3%), di abbandonare l’uso del passeggino dopo i tre anni per mantenere il piccolo attivo il più possibile, e far controllare al pediatra periodicamente l’indice di massa corporea.